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Eco di Biella | GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2018
ELVO
OCCHIEPPO INFERIORE Per 70mila euro
Partiti i lavori
al campo sportivo
Occhieppo Inferiore. Sono partiti, come da pro-
gramma, alla fine del campionato di calcio, i la-
vori al campo sportivo del paese (per un valore di
70mila euro) riguardanti il rifacimento completo
degli spogliatoi (foto). A occuparsene è la ditta
biellese 3Effe. La priorità è adeguare la struttura
alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza. Si in-
terverrà, quindi, sugli impianti, sui rivestimenti e
si investirà nel risparmio energetico. Il complesso,
sorto su un terreno comunale negli Anni ‘80, è
composto da un blocco di circa 215 metri quadrati
in cui sono ospitati gli spogliatoi e i locali ricrea-
tivi, da un campo da calcio omologato fino alla
prima categoria e da un campo da allenamento, ed
è servito da un’area riservata al parcheggio.
POLLONE Il 24 maggio festeggiata la giornata europea con “I guardiaparco raccontano”
La Burcina nel racconto del suo custode
Nella giornata dei parchi, i visitatori accolti da Pino De Santo: «Il nostro è un lavoro poliedrico»
Nell’immaginario
collettivo, sono i rangers dei
grandi parchi americani. In
realtà, i guardiaparco nostrani
vivono una realtà forse meno
romantica e avventurosa, con le
divise verdi e il cartellino di Re-
gione Piemonte, restano una fi-
gura di riferimento importante
nei nostri parchi. Per questo, il
24 maggio scorso, l’Ente di ge-
stione delle Aree protette del
Ticino e del Lago Maggiore ha
voluto festeggiare la Giornata
Europea dei Parchi con l’ini -
ziativa "I guardiaparco raccon-
tano”, che ha visto questi ‘an -
geli custodi’ in divisa accogliere
i visitatori per illustrare loro le
particolarità di ciascuna area
protetta.
POLLONE
In Burcina, a raccontare le bel-
lezze del luogo è stato Giuseppe
De Santo (nella foto), noto come
‘Pino’: non solo perché è l’unico
guardiaparco rimasto nel giar-
dino biellese, ma anche perché
l’attività didattica, in particola-
re con le scuole, è sempre stata
una delle sue ‘vo c a z i o n i ’: «Sono
entrato in servizio nel ’92 – rac -
conta - ed eravamo addirittura
in quattro… poi il numero è an-
dato calando e, con gli accor-
Dai rangers alla didattica:
la storia di una professione
POLLONE Il mestiere di Guar-
pamenti delle aree, ora ruotia-
mo tra i diversi parchi: io infatti
mi divido tra Burcina, Baraggia
e Bessa. Il nostro è un lavoro
poliedrico, io faccio un po’ di
tutto: qui, ad esempio, svolgo
una attività di controllo, porto
in giro le scolaresche in visita, a
volte cambio anche i sacchi del-
l’immondizia, perché adesso
Marino (l’operaio addetto alla
manutenzione) è rimasto solo e
non ce la fa. Poi, a Cerrione do
una mano allo sportello fore-
stale, a Castellengo seguo le vi-
site al museo, oppure partecipo
ai progetti didattici nelle scuo-
le…».
Il trattorino. Pino si interrom-
pe per indirizzare verso il prato
sovrastante il laghetto un col-
lega, alla guida di una macchina
tosaerba: è l’ormai celebre ‘trat -
torino’, oggetto nelle scorse set-
timane di una vivace polemica
all’interno dell’Ente. Ed è gui-
dato da un addetto ‘preso in pre-
stito’ dalla Bessa, dal momento
che i tanto attesi operai forestali
ancora non si sono visti.
