Portfolio 2018 | Page 54

22 | Eco di Biella | GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2018 ELVO OCCHIEPPO INFERIORE Per 70mila euro Partiti i lavori al campo sportivo Occhieppo Inferiore. Sono partiti, come da pro- gramma, alla fine del campionato di calcio, i la- vori al campo sportivo del paese (per un valore di 70mila euro) riguardanti il rifacimento completo degli spogliatoi (foto). A occuparsene è la ditta biellese 3Effe. La priorità è adeguare la struttura alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza. Si in- terverrà, quindi, sugli impianti, sui rivestimenti e si investirà nel risparmio energetico. Il complesso, sorto su un terreno comunale negli Anni ‘80, è composto da un blocco di circa 215 metri quadrati in cui sono ospitati gli spogliatoi e i locali ricrea- tivi, da un campo da calcio omologato fino alla prima categoria e da un campo da allenamento, ed è servito da un’area riservata al parcheggio. POLLONE Il 24 maggio festeggiata la giornata europea con “I guardiaparco raccontano” La Burcina nel racconto del suo custode Nella giornata dei parchi, i visitatori accolti da Pino De Santo: «Il nostro è un lavoro poliedrico» Nell’immaginario collettivo, sono i rangers dei grandi parchi americani. In realtà, i guardiaparco nostrani vivono una realtà forse meno romantica e avventurosa, con le divise verdi e il cartellino di Re- gione Piemonte, restano una fi- gura di riferimento importante nei nostri parchi. Per questo, il 24 maggio scorso, l’Ente di ge- stione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore ha voluto festeggiare la Giornata Europea dei Parchi con l’ini - ziativa "I guardiaparco raccon- tano”, che ha visto questi ‘an - geli custodi’ in divisa accogliere i visitatori per illustrare loro le particolarità di ciascuna area protetta. POLLONE In Burcina, a raccontare le bel- lezze del luogo è stato Giuseppe De Santo (nella foto), noto come ‘Pino’: non solo perché è l’unico guardiaparco rimasto nel giar- dino biellese, ma anche perché l’attività didattica, in particola- re con le scuole, è sempre stata una delle sue ‘vo c a z i o n i ’: «Sono entrato in servizio nel ’92 – rac - conta - ed eravamo addirittura in quattro… poi il numero è an- dato calando e, con gli accor- Dai rangers alla didattica: la storia di una professione POLLONE Il mestiere di Guar- pamenti delle aree, ora ruotia- mo tra i diversi parchi: io infatti mi divido tra Burcina, Baraggia e Bessa. Il nostro è un lavoro poliedrico, io faccio un po’ di tutto: qui, ad esempio, svolgo una attività di controllo, porto in giro le scolaresche in visita, a volte cambio anche i sacchi del- l’immondizia, perché adesso Marino (l’operaio addetto alla manutenzione) è rimasto solo e non ce la fa. Poi, a Cerrione do una mano allo sportello fore- stale, a Castellengo seguo le vi- site al museo, oppure partecipo ai progetti didattici nelle scuo- le…». Il trattorino. Pino si interrom- pe per indirizzare verso il prato sovrastante il laghetto un col- lega, alla guida di una macchina tosaerba: è l’ormai celebre ‘trat - torino’, oggetto nelle scorse set- timane di una vivace polemica all’interno dell’Ente. Ed è gui- dato da un addetto ‘preso in pre- stito’ dalla Bessa, dal momento che i tanto attesi operai forestali ancora non si sono visti. Frattanto, si è radunato un gruppo di visitatori, e Pino ini- zia la visita guidata al giardino: la storia del parco, gli alberi mo- numentali, la faggeta, i larici, i cipressi calvi della Florida, con i loro caratteristici pneumatofo- ri, e poi su, fino ai