Capitolo III – Il processo sinodale 49
Santo che parla attraverso persone che si sentono emarginate da una Chiesa che finora è stata infedele alla sua missione » 62 .
34 . Possiamo vedere in questa “ inclusione ” la continuazione della “ Chiesa dei poveri ” voluta dalla Teologia della liberazione ?
Sì . Negli ultimi decenni , i teologi della liberazione hanno ampliato il concetto marxista di “ povero ” – cioè il materialmente bisognoso – per includere qualsiasi categoria che si senta in qualche modo “ oppressa ”: donne , indigeni , persone di colore , omosessuali e via dicendo
La Sintesi della Tappa Continentale del Sinodo per l ’ America Latina e i Caraibi , fortemente influenzata dalla Teologia della liberazione , ripropone l ’ antica idea di “ Chiesa dei poveri ” o “ Chiesa del popolo ” alla luce dell ’ attuale Cammino sinodale .
Parlando di una « Chiesa come rifugio per i feriti e gli spezzati » ( potremmo dire “ oppressi ”), il Documento latino-americano afferma : « È importante che nel processo sinodale si abbia il coraggio di sollevare e discernere grandi temi spesso dimenticati o messi da parte , e di andare incontro all ’ altro e a tutti coloro che fanno parte della famiglia umana e sono spesso emarginati , anche nella nostra Chiesa . Diversi appelli ci ricordano che , nello spirito di Gesù , dobbiamo “ includere ” i poveri , le comunità LGTBIQ +, le coppie in seconda unione , i sacerdoti che vogliono tornare alla Chiesa nella loro nuova situazione , le donne che abortiscono per paura , i prigionieri , i malati .
62 Fr . Gerald E . Murray , A Self-Destructive Synod , The Catholic Thing , 31.10.2022 , in https :// www . thecatholicthing . org / 2022 / 10 / 31 / a-self-destructive-synod /