Presentazione laboratorio "Una stanza per scrivere" LEZIONI DI DRAMMATURGIA | Page 16

con lei. Che succede poi? Più nulla. L'equivoco viene chiarito dopo circa quindici minuti di spettacolo, e per la restante ora i tre personaggi continuano a parlare e a raccontarsi. Fanno discorsi molto intelligenti sulla condizione della donna cinquantenne, ma la commedia non c'è. Per sbloccare una situazione stagnante ci vuole una seconda idea capace di fecondare la prima. Che idea mi è venuta in mente per Muratori? Se costruiamo un muro fra platea e palcoscenico, mettiamo un tappo al teatro. Ma il teatro non è un luogo qualsiasi, è il luogo dell’immaginazione. Dal teatro potrebbe saltar fuori un personaggio, un personaggio della fantasia, un personaggio teatrale. E se questo personaggio fosse una donna potrebbe intrigare maggiormente i due muratori. Mi sono chiesto qual era il personaggio femminile che più mi aveva impressionato a teatro. E mi è venuta in mente la signorina Giulia. La Signorina Giulia 20 di Strindberg è un dramma che racconta la storia di una ragazza venticinquenne che nella sera di san Giovanni si ubriaca e ha un rapporto carnale con il servo di casa, Jean. Consumato l’atto, Jean diventa più freddo e tende a respingerla. Lei comincia a elucubrare per paura del giudizio del padre e il rapporto si deteriora al punto che Jean le consiglia di suicidarsi e le dà un rasoio per farlo. Con quel rasoio Giulia si chiude nel pagliaio dove probabilmente compirà l’estremo gesto. Probabilmente, perché Strindberg non racconta, lascia solo intuire. Su quel probabilmente io ho costruito l’idea di sviluppo di Muratori. Ho pensato: il suicidio non è un atto che si può fare solamente perché si vuole espiare un peccato, bisogna esserci in qualche modo portati 21 . Dev'essere quel vizio assurdo che Cesare Pavese coltiva fin dall'infanzia 22 . La signorina Giulia ha il suicidio nel suo dna? Non ne sono sicuro. E se nel pagliaio non si fosse suicidata? In fondo nella seconda parte dell’opera di Strindberg diventa molto volubile, indecisa. Cambia idea ogni cinque minuti. E allora immagino che rimanga lì, dentro il pagliaio, nel dubbio, continuando a cambiare idea, per più di un secolo. E che poi esca in un mondo tutto cambiato e incontri i due muratori 23 . Siamo su un piano surreale, però il teatro è il luogo della 20 La Signorina Giulia (Fröken Julie), di August Strindberg, è una dramma scritto nel 1888, rappresentata per la prima volta il 14 marzo 1889 al Teatro Sperimentale Scandinavo di Copenaghen. 21 GIULIA Io dovevo ammazzarmi là dentro. FIORE Che? GIULIA Ma ci vuole coraggio per ammazzarsi. Oppure bisogna essere malati, coltivare l'idea per anni. (da Muratori, atto secondo) 22 Il vizio assurdo (1960) libro di Davide Lajolo, che parla dell'amicizia dell'autore con lo scrittore Cesare Pavese. Il vizio assurdo consiste nella volontà di auto-annientamento di Pavese, che morirà suicida nel 1950: “Perché la nostra amicizia, nata in città, in Corso Valdocco a Torino, si è rinsaldata tra le colline, tra i libri, nel gran parlare che ne facevamo, nei grandi silenzi, quando ci immergevamo nelle vallate, e gli olmi, le vigne, i prati, i torrenti parlavano per noi due lo stesso linguaggio; amicizia fatta più intensa dai nostri caratteri opposti. L'uno sempre deciso e battagliero a vivere; l'altro sempre disperato e deciso a morire"(op. cit, pag 23). 23 GIULIA Forse per un momento l'idea mi ha sfiorato. Ma poi no, l'ho lasciato credere. Mi andava bene così. Che lo credessero gli altri. Io, per me, mi sono nascosta. Agli occhi di Jean, a quelli di mio padre. E anche a me stessa. E ora le cose sono andate così avanti... Nulla di ciò per cui prima si 16