faggi rossi, che schiudono finalmente lo spettacolo dei rododendri. I tu- risti ascoltano, fotografano, chiedono, e lungo il tragitto si aggiungono anche alcuni biel- lesi. La bellezza del luogo parla da sé, ma sentirla raccontare da chi ci lavora ogni giorno, e co- nosce tutte le piante, è un’altra cosa. l Simona Perolo diaparco nasce ufficialmente nel 1872 con la prima area protetta - il parco di Yellowstone negli USA - ma deriva da figure molto più antiche, come i guardiacac- cia o i guardaboschi. La profes- sione è diversa da paese a paese, e anche all'interno di una stessa nazione, ma ciò che accomuna tutti i Guardiaparco del mondo è il fatto di lavorare per la con- servazione degli ambienti natu- rali. In Italia, i primi Guardiaparco iniziano a lavorare nei parchi na- zionali e poi, dalla metà degli anni ’70, anche nei parchi regionali. Oggi i Guardiaparco in servizio sono circa 800, nelle oltre 1000 aree protette che occupano l’11% della superficie nazionale. Il loro compito principale è quello di vigilare sull’osservanza delle leggi all’interno dei parchi, con particolare riguardo alle norme ambientali (su tagli boschivi, edi- lizia, attività venatoria, rifiuti, ac- que, pesca nelle acque interne, pre- venzione incendi). Inoltre colla- borano con tutte le attività degli Enti che gestiscono i parchi, svol- gono compiti di protezione civile e controllo, intervengono in caso di incendi boschivi, supportano le at- tività di ricerca scientifica e ge- stione faunistica, partecipano alla didattica ambientale. Dunque una professione affasci- nante ma complessa e, in alcuni contesti, anche rischiosa, come nelle operazioni antibracconaggio o antincendio. Ma quanti sono i ‘r a n ge r s ’ sul nostro territorio? Al- l’interno dell’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, che amministra 14 par- chi nel Piemonte nord orientale, sono in servizio 17 guardiaparco. Di questi, solo tre sono rimasti in servizio nel Biellese: due alla Bes- sa, nella sede di Cerrione, mentre Giuseppe De Santo, in passato de- dicato alla Burcina, ora si divide tra le nostre tre aree protette (Bur- cina, Bessa e Baraggia). l S.P. MONGRANDO La celebrazione domenica nella chiesa di Curanuova Prima Comunione per 36 Domenica scorsa, nella chiesa di Mon- grando Curanuova, il parroco, don Stefano Vaudano, ha am- ministrato il sacramento della Prima Comunione a trentasei bambini. Questi i loro nomi: Aurora Aliano, Giulia Ange- lino, Luca Anselmetti, Gere- mia Arcangeli, Alice Barbero, Greta Barriani, Christian Ben- venuto, Gregorio Berton, Alessia Botto Steglia, Chiara Brevi, Alessandro Caldana, Manuel Contratto, Giulia Cri- vellari, Giovanni Fraire, Ni- cole Furlan, Davide Furlani, MONGRANDO Chiara Gacon, Aurora Galfio- ne Romano, Alessia Ielasi, Ve- ronica Massera, Giada Mon- teleone, Linda Musso, Andrey Neso, Irene Peretti, Erik Pil- zer, Victoria Pivano, Federico Pizzo, Loredana Raimondo, Jonathan Rizzato, Michele Rocchetti, Vittorio Saiano, Carlo Sasso, Alice Siletti, Ric- cardo Torta, Martina Vercel- lone e Beatrice Volpato. Nella foto di Andrea Pezzini, i bambini con il parroco e le ca- techiste Nadia, Patrizia, Manue- la, Enrica, Federica ed Elisabet- ta. FLASH MAGNANO Convegno a Bose Magnano. Si svolgerà da oggi a sabato, al Monastero di Bose, a Magnano, il convegno liturgico internazionale “Architetture di prossimità. Idee di cattedrale, esperienze di comunità”. Conte- stualmente, verrà inaugurata la mostra “Pa s s i o ” di Luca Cavalca, che presenta sculture ispirate al- la morte e resurrezione di Cristo.