Presentazione laboratorio "Una stanza per scrivere" LEZIONI DI DRAMMATURGIA | Page 8
Lo spunto vi libera da quelle prigioni, da quei tappi, che sono il significato e il tema,
facendovi aderire a qualcosa che spontaneamente vi piace. È un’immagine su cui tornate volentieri.
Potete appuntarvela da qualche parte, su un foglio di carta o su un documento Word. Magari rimane
lì per anni, perché lo spunto non basta per cominciare concretamente a scrivere un lavoro, dà
solamente il la alla fantasia. Per farvi andare avanti, deve ampliarsi: ma in che modo lo fa? Per
generazione spontanea: se è buono, vi porta senza fatica verso la prima parte dell’idea.
Non è detto che l’idea sia collegata in maniera diretta allo spunto, magari semplicemente lo
contiene. Il regista premio oscar Paolo Sorrentino, parlando de L’Amico di famiglia 6 , uno dei suoi
primi film, ha detto che lo spunto gli è venuto durante un tragitto in autobus. Aveva notato una
coppia, madre e figlio, lei molto anziana e lui di mezza età, e il loro rapporto lo aveva incuriosito. Il
film non parla specificamente di questo, però nella storia c'è il personaggio di Geremia, un usuraio
figlio di una madre molto anziana, immobilizzata a letto. Lo spunto in qualche modo è rimasto, ha
lasciato traccia nel prodotto finale.
Dunque un'immagine, un discorso, una persona, una battuta, vi hanno colpito. E voi ritornate
mentalmente su quell'immagine, la riguardate, ve la rigirate, ci pensate, ci ripensate, e a un certo
punto vi accorgete che è cresciuta, che la fantasia le ha aggregato attorno qualcosa d'altro. Se è così,
avete trovato uno spunto buono e state viaggiando verso l’idea. Un'idea scuramente molto diversa
da quella che volevate scrivere. Perché in questo caso siete partiti da una suggestione più
irrazionale. D’altra parte anche nella scelta della donna o dell’uomo potete pensare: “Mi piacciono
tutte/i quelle/i col naso piccolo e senza occhiali che sono perlomeno laureate/i” e invece poi in giro
vedete una donna o un uomo delle pulizie col naso grosso e gli occhiali e vi piace tantissimo.
Questa pulsione più istintiva è proprio quello che vi serve per capire che lavoro volete veramente
scrivere. Poi vi concentrerete sulle idee, ma in questo modo avete l'opportunità di partire da
qualcosa che vi tocca nel profondo. Avete in mano una buona possibilità per arrivare a una storia
originale.
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Intervista di Sorrentino a “Deejey chiama italia” , 2006 .
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