Capitolo IV – Riforma della Chiesa 59
44 . Come rimediare al “ clericalismo ”?
Il rimedio al “ clericalismo ” sarebbe attuare la “ corresponsabilità ”, riconoscendo la pari dignità di tutti i battezzati e il valore dei “ carismi ” e dei “ ministeri ” laicali . Poiché « la leadership delle attuali strutture pastorali , così come la mentalità di molti sacerdoti , non favoriscono questa corresponsabilità » ( n . 66 ), bisogna « superare una visione di Chiesa costruita intorno al ministero ordinato per andare verso una Chiesa tutta ministeriale , che è comunione di carismi e ministeri diversi » ( n . 67 ).
45 . Quali sono gli adattamenti da apportare alle attuali strutture della Chiesa ?
La dinamica della corresponsabilità dovrebbe permeare « tutti i livelli della vita ecclesiale » ( n . 61 ).
Le Conferenze Episcopali « pur nella loro collegialità e libertà di decisione esente da qualsiasi tipo di pressione , dovrebbero includere nei dibattiti e incontri , in nome della sinodalità , rappresentanti del clero e del laicato delle varie diocesi » ( n . 75 ).
A livello diocesano , i consigli pastorali sarebbero « chiamati a essere sempre di più luoghi istituzionali di inclusione , dialogo , trasparenza , discernimento , valutazione e responsabilizzazione di tutti » ( n . 78 ).
A livello parrocchiale , « la Chiesa ha bisogno di dare una forma e un modo di procedere sinodale anche alle proprie istituzioni e strutture , in particolare di governo » ( n . 71 ). Ecco , per esempio , un suggerimento della Papua Nuova Guinea e delle Isole Salomone : « Quando vogliamo fare qualcosa nella nostra parrocchia , ci riuniamo , ascoltiamo i suggerimenti di tutti nella comunità , decidiamo insieme e insieme portiamo avanti le decisioni prese » ( n . 66 ).