LUNEDÌ 17 SETTEMBRE 2018
PRIMO PIANO
| Eco di Biella
I CONVEGNI
E i Gruppi di azione locale
si interrogano sul futuro
Sono stati tre giorni intensi quelli che hanno
impegnato il Gal Montagne Biellesi in quella
che è risultata essere una interessante occa-
sione di formazione e promozione delle at-
tività e dei progetti in atto. L’occasione è de-
rivata dalla Biteg, la borsa internazionale del
turismo enogastronomico che quest’anno è
stata organizzata a Biella nella accogliente
location del Sellalab. Al suo interno, mentre
buyers e sellers trattavano pacchetti turistici e
offerte commerciali per promuovere l’Italia
nel mondo (e alcuni tour operator locali, in
collaborazione con i progetti del Gal, illustra-
vano le peculiarità del Biellese per trascorrere
un week end o una vacanza più lunga), As-
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soleader, l’associazione che riunisce e pro-
muove tutti i Gal piemontesi ha curato l’or -
ganizzazione di un convegno nel quale fun-
zionari ed esperti di fondi europei hanno trac-
ciato un percorso di avvicinamento alla fu-
tura programmazione 2021-2027, ormai alle
porte, partendo da un’analisi dello stato at-
tuale dell’arte. E’ stata l’occasione, per i Gal,
di confrontare le varie misure e comprendere
quali saranno le sfide nel prossimo futuro.
TURISMO I compratori incontrano i produttori, anche locali. «Basi solide su cui lavorare»
Enogastronomia, la strada del futuro
Buoni riscontri dalla Biteg che si è svolta nel fine settimana per la prima volta a Biella
Cinque minuti per presentare
la propria offerta – vino, cibo,
ospitalità, territori, itinerari - a
un tour operator che arriva ma-
gari da Seattle o da San Pie-
troburgo e che, del nostro ter-
ritorio e dei suoi prodotti, co-
nosce poco o nulla. Poi, suona
una campanella, come a scuo-
la: tempo scaduto, strette di
mano, sorrisi, scambio bigliet-
ti da visita, avanti un altro. La
formula è quella ormai con-
solidata del “matching B2B”:
brevi incontri tra operatori, per
fare incontrare domanda e of-
ferta, con appuntamenti pre-
ventivamente fissati attraverso
u n’agenda digitale.
È la sfida lanciata dal Biteg, la
Borsa Internazionale del Tu-
rismo Enogastronomico, im-
portante appuntamento nazio-
nale del settore che quest’anno
si è svolto per la prima volta a
Biella: una buona opportunità
per il nostro territorio, ancora
poco presente sul mercato tu-
ristico, di farsi conoscere e ap-
prezzare fuori dai confini.
Ospiti d’onore naturalmente i
buyers - una cinquantina di
tour operators stranieri e venti
italiani - specializzati nel tu-
rismo Food & Wine, arrivati
fin qui da tutta Europa e per-
fino da Usa e Canada per co-
noscere sul campo l’offer ta
piemontese (e non solo).
A cogliere l’occasione di in-
contrarli di persona, nel corso
del workshop di venerdì scorso
al Sellalab, sono stati un cen-
tinaio di sellers – cantine, pro-
duttori agroalimentari, resi-
denze di charme, consorzi tu-
ristici, club di prodotto, strade
del vino - arrivati da tutta Italia
e dai distretti turistici piemon-
tesi per presentare ai buyers la
propria offerta. Tra di essi nu-
merosi operatori biellesi: alcu-
GLI INCONTRI Sopra una panoramica all’interno di Sella Lab in occasione della Biteg. Sotto i colloqui nei vari stand predisposti all’interno della Borsa
ni si aggiravano un po’ spersi
alla ricerca del proprio inter-
locutore, forse impreparati a
questo approccio in stile “ta -
lent show”; altri più agguerriti,
pronti ad affrontare il poten-
ziale cliente muniti di deplian-
ts, cataloghi, chiavette Usb con
cui comunicare le sconosciute
bellezze del nostro territorio.
Tutti un po’ stressati dallo sfor-
zo di riuscire a raccontarsi in
soli cinque minuti ma alla fine,
nel complesso, soddisfatti dei
contatti instaurati e dell’inte -
resse riscontrato presso i tour
o p e r a t o r s.
«E’ davvero difficile, in soli
cinque minuti – racconta Bar-
bara Greggio, che rappresenta
il consorzio Alpi Biellesi, men-
tre attende di parlare con una
buyer ucraina – perché gli stra-
nieri non sanno dov’è Biella,
devi spiegargli un po’ il ter-
ritorio, la montagna, lo sci…
Poi mostro tutta la gamma del-
la nostra offerta: noi abbiamo
di tutto, ma devo riuscire a ca-
pire che cosa gli interessa. Po-
co fa, con un buyer inglese, ho
iniziato a raccontargli i sapori
di montagna, la polenta, la to-
ma, la paletta, i vini… lì ho
scoperto che lui era un grande
appassionato di grappe, cono-
sceva tutte le erbe, ha comin-
ciato a chiedermi… ma a quel
punto il tempo era finito, per
cui l’ho salutato e gli ho la-
sciato la chiavetta…».
Anche Linda Angeli, che ha
appena presentato il Santuario
di Oropa a una tour operator
arrivata dalla Repubblica Ce-
ca, conferma la difficoltà: «La
nostra è una location molto
particolare, devi spiegare bene
il contesto, la sua storia, l’am -
biente circostante, le monta-
gne, il Sacro Monte. Ho sco-
perto solo alla fine che lei era
molto interessata allo sci, ma il
tempo era scaduto… per for-
tuna stasera saranno a cena ad
Oropa, spero di reincontrar-
la».
