26 |
Eco di Biella | GIOVEDÌ 23 AGOSTO 2018
& ARTI
MUSICA Ospiti Ravetti e Panzeca
Domani sera “FavarOrgano”
VITA
Secondo ed ultimo appuntamento della 4ª
edizione di “Fava r O r g a n o ”. Domani sera,
alle 21 alla chiesa del Favaro, si terrà il con-
certo “Armonia di voce, echi d’organo”. Un
ricco repertorio di musiche per voci e organo
di Bellini, Mercadante, Moretti e Bossi sarà
interpretato dal duo Tiziana Ravetti (sopra-
no) e Giovanni Panzeca (organo). Ravetti è
diplomata in pianoforte e ha seguito corsi di
perfezionamento in clavicembalo, organo e
canto lirico; Panzeca è diplomato in Organo
e composizione organistica al Conservatorio
Cantelli di Novara e sta seguendo un corso
di perfezionamento, sempre in organo, in
Svizzera. Al termine dei concerti, sarà pos-
sibile incontrare i musicisti nel giardino della
casa parrocchiale per un breve rinfresco.
FESTIVAL MUSICA ANTICA Domani e sabato sera alle 21 alla chiesa romanica di San Secondo
Doppio appuntamento con l’Ensemble Kiss
Tornano al Festival di Magnano Eva e Georges Kiss, accompagnati da Kevin Leroy
P
enultimo appuntamen-
to con il Festival di mu-
sica antica a Magnano.
Domani e sabato sera, l’Ensem -
ble Kiss si esibirà alla chiesa
romanica di San Secondo a par-
tire dalle 21. Il soprano Eva Kiss
e il tenore Kevin Leroy, saranno
accompagnati dal clavicemba-
lo di George Kiss.
Gli ospiti. Ritornano così
nuovamente a Biella Eva e
Georges Kiss: nell’ultima esi-
bizione lo scorso anno a Fer-
ragosto, con Anastase Démé-
triadés al flauto dolce e Luca
Taccardi alla viola da gamba e
violoncello, proposero un pro-
gramma interamente dedicato
a Bach Eva Kiss è un soprano
di origine olandese, comincia
molto giovane a studiare canto,
e poi segue i corsi di Eleonora
Poggetti Nycollin al Conserva-
torio di Annecy. Diplomata al
Conservatorio Superiore di
Musica di Ginevra, nelle classi
di Ursula Buckel e di Michel
Corboz, si perfeziona con Wil-
liam Christie al Conservatorio
Nazionale Superiore di Parigi.
Insegna al Conservatorio di
Annecy in Francia.
Georges Kiss è uno clavicem-
Percorsi sonori, domenica alle 17
il ‘Duo Modigliani’ a Pettinengo
GLI OSPITI Georges ed Eva Kiss domani in concerto con Leroy
balista molto quotato, co oltre
2mila concerti tenuti in tutto il
mondo, come solista, membro
di gruppi di musica da camera
e in recitali. Tra le sue nume-
rose registrazioni, l'opera inte-
grale di clavicembalo di Jac-
ques Dufly, compositore fran-
cese del XVIII secolo, è stata
acclamata dalla creazione di
critici musicali internazionali.
Ha insegnato al Conservatoire
Supérieur de Musique di Gi-
nevra come assistente profes-
sore della nota Isabelle Nef. È
diventato esperto di musica an-
tica, editando molte opere ba-
rocche precedentemente sco-
nosciute. L’ensemble proporrà
durante il concerto un pro-
gramma con musiche di Leo,
Marcello, Scarlatti e Haendel.
Ultimo appuntamento. Il Fe-
stival si concluderà la prossima
settimana con il doppio con-
certo della “Camerata Kilken-
ny che proporrà lo spettacolo
“Arie di Cantate di J.S. Bach &
canti popolari svedesi”. L’in -
gresso alle serate è a offerta
libera, con numero di posti li-
mitati.
l Luca Rondi
Nuovo appuntamento con il “Per -
corso giovani” della VIIª edizione
di “Suoni in movimento” orga -
nizzati dalla Rete Museale Biellese
e da Nisi ArteMusica. Domenica,
alle 17 al Museo degli Acquasan-
tini di Pettinengo (oratorio San
Rocco, fraz. Livera)
andrà in scena il
concerto del Duo
Modigliani, forma-
to da Ferdinando
Trematore e Um-
berto Maisto. Il duo
proporrà musiche
di Carulli, Giuliani,
Paganini, Tremato-
re, Gluck, Debussy.
Il concerto sarà pre-
ceduto, alle ore 16,
da una visita guida-
ta al museo.
Gli ospiti. Trematore, violinista,
dopo essersi diplomato nel settem-
bre 2010, all’età di sedici anni, al
Conservatorio di Musica "U.
Giordano" di Foggia, ha prose-
guito gli studi presso la Zuyd Uni-
versity faculteit Conservatorium
di Maastricht (Olanda) e presso
l’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia a Roma, dove nel maggio
2017, ha ricevuto la borsa di studio
“Settimane Musicali al Teatro
Olimpico di Vicenza” come mi-
glior alunno iscrit-
to ai corsi dell’Ac -
cademia. Il violini-
sta sarà accompa-
gnato da Umberto
Maisto: il chitarri-
sta ha conseguito il
diploma in chitar-
ra classica al Con-
servatorio “Nicola
Sala” di Beneven-
to, nel 2008, col
massimo dei voti;
per poi proseguire
gli studi in Master-
class di alto perfezionamento alla
“Escola i Conservatori de Mùsica
de la Diputaciò de Tarragona”
(Spagna), Ha partecipato a nume-
rosi concorsi nazionali ed inter-
nazionali.
l L.R.
L’EVENTO Le immagini del fotografo biellese in mostra fino al 30 settembre nella casa-museo di Cogne.
La Val d’Aosta celebra Gianfranco Bini, il poeta degli alpeggi
I volti, i mestieri, gli interni
delle case, le stalle, i pascoli:
sono immagini potenti che
raccontano, più di mille pa-
role, la bellezza e la durezza
di un mondo ormai perduto
che, anno dopo anno, va sbia-
dendo nel ricordo.
È la mostra che Cogne de-
dica, a sei anni dalla scom-
parsa, a Gianfranco Bini, fo-
tografo biellese e poeta degli
ultimi ‘resistenti’ della mon-
tagna: nato nel 1934, figlio
d’arte - il nonno fotografo a
Milano e il padre, trasferitosi
a Biella negli anni ’20, che
rileva lo studio Dossena -
Gianfranco Bini inizia presto
ad accompagnare il padre nei
servizi fotografici presso le
fabbriche biellesi. Ma la sua
musa è la montagna, in par-
ticolare il Monte Rosa: nel
1968 esce “Aya s ”, il suo pri-
mo libro fotografico, a cui
segue nel 1972, la prima edi-
zione del volume “Lassù gli
ultimi”. Seguono più di 70
pubblicazioni, tutte dedicate
alla vita e alla cultura delle
genti di montagna, che ot-
tengono numerosi premi e
riconoscimenti.
Sono, quelle della mostra val-
dostana, immagini tratte dal
libro ‘Fu tempo nostro’, che
tornano così in Valle d’Aosta
dove, nel 1983, furono espo-
ste per la prima volta. Un
LE FOTO G re g g e
sul Routor. A sin-
istra due coper-
tine dei calendari
“Fu tempo nos-
t ro” co m p re s o
quello del 2018
momento che Bini seppe co-
gliere al volo, come ricorda
Giuseppe Simonetti, suo al-
lievo e poi suo collaboratore:
«Aveva intuito il cambiamen-
to e aveva iniziato a foto-
grafare quella gente dopo
averne conquistata l’amici-
zia, dopo averla vista sui pa-
scoli mentre saliva sul gruppo
del Rosa per qualche escur-
sione e aver cominciato a fre-
quentarla… un ‘attimo fug-
ge n t e ’ che Gianfranco, men-
tre ancora fotografava il gra-
no battuto a mano o il fieno
tagliato con la falce, già aveva
chiamato “Fu tempo nostro”.
Nacque così una mostra com-
posta da novanta pannelli di
un metro di lato, incorniciati
con il cedro rosso che la mae-
stra Rosa Glarey scolpì a ma-
no nella sua casa di Cham-
porcher, già piena di scritti,
bastoni e sgabelli intagliati…
Ho accompagnato Gianfran-
co per quasi quarant’anni, e
quel mondo, quel tempo mi
sono rimasti sulla pelle».
E infatti nel 1989 Giuseppe
Simonetti fonda con Gian-
franco Bini la casa editrice
‘Lassù gli ultimi’ e, dopo la
sua scomparsa nel 2012, ne
prosegue l’attività nella sede
storica di via Orfanotrofio 35,
oggi un vero e proprio museo
dedicato all’enorme patrimo-
nio di immagini lasciato dal
grande fotografo: un archivio
inesauribile a cui, anche per
l’edizione 2019, il calendario
‘Fu il tempo nostro’ c o n t i nu a
ad attingere, tramandandoci
realtà e poesia di un mondo
ogni anno un po’ più lon-
t a n o.
Ad ospitare la mostra val-
dostana, non poteva esserci
sede più adatta della casa-mu-
seo ‘Maison de Cogne Gé-
rard Dayné’: una dimora ru-
rale risalente al XVII secolo,
tipico esempio dell’architet-
tura di legno e pietra della
valle, trasformata in un mu-
seo etnografico che narra e
testimonia la vita quotidiana
e la cultura materiale delle
generazioni passate. La visita
guidata - a cura della Coo-
perativa Mines de Cogne, che
gestisce il museo - oltre a
mettere il rilievo le caratte-
ristiche architettoniche dell’e-
dificio, propone una immer-
sione nella vita quotidiana
dei nostri antenati, dei loro
gesti, dei loro spazi: un rac-
conto a cui le immagini-qua-
dro di Bini regalano volti e
anima.
Info: “Fu tempo nostro”, fo-
tografie di Gianfranco Bini,
Maison de Cogne Gé-
rard-Dayné, Rue Sonveulla
30, Cogne (AO), fino al 30
settembre, fino al 2 settembre:
ore 10-13 e 14-18.30 (chiuso il
lunedì), dal 3 al 30 settembre:
14-18.30 (chiuso il lunedì),
Coop. Mines de Cogne, tel.
0165-749665, info@minesde-
c o g n e. c o m
l Simona Perolo