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Eco di Biella | GIOVEDÌ 24 MAGGIO 2018
PROVINCIA
CAVAGLIÀ Inizierà il 4 giugno
Nuovo corso volontari
per la Cri di Cavaglià
CAVAGLIÀ La Croce Rossa Italiana - Co-
mitato di Cavaglià - organizza un nuovo
corso per aspiranti volontari, in partenza
presso la sede del Comitato in Via G.
Pella 6/A lunedì 4 giugno alle ore
20.30.
L’avvio delle lezioni sarà preceduto da
una serata di presentazione fissata per
martedì 29 maggio alle ore 20.30, in cui
verranno illustrati i contenuti del corso e
le attività che il Comitato svolge sia sul
proprio territorio di competenza ma an-
che a livello regionale e nazionale.
Il corso si rivolge a tutti coloro che ab-
biano un po’ di tempo libero e vogliano
impiegarlo a favore di chi ha bisogno, ma
anche a chi vuole mettersi in gioco ed
imparare cose nuove o semplicemente a
chi è mosso dalla curiosità di conoscere il
mondo di Croce Rossa.
Per diventare Volontari è previsto un cor-
so di accesso della durata di diciotto ore,
in seguito sono previsti specifici corsi di
formazione e specializzazione a seconda
delle attività.
FONDI UE L’Unione del Biellese orientale scelta da Uncem fra le 17 zone sperimentali
La mobilità è la sfida della montagna
Il progetto europeo Astus mira potenziare i trasporti sostenibili nelle aree deboli
CASAPINTA Migliorare la
La strada Sordevolo-Pollone
resta chiusa in attesa dei fondi
mobