Portfolio 2018 | Page 82

4 | PRIMO PIANO Eco di Biella | LUNEDÌ 17 SETTEMBRE 2018 BRAND MADE IN BIELLA (info: www.triennale.org/mostra/tutti-in-fila-una-re- trospettiva-che-guarda-al-futuro/). e resterà aperta fi- no a domenica (nella fdoto una giovane Brigitte Niel- sen). Due momenti estremamente significativi e im- portanti per lo storico marchio biellese. L’evo l u z i o n e di Fila, brand leader globale nel segmento dello spor- tswear di alta gamma, guidato dalle sue origini da una filosofia di innovazione ed eccellenza, si prepara a vivere una nuova stagione. Ancora una volta Fila sce- glie di superare le aspettative e di mettere alla prova i Domani alla Triennale “Tutti in Fila”. Poi sfilata MILANO Fila e Fondazione Fila Museum parteci- pano alla settimana della moda milanese con una sua sfilata prevista domenica 23 settembre e con l’espo - sizione “Tutti in Fila” presso la Triennale di Milano di cui si tiene il vernissage domani pomeriggio alle ore 18 suoi limiti con un evento audace e provocatorio che combinerà la storia leggendaria del marchio con la visione del futuro declinato dal leader coreano Gene Yoon. Fila valica i confini dello sportswear per en- trare nella fashion arena della settimana della moda milanese. «Sono felice di guidare Fila in un nuovo capitolo della sua storia - ha dichiarato il global chair- man Gene Yoon -. Il cambiamento è un elemento imprescindibile del nostro Dna». l R.A. AZIENDE I produttori: «Segnali che siamo sulla strada giusta» Douja d’or premia l’Erbaluce di Viverone Due aziende biellesi - Pozzo e Zaniboni - ricevono il prestigioso riconoscimento VIVERONE Ci sono due Er- baluce biellesi tra i 283 vini italiani che quest’anno che quest’anno possono fregiarsi del Premio Douja d’Or. Ad aggiudicarselo sono stati due viticoltori di Viverone: l’a- zienda agricola Pozzo, con- dotta insieme ai genitori dalle sorelle Elisa e Claudia, e l’A- zienda Agricola La Favorita, dei fratelli Massimo e Paolo Zaniboni. Il riconoscimento - insieme al premio ottenuto dalla Cooperativa Produttori Erbaluce di Caluso - con- ferma il crescente apprezza- mento per questo antico vi- tigno autoctono piemontese, uno dei primi ad ottenere nel 1967 la Doc e poi nel 2010 la Docg (Denominazione di Origine Controllata e Garan- tita). Non è la prima volta che le due aziende di Viverone ot- tengono il bollino Douja d’Or: «Anche quest’anno - raccontano Massimo e Paolo Zaniboni, premiati per il loro Erbaluce di Caluso Docg 2017 - il nostro vino ha ot- tenuto, con 90/100, una buo- na valutazione che premia i nostri sforzi per ottenere una qualità elevata». Analoga va- lutazione per le sorelle Pozzo, con il loro Erbaluce di Caluso Docg 2017 Reirì: «Il nostro vino è stato premiato, negli ultimi anni, con una certa regolarità, il che ci conferma che siamo sulla strada giusta, e ci ripaga di tanti sacrifici». Il premio, bandito ogni anno dalla Camera di Commercio di Asti insieme all’Onav (Or- ganizzazione nazionale as- saggiatori di vino), ha visto in questa ultima edizione la par- tecipazione di 864 vini da tutta Italia tra Doc, Docg e, per la prima volta, anche Igp. Dopo essere stati assaggiati e valutati da una commissione di tecnici e assaggiatori, sono stati premiati i vini che, in fase di degustazione, hanno raggiunto un punteggio mi- nimo di 87/100. Tra questi, il Piemonte fa la parte del leo- ne, con 80 aziende per un totale di 118 vini premiati. La premiazione si è svolta lo scorso 8 settembre ad Asti, in apertura del Salone nazionale di vini selezionati, durante il quale tutti i vini premiati ven- gono esposti per la degusta- zione e la vendita. Nata nel lontano 1967, la manifesta- zione prende il nome dalla ‘douja’, il recipiente di ter- racotta un tempo utilizzato per travasare, conservare e servire il vino, quello che la maschera piemontese Gian- duja (Gian d’la Douja) usa al posto del bicchiere per le sue allegre bevute. E oggi è di- ventata una vera e propria LA CERIMONIA I riconoscimenti Euroflora ai vivai Sola e Scarlatta Un Cornus Florida da premio GATTINARA Decine di florovivaisti da tutto il Pie- SORELLE Le sorelle Elisa e Claudia dell’azienda agricola Pozzo, che può fregiarsi del prestigioso Premio Douja d’Or festa del vino in cui alla fie- ra-mercato si affianca un ric- co programma di eventi cul- turali a tema, con ospiti di livello nazionale e con per- corsi enogastronomici e cul- turali che si snodano lungo il centro cittadino. Info: w w w. d o u j a d o r. i t l Simona Perolo monte hanno affollato Gattinara: la città è stata infatti scelta per ospitare la premiazione delle aziende piemontesi partecipanti all’edizione 2018 di Euro- flora, l’importante rassegna floreale tenutasi la pri- mavera scorsa a Genova, nella spettacolare cornice dei parchi di Nervi, affacciati sulla scogliera. Tra i festeggiati anche l’Associazione Vivaisti Biellesi, presente all’esposizio - ne genovese con due aziende di Vigliano Biellese - Vivai Sola e Vivai Scarlatta, vincitrici del se- condo premio per il loro Cornus Florida (qui a lato) - e con