Presentazione laboratorio "Una stanza per scrivere" LEZIONI DI DRAMMATURGIA | Page 35

LO STILE Chiedete a certi autori: con che stile scriverai questa storia? Vi risponderanno: “Che domanda, con il mio!”. Perché intendono lo stile come il loro particolare, inconfondibile modo di scrivere. È una concezione un po' romantica, e se ci credete troppo, può diventare una gabbia pericolosa. Abbiamo visto che lo stile già deve piegarsi al genere, perché un conto è scrivere una commedia, un altro è scrivere una tragedia. Le allegre comari di Windsor 58 e Otello 59 sono scritte con tutta probabilità dallo stesso autore, eppure il loro stile è tremendamente differente. Allora proviamo a vedere lo stile come un vestito. Il corpo è quello, è il vostro, ma il vestito cambia per le occasioni. Oppure come l'arrangiamento di un pezzo musicale. Jovanotti ha scritto un pezzo nuovo, una specie di ballata, va in sala d'incisione, ne parla coi musicisti e a qualcuno viene un'idea: perché questo non la facciamo un po' funky? Lo provano, funziona. Il pezzo ha cambiato stile. Certo, se ritenete che lo stile sia l'elemento fondante della vostra creatività, questa definizione vi farà inorridire. Spiro Scimone, un drammaturgo siciliano molto bravo e vivace, ha preso degli stilemi di Beckett e li ha conditi in salsa messinese, creando uno stile inconfondibile 60 . I suoi spettacoli, scritti sempre in questo modo, sono molto toccanti, poetici e ben recitati. Ma anche molto simili l'uno all'altro. La sua reverenza allo stile, lo porta a replicarsi. Così come Fontana 61 , dopo il primo taglio della tela, rimane prigioniero del suo gesto, e lo replica all'infinito. C'è un vantaggio in questo genere di scelta, che mette lo stile davanti a tutto: l'artista diventa molto riconoscibile. E in un etere pieno di segnali, ripetere sempre la stessa nota talvolta - da un punto di vista commerciale - è vantaggioso. Chi parte dallo stile è portato ad imitare. Leggo Pinter, ne rimango colpito e provo a scrivere come lui. Avere dei modelli non è una cosa sbagliata o da condannare. Pensate alla storia di certi gruppi musicali. I Beatles all'inizio volevano imitare Chuck Barry 62 e Little Richards, volevano suonare “alla maniera di”, e così facendo hanno trovato il loro stile. Non è sbagliato imitare lo stile di un altro, tanto per quanto vi sforziate il vostro non sarà mai uguale al suo. Proprio nella 58 Le allegre comari di Windsor, (The Merry Wives of Windsor, data di composizione incerta, collocabile tra il 1597 e il 1602) è una commedia di William Shakespeare. Il testo completo a questo link: http://www.readme.it/libri/3/3055260.shtml 59 60 O