Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2014
Un mondo a “zero spreco” è però ancora lontano: nonostante la crescente sensibilità per la riduzione degli scarti, ogni anno nel nostro Paese si producono circa 500 chilogrammi di rifiuti pro capite, in flessione in confronto
all’ultimo decennio ma pur sempre ben oltre la media europea. Lungo tutta la
filiera (dalla produzione agricola al consumo domestico) le quantità di cibo che
vengono sprecate ogni anno in Italia ammontano a circa 150 chilogrammi per
persona (dati FAO), più che in Germania (126 kg) e in Francia.
Figure 5.8. Sei italiani su dieci attenti agli sprechi
% sul totale degli intervistati
10%
Indifferenti
4%
Incuranti
27%
22%
Attenti
Virtuosi
11%
Spreconi
26%
Incoerenti
Area degli sprechi (incuranti+spreconi+incoerenti)
41%
59%
Area attenta agli sprechi (attenti+indifferenti+virtuosi)
Fonte: REF Ricerche su dati Osservatorio Sprechi delle famiglie, Waste Watcher - Rapporto 2014
È vero comunque che larga parte degli italiani presta maggiore attenzione
agli sprechi rispetto al passato, si tende a fare una spesa oculata (47%), a ridurre le quantità acquistate (31%), ad utilizzare gli avanzi nei propri pasti (24%)
e porre più attenzione alle date di scadenza riportate sulle confezioni (18%).
Secondo i dati forniti dall’Osservatorio sugli sprechi alimentari, la famiglia
italiana ogni mese butta nella spazzatura circa 2,5 chilogrammi di cibo, un
equivalente di circa 30 euro di spesa. Ma c’è chi, fortunatamente una piccola
minoranza (6%), arriva a buttar via oltre 10 chilogrammi in un solo mese.
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