Presentazione laboratorio "Una stanza per scrivere" LEZIONI DI DRAMMATURGIA | Page 36
differenza fra il modello e quello che riuscite a fare, si manifesterà la vostra unicità. Anche Picasso
ha imitato, ha usato tanti stili. Ma l'essenza della sua creatività superava il cubismo, superava
l'astrattismo. Ha cambiato personalità nel corso degli anni? No, ha cambiato il suo vestito, le sue
forme, cercando attraverso di loro di stare dietro ad un cambiamento interiore 63 .
Mettere al centro lo stile può essere vantaggioso nel campo della comunicazione, ma alla
lunga non mi pare un buon metodo. Il teatro pretende un’architettura solida. È meglio prima pensare
alle fondamenta dell'intreccio, e poi a uno stile di scrittura che lo interpreti e lo valorizzi. Sette
minuti 64 di Stefano Massini, un dialogo molto informale fra un gruppo di operaie alle prese con una
richiesta della proprietà dell'azienda, è diversissimo da Lehman Trilogy 65 , che racconta
poeticamente la saga della famiglia Lehman dall'immigrazione negli Stati Uniti al fallimento della
banca che portava il loro nome. Da una parte c'è un dramma sociale, dall'altra un racconto epico.
L'autore ha adattato con estrema disinvoltura lo stile alla materia. Stanley Kubrick ha fatto film
molto diversi tra loro, ma la sua impronta si capiva sempre, al di là dei generi che attraversava. Qual
era lo stile di Kubrick? È impossibile dare una definizione, era impalpabile. Il suo stile è difficile da
definire perché il suo stile era lui 66 . C'è una struttura che è ancora più profonda dello stile.
Chiamiamola cifra.
La cifra è il vostro modo di approcciare le cose, la vostra impronta digitale, e non dovete
aver paura di perderla cambiando stile, cambiando vestito. La cifra esce già nell'ideazione. Certo
non è facile capirla, esserne coscienti. Perché capire chi si è dal punto di vista creativo è una cosa
molto difficile. Scoprire la propria cifra permette di essere se stessi per tutta la vita artistica, e di
essere anche più prolifici, perché incarnare la propria natura è molto più semplice che essere
prigionieri di uno stile. Come trovare la propria cifra? Qui non posso aiutarvi molto, perché si tratta
di un viaggio molto personale, che va di pari passo con una sincera conoscenza di voi stessi. Ma se
l'avete trovata, essa uscirà in ogni battuta dei vostri dialoghi, indipendentemente dallo stile che
deciderete di usare.
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Si dice che Picasso, all’apice del successo come pittore cubista, virò bruscamente verso un ritorno al realismo. Il suo ascendente sul mondo
artistico dell’epoca era così forte, che determinava il successo di uno stile piuttosto che di un altro.
64
Sette minuti (Id., 2013) di Stefano Massini, in tour nell’autunno 2014, è un testo teatrale che racconta di vicende realmente accadute in un’azienda
tessile della Loira. Del 2016 l’omonimo film diretto da Michele Placido.
65
Lehman
Trilogy
(Id.,
2009-2012)
di
Stefano
Massini,
prima
rappresentazione
8
ottobre
2013
al
teatro
Comédie de Saint-Étienne. La trilogia debuttò al Piccolo Teatro di Milano nel 2015, ultimo progetto del regista Luca Ronconi.
66
Stanley Kubrick ha affrontato diversi generi cinematografici: il noir con Il bacio dell’assassino (Killer’s kiss, 1955), il film di guerra con
Orizzonti di gloria (Paths of glory, 1957) e Full metal jacket (Id., 1987), il genere fantascientifico con 2001: Odiessa nello spazio (2001: a space
Odyssey) il peplum con Spartacus (Id., 1952), la commedia nera con Lolita (Id., 1962), la satira politica con Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho
imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb, 1964),
l'horror con Shining (The Shining, 1980) e il genere storico con Barry Lyndon (Id., 1975). Per un approfondimento consiglio Stanley Kubrick Non ho
risposte semplici. Il genio del cinema si racconta (Stanley Kubrick Interviews, University Press of Mississippi, 2001) edizioni minimum fax, 2007.
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