Più facile per chi ha una pro-
posta turistica molto definita,
come Alessandro Ciccioni,
qui in veste di titolare della
cantina Centovigne e del Ca-
stello di Castellengo: «Per me
questo format funziona, per-
ché abbiamo appuntamenti
mirati, con chi può essere in-
teressato al nostro tipo di of-
ferta. Castellengo è una pic-
cola struttura ricettiva di char-
me, quindi incontriamo solo
tour operators che lavorano
con piccoli gruppi o con turisti
individuali. Finora ho riscon-
trato molto interesse, agli stra-
nieri piace questo mix di sto-
ria, cibo, montagna che il no-
stro territorio può offrire».
«All’inizio c’è stata un po’ di
confusione – commenta a fine
giornata Paolo Grimaldi, della
cantina DonnaLia, presente
insieme all’Associazione Vi-
gnaioli Colline Biellesi - e io
non mi aspettavo questo tipo di
approccio molto veloce. Però
nel complesso direi che sono
stati incontri abbastanza pro-
ficui: dal momento che erano
gli stessi buyers a scegliere il
tipo di sellers per loro più in-
teressanti, ci siamo trovati da-
vanti gli interlocutori giusti,
che cercano cose piccole, con
una storia alle spalle, e soprat-
tutto novità. Noi abbiamo tut-
te queste cose e tante altre: le
montagne, i laghi, lo sport out-
door… e vini emergenti, come
i Nebbioli dell’Alto Piemon-
te».
Alla fine della kermesse com-
merciale, si raccolgono di dé-
pliants, volantini, biglietti da
visita, si scambiano sorrisi e
appuntamenti e l’antico opi-
ficio sulle rive del Cervo si ani-
ma di saluti in tutte le lingue e
del rumore dei trolley degli
ospiti. Inizia la parte ludica:
cena ad Oropa, e poi due gior-
ni alla scoperta dei dintorni.
Gli operatori biellesi che si pre-
parano ad accoglierli lanciano
rapide occhiate verso le mon-
tagne e incrociano le dita:
«Speriamo non piova!»
l Simona Perolo
IL PARCO Posizionati i conta-ingressi. Ed è polemica sulla candidatura Unesco: «Mai presentata»
In Burcina più di 12mila accessi ad agosto
È appena entrato in funzione e già
regala qualche sorpresa. L’appa -
recchio conta-ingressi, installato il
18 luglio scorso all’entrata princi-
pale del Parco Burcina, contente di
misurare con precisione il numero
di visitatori in entrata, e di mo-
nitorarne l’andamento nel tempo.
I primi dati mostrano che a fre-
quentare il giardino botanico biel-
lese sono davvero in tanti: per l’e-
sattezza, una media di 383 ingressi
al giorno. L’andamento è, come
prevedibile, piuttosto discontinuo:
dal minimo di 54 visite durante un
piovoso venerdì fino alla folla delle
domeniche, sempre superiore alle
700-800 persone. Ma c’è anche
qualche dato inaspettato, come la
buona affluenza (12.706 visitatori)
durante tutto il mese di agosto, pe-
riodo in genere poco propizio per il
turismo locale, e addirittura un pic-
co di 1.021 ingressi nel giorno di
Ferragosto. Numeri a cui andreb-
bero aggiunti gli ingressi – al mo-
mento non misurabili – dalle en-
trate secondarie dei Galinit e del
Fava r o.
«Sono dati per noi molto impor-
tanti – commenta il consigliere del-
l’Ente Alessandro Ramella Pralun-
go - che ci forniranno una base
documentata su cui impostare stra-
tegie di valorizzazione del parco. E
che forse spingeranno le istituzioni
ad averne una maggiore cura».
Battuta d’arresto per la candi-
datura Unesco. Per quanto riguar-
da la candidatura Unesco, invece,
le notizie non sono troppo positive:
l’iter della proposta aveva infatti
subito una battuta d’arresto il giu-
gno scorso, quando il ministero, in
fase di valutazione preliminare,
aveva richiesto un maggiore sup-
porto documentale. Sabato scorso,
le dichiarazioni dell’assessore re-
gionale Antonella Parigi al quo-
tidiano La Stampa, in cui si parla di
una “bocciatura” della candidatu-
ra, hanno suscitato molta sorpresa
nell’Ente di gestione: «Non capisco
a cosa ci si riferisce esattamente
nell’intervista» sostiene il direttore
dell’Ente Benedetto Franchina. E
il consigliere dell’Ente Alessandro
Ramella aggiunge: «Non c’è stata
alcuna bocciatura, perché la pro-
posta era ancora in una fase istrut-
toria, e dunque potrà essere im-
plementata secondo le richieste del
ministero».
Ciò che invece procede è il progetto
di fare del parco un punto di ri-
ferimento per iniziative culturali e
didattiche. Sono appena stati po-
sizionati i nuovi pannelli, offerti
dal Rotary Club di Biella, che il-
lustrano i punti di maggiore inte-
resse. E continua la programma-
zione di eventi culturali nella sede
di Cascina Emilia, grazie ai nuovi
spazi recentemente realizzati. Nel-
la sala espositiva al primo piano,
prosegue la bella mostra fotogra-
fica di Franco Cerruti, che offre
sguardi inediti sul parco, come il
suggestivo panorama della conca
dei rododendri in inverno, mentre
nell’aula didattica al piano terreno
si sta svolgendo il corso di avvi-
cinamento alla micologia, organiz-
zato da WWF e Gruppo Mico-
logico Biellese, che ha visto una
nutrita partecipazione di appassio-
nati: sabato prossimo l’ultimo in-
contro, a cui può partecipare anche
chi non ha assistito alle precedenti
lezioni.
l S.P.
CARTELLONISTICA nuova posizionata in Burcina