Frattanto, si è radunato un
gruppo di visitatori, e Pino ini-
zia la visita guidata al giardino:
la storia del parco, gli alberi mo-
numentali, la faggeta, i larici, i
cipressi calvi della Florida, con i
loro caratteristici pneumatofo-
ri, e poi su, fino ai faggi rossi,
che schiudono finalmente lo
spettacolo dei rododendri. I tu-
risti ascoltano, fotografano,
chiedono, e lungo il tragitto si
aggiungono anche alcuni biel-
lesi. La bellezza del luogo parla
da sé, ma sentirla raccontare da
chi ci lavora ogni giorno, e co-
nosce tutte le piante, è un’altra
cosa.
l Simona Perolo
diaparco nasce ufficialmente nel
1872 con la prima area protetta -
il parco di Yellowstone negli
USA - ma deriva da figure molto
più antiche, come i guardiacac-
cia o i guardaboschi. La profes-
sione è diversa da paese a paese, e
anche all'interno di una stessa
nazione, ma ciò che accomuna
tutti i Guardiaparco del mondo è
il fatto di lavorare per la con-
servazione degli ambienti natu-
rali.
In Italia, i primi Guardiaparco
iniziano a lavorare nei parchi na-
zionali e poi, dalla metà degli anni
’70, anche nei parchi regionali.
Oggi i Guardiaparco in servizio
sono circa 800, nelle oltre 1000
aree protette che occupano l’11%
della superficie nazionale.
Il loro compito principale è quello
di vigilare sull’osservanza delle
leggi all’interno dei parchi, con
particolare riguardo alle norme
ambientali (su tagli boschivi, edi-
lizia, attività venatoria, rifiuti, ac-
que, pesca nelle acque interne, pre-
venzione incendi). Inoltre colla-
borano con tutte le attività degli
Enti che gestiscono i parchi, svol-
gono compiti di protezione civile e
controllo, intervengono in caso di
incendi boschivi, supportano le at-
tività di ricerca scientifica e ge-
stione faunistica, partecipano alla
didattica ambientale.
Dunque una professione affasci-
nante ma complessa e, in alcuni
contesti, anche rischiosa, come
nelle operazioni antibracconaggio
o antincendio. Ma quanti sono i
‘r a n ge r s ’ sul nostro territorio? Al-
l’interno dell’Ente di gestione delle
aree protette del Ticino e del Lago
Maggiore, che amministra 14 par-
chi nel Piemonte nord orientale,
sono in servizio 17 guardiaparco.
Di questi, solo tre sono rimasti in
servizio nel Biellese: due alla Bes-
sa, nella sede di Cerrione, mentre
Giuseppe De Santo, in passato de-
dicato alla Burcina, ora si divide
tra le nostre tre aree protette (Bur-
cina, Bessa e Baraggia).
l S.P.
MONGRANDO La celebrazione domenica nella chiesa di Curanuova
Prima Comunione per 36
Domenica
scorsa, nella chiesa di Mon-
grando Curanuova, il parroco,
don Stefano Vaudano, ha am-
ministrato il sacramento della
Prima Comunione a trentasei
bambini. Questi i loro nomi:
Aurora Aliano, Giulia Ange-
lino, Luca Anselmetti, Gere-
mia Arcangeli, Alice Barbero,
Greta Barriani, Christian Ben-
venuto, Gregorio Berton,
Alessia Botto Steglia, Chiara
Brevi, Alessandro Caldana,
Manuel Contratto, Giulia Cri-
vellari, Giovanni Fraire, Ni-
cole Furlan, Davide Furlani,
MONGRANDO
Chiara Gacon, Aurora Galfio-
ne Romano, Alessia Ielasi, Ve-
ronica Massera, Giada Mon-
teleone, Linda Musso, Andrey
Neso, Irene Peretti, Erik Pil-
zer, Victoria Pivano, Federico
Pizzo, Loredana Raimondo,
Jonathan Rizzato, Michele
Rocchetti, Vittorio Saiano,
Carlo Sasso, Alice Siletti, Ric-
cardo Torta, Martina Vercel-
lone e Beatrice Volpato.
Nella foto di Andrea Pezzini, i
bambini con il parroco e le ca-
techiste Nadia, Patrizia, Manue-
la, Enrica, Federica ed Elisabet-
ta.
FLASH
MAGNANO
Convegno a Bose
Magnano. Si svolgerà da oggi a
sabato, al Monastero di Bose, a
Magnano, il convegno liturgico
internazionale “Architetture di
prossimità. Idee di cattedrale,
esperienze di comunità”. Conte-
stualmente, verrà inaugurata la
mostra “Pa s s i o ” di Luca Cavalca,
che presenta sculture ispirate al-
la morte e resurrezione di Cristo.