l’a- zienda Baglione di Gattinara, che si è vista assegnare il primo premio per la sua Peonia. I floricoltori premiati, insieme agli organizzatori di Euroflora e all’assessorato Agricoltura della Regione Piemonte, sono stati accolti dalla Città del Vino con una visita di benvenuto, seguita da una visita alla Cantina sociale e da una apprezzata degustazione presso l’Enoteca Regionale, per finire con la con- segna dei premi, durante la cena. I commenti. «Sono felice di aver accolto a Gat- tinara i floricoltori che hanno dato lustro alla nostra Regione in occasione di Euroflora 2018», ha com- mentato Daniele Baglione, sindaco di Gattinara, che ha sottolineato il ruolo del verde, pubblico e privato, nella immagine della città: «Il motto del- l’Associazione ‘Comuni Fioriti’, di cui anche Gat- tinara fa parte, è: “Fiorire è ac- cogliere”». Il settore florovivaistico pie- montese è uno dei principali in Italia e conta oltre 900 aziende distribuite in tutte le province: in particolare, la più alta con- centrazione si trova nell’area metropolitana torinese, mentre il distretto floricolo del Lago Maggiore, con 200 aziende sparse in tre province (Novara, Vco e Biella), rappresenta un fiore al- l’occhiello per la produzione di acidofile: camelie, azalee, rododendri, ortensie. Nel Biellese i vivai (foto sopra, rose dei vivai Furno) rappresentano il secondo comparto economico do- po il tessile. l S.P. LA STORIA Sergiu Mitrache racconta come una passione è diventata mestiere: ieri gli è stata assegnata la “Goccia d’oro” Dalla Romania a Sordevolo: ora vince col miele biellese SORDEVOLO Quello che oggi è diventato un lavoro, all’inizio era solo un hobby. Allevare api per conto proprio, per Sergiu Mitra- che, residente a Sordevolo ma originario della Romania, si è po- co alla volta trasformato in una passione e poi in una professione, che ieri ha trovato un importante riconoscimento nel premio che il concorso “Grandi mieli d’Italia” gli ha assegnato: la “Goccia d’o- ro” per il suo miele di acacia. I primi passi. «Sono nato a Bra- sov 26 anni fa - spiega - e nel 2006 sono arrivato in Italia con la mia mamma». Terminati gli studi, Mitrache si è trovato un lavoro all’apicoltura Vaglio di Tollegno. Poi, conquistato dal mondo delle api, ha deciso di mettersi in pro- prio, aprendo una partita Iva age- volata e continuando, comun- que, a mantenere il suo posto di lavoro. “Apicoltura Biellese”: questo il nome scelto per la sua impresa. «Mi sembrava il più adatto - afferma - per la mia azien- da». Inizialmente, nel novembre del 2016, l’apicoltore disponeva APICOLTORE Sergiu Mitrache, residente a Sordevolo ma origi- nario della Romania, al lavoro di pochi alveari, oggi saliti a quo- ta venticinque, e con l’intenzione di crescere ulteriormente. Passione e sacrifici. «Per fare questo lavoro - dice - ci vogliono tanta passione e tanti sacrifici, ma, soprattutto, ci vuole una buo- na preparazione». Una prepara- zione che Mitrache ha acquisito sul campo, facendo esperienza diretta. E’ così, ad esempio, che ha imparato a combattere l’acaro varroa, capace di decimare un’in - tera colonia di insetti nel giro di poco tempo. «Rispetto ad altre zone, il Biellese - spiega - è in- contaminato da agricoltura in- tensiva e ciò permette di elimi- nare molti problemi tipici dell’a- picoltura e di ottenere un miele di ottima qualità. Produco princi- palmente miele di acacia, ma, a seconda dei periodi dell’a n n o, riesco a ottenere anche quello di tarassaco, il millefiori e il tiglio (a giugno) e il castagno (a luglio). Per una produzione totale che, quest’anno, è stata di circa cinque quintali. A partire dal 2019, poi, comincerò a produrre pure il mie- le di rododendro». Il desiderio di Sergiu Mitrache è quello di ingrandirsi, in modo da potersi dedicare completamente al suo allevamento, tralasciando l’altro lavoro. «La mia è un’a- zienda individuale, sono io a oc- cuparmi di tutto: dagli alveari alla produzione e alla commer- cializzazione del miele, fino agli aspetti amministrativi e gestio- nali. Ogni martedì - dice - sono presente con la mia bancarella al mercato di Graglia e l’anno scor- so ho partecipato per la prima volta al Mercatino degli Angeli di Sordevolo, esperienza che ri- peterò durante la prossima edi- zione, anche per più date. Inol- tre, ho chiesto di poter essere ammesso tra gli espositori al mercato “Campagna amica” di Coldiretti». L’obiettivo, naturalmente, è farsi conoscere. E il premio assegna- togli ieri (alla premiazione a Ca- stel San Pietro Terme, in provin- cia di Bologna, l’apicoltore sor- devolese non ha potuto essere presente perché impegnato con il lavoro) va in questa direzione. «Sono molto contento che siano state apprezzate le caratteristiche organolettiche del mio miele e che sia stata constatata la non contaminazione da parte di pro- dotti fitosanitari. D’altra parte - conclude - ho dedicato il mio tempo, facendo tanti sacrifici e altrettante rinunce, per produrre un buon miele. Questo ricono- scimento, quindi, non può che farmi piacere». l Lara Bertolazzi