Prodotto Coop Infonews 06 - 2017 | Page 5

La canna da zucchero, introdotta in Sicilia dagli arabi, pian piano soppiantò il miele, diventando il dolcificante più utilizzato. Lo zucchero era più vantaggioso del miele, perché, avendo minor potere anticongelante, consentiva, in abbina- mento col ghiaccio, di ottenere composti più densi e cremosi. Così, mescolando la neve dell’Etna, lo zucchero e i profumatissimi limoni coltivati sull’isola, nac- quero i primi sorbetti della storia, che poi si diffusero in tutta Italia. Il primo vero gelato La tappa successiva si svolse alla corte rinascimentale di Firenze. Se- condo una leggenda, la famiglia Medici fece indire un concorso sui piatti più originali da servire alle nozze di Caterina de’ Medici con il Duca d’Orleans, il futuro re Enrico II di Francia. La gara fu vinta da un pollivendolo di nome Ruggeri con una ricetta a base di zucchero, frutta e acqua raffreddata. Così, alle rega- li nozze avvenute nel 1533 venne servito per la prima volta il ghiaccio all’acqua inzuccherata e profumata e Ruggeri seguì Caterina in Francia Anonimo miniatore francese, manoscritto di “Regnault de Montauban” (1300 - 20), Bibliothèque de l’Arsenal, Parigi come suo cuoco personale. Fu poi un altro toscano il padre del gelato moderno. Nel 1559, in occasione della festa per l’inau- gurazione del Forte Belvedere, Cosimo I de’ Medici offrì all’imperatore Carlo V un dessert realizzato dall’architetto Bernardo Buonta- lenti: una crema fredda a base di latte, mie- le, tuorlo d’uovo, un tocco di vino, aromatiz- zata con bergamotto, limoni e arance.