Orientamento
Nella
scuola
dell’autonomia
è
necessario
ripensare
l’orientamento: esistono diverse “visioni” esplicite o latenti che ispirano le attuali
pratiche orientative, devono essere ben codificate, monitorate, verificate e valutate
nella loro efficacia. Compito delle istituzioni scolastiche diviene, dunque, quello di
curare il percorso scolastico dei ragazzi dal punto di vista formativo, puntando
sull’acquisizione di conoscenze e competenze. Si tratta di un vero e proprio
“accompagnamento” da parte dei docenti che, partendo dal presupposto che lo
studente è un “sistema complesso” (che va oltre gli aspetti scolastici), va visto in
prospettiva nuova: quella del suo “sogno” da realizzare. I docenti, partendo dalle
aspirazioni, dalle attitudini, dagli interessi dello studente e, perché no, da ciò che in
senso metaforico “gli va stretto”, lo annoia, lo mortifica, da «che cosa non vorrò
mai fare da grande» devono aiutarlo a costruire il suo progetto di vita. Da ciò la
necessità di interventi mirati e coordinati da parte dei dirigenti, dei docenti, delle
aziende, del mondo del lavoro, degli enti locali, in generale, al fine di assicurare una
guida a favore di scelte più rispondenti alle personali inclinazioni e capacità.
La motivazione dell’orientamento è: facilitare il passaggio degli alunni dalla
scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado creando
un progetto che segue l'alunno dall'ingresso in Istituto e lo accompagni nella ricerca
di motivazioni ed attitudini , per un corretto orientamento nelle scelte attraverso la
possibilità di sperimentare , attraverso iniziative di integrazione tra scuola ed extra-
scuola nell'ottica di continuità orizzontale e verticale, e con iniziative che vedono
ampliare le opportunità attraverso l'interculturalità.
Per riuscire ad orientare lo studente nella complessità dei suoi dilemmi,
incertezze, timore di operare scelte sbagliate, bisogna elaborare un metodo per
comporre le diverse informazioni e il loro significato, gli individui e i sistemi con cui
si entra in contatto, il proprio vissuto fatto di ragione e emozioni che, come
abbiamo già detto, in questa età sono in tumulto e interconnesse all’ennesima
potenza.
La proposta è quella di generare più occasioni possibili di conversazione tra
studenti (pear to pear), familiari, insegnanti, dirigenti,