Presentazione laboratorio "Una stanza per scrivere" LEZIONI DI DRAMMATURGIA | Page 45
spontaneamente a "portarla". Adesso li state presentando, a voi stessi e al pubblico. Eduardo De
Filippo, che scriveva dividendo tradizionalmente le sue commedie in cinque atti, diceva: la
commedia comincia al terzo atto. Ora le cose sono un po' cambiate, non avete più tutto quel tempo,
la gente si stufa molto prima. Però per qualche pagina non preoccupatevi della storia, entrerà da
sola. Preoccupatevi che i personaggi siano spontanei, che dicano le cose senza sforzo. Nelle prime
battute non potete fargli dire cose troppo importanti. Macario 72 , un grande della rivista degli anni
’50 diceva agli attori: all'inizio il pubblico pensa ai fatti suoi, perciò buttate via tutte le battute,
tranne quelle che ci servono dopo. Quelle dovete farle sentire. E gliele sottolineava sul copione.
Quando dico di preoccuparsi che i personaggi siano spontanei, non voglio dire ovvi o
prevedibili. Sommate la distrazione dello spettatore all'ovvietà del dialogo e avrete un inizio
disastroso. Per iniziare, i personaggi in scena potrebbero essere immersi ciascuno in un'azione e
badare poco l'uno all'altro. C'è qualche battuta sporadica, che galleggia nel silenzio. C'è tensione.
Come in Ricorda con Rabbia 73 , di Osborne. Dove il protagonista Jimmy comincia leggendo il
giornale, e stuzzica l'amico Cliff e la moglie, che inizialmente non reagiscono. Il consiglio
comunque è di mettere subito i personaggi in conflitto. Almeno in leggero conflitto. Un marito che
dice: dov'è il mio cappello, sta implicitamente accusando la moglie di averglielo nascosto. Il
conflitto è un buon carburante e vi permette di far correre subito i personaggi.
C'è un altro trucco per aiutare la fantasia ad andare nel dettaglio: tra una situazione generica
e una situazione specifica scegliete sempre la situazione specifica. Il primo episodio del trittico
Plaza Suite di Neil Simon, parla di due coniugi cinquantenni. Nel corso della breve commedia,
Karen, la moglie, scoprirà che il marito Sam la tradisce con la giovane segretaria. Questa scoperta
poteva avvenire in un giorno qualsiasi della loro vita di tutti i giorni. Ma Neil Simon colloca la
commedia nel giorno del loro anniversario di nozze, quando Kare ha deciso di affittare la stessa
stanza d'albergo nella quale molti anni prima hanno passato la prima notte di nozze. Le coincidenze,
le cose particolari sono il sale della scrittura. Certo, bisogna stare attenti a non eccedere, altrimenti
diventano forzature, cose poco credibili. Ma se "tengono", arricchiscono il racconto. Potreste dire a
posteriori che sono proprio quelle coincidenze a rendere la storia degna di essere raccontata.
Pietro, il marito di Ti ho sposato per allegria non trova il cappello. E' proprio quella tale
particolarità, quel tale incidente, che consente lo sviluppo di un dialogo vivace. Se riuscite a partire
così bene, i primi dialoghi si snodano da soli, perché sono una semplice conseguenza della micro-
72
Erminio Macario (1902-1980), attore comico. Ha lavorato a oltre cinquanta spettacoli tra varietà, riviste, commedie musicali e prosa. A questo
link uno dei suoi sketch più famosi: https://youtu.be/Ufl1Xub6jdA
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Ricorda con Rabbia (Look Back in Anger, 1956) è una commedia di John Osborne. È la storia di un triangolo amoroso tra un giovane uomo,
Jimmy, sua moglie Alison e la sua migliore amica Helena. Cliff è l’amico di Jimmy che cerca di mantenere la pace. Il testo completo a questo link:
https://ultimavisione.wordpress.com/2012/12/16/ricorda-con-rabbia-john-osborne-completo/
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