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Storie di grande passione. Piloti dei quali si parla meno, ma che sono importanti
per il Challenge Raceday, per le gare che ne fanno parte e per i rally
Alessio Zanin – Fabio Pizzol (Renault Clio RS)
Alessio Zanin e Fabio Pizzol
Passione di famiglia
Sempre molto serio e riservato, Alessio è
nato a Sacile, vive a Conegliano Veneto e
la passione per i rally ce l’ha sin da ragazzo. Non si è mai impegnato in un campionato completo, ma partecipa alle gare
che gli piacciono. “Questa bella passione
– racconta – è nata quando ero molto giovane e seguivo le gare di mio padre, di mio
fratello e anche di mio cugino che correvano prevalentemente nelle gare in salita”.
- Quando ha iniziato a correre?
“A diciotto anni. Le prime gare che ho disputato sono state prevalentemente gare
in salita e devo dire che ho ottenuto subito
dei buoni risultati. La prima auto è stata
una Renault 5, poi sono passato alla Citroen Saxo e successivamente a una Renault Clio. Più avanti ho noleggiato delle
Clio Super1600. Non ho partecipato a nessun campionato completo, a parte il Challenge Raceday Ronde Terra dello scorso
anno. Ho disputato gare che mi piacevano
e che mi mettevano alla prova. Alcune
anche piuttosto impegnative come il Rally
San Martino di Castrozza, il Rally Piancavallo e il Rally Alpi Orientali. Per un certo
periodo il lavoro non mi permetteva di correre tanto. Ora grazie a una buona organizzazione aziendale e al sostegno dei miei
fratelli, posso permettermi di correre più
spesso, di dedicare più tempo alla mia
passione”.
- Quali sono i fondi che preferisce?
“All’inizio della mia carriera di pilota ho disputato prevalentemente gare su asfalto,
ma indubbiamente i percorsi sterrati sono
più affascinanti. Si improvvisa molto, alcuni percorsi sono molto guidati e sono
proprio queste le cose che mi divertono e
mi piacciono”.
- Come mai la decisione di partecipare al
Challenge Raceday?
“Mio cugino, Moreno Cenedese, aveva disputato un’edizione del Challenge Raceday, gli era piaciuta e mi ha convinto a
partecipare. Così nel 2011 ho partecipato
al Prealpi Master Show. Era da quattro
anni che non correvo e devo dire che mi
sono trovato subito bene sia sul percorso
di gara, sia con la Clio Super1600. Così la
stagione successiva ho preso parte a tutte
le gare proposte dal Challenge. Le prove
speciali sono veramente belle, alcuni sono
percorsi che hanno fatto la storia dei rally,
a volte il fondo è molto sconnesso, ma è
proprio questo che mi piace. Inoltre le cittadine che ospitano le gare sono meravigliose. Però una delle cose che più mi
piace maggiormente è l’amicizia che si è
creata con alcuni altri piloti, come Uliana,
Roggero, Chiaruzzi, Trentin. Si corre e ci si
diverte insieme, si è creata una bella atmosfera che continua anche fuori dai
campi di gara”.
- Come è nata la collaborazione con Fabio,
il suo navigatore?
“Ci vedevamo durante alcune gare, lui è
stato il naviga di Marco Chiesura. Quando
due anni fa ho deciso di partecipare al
Challenge Raceday ab biamo iniziato a correre insieme e ora continuiamo, c’è una
bella sintonia tra noi e i risultati si vedono,
siamo in testa al nostro Raggruppamento
alla fine del primo Girone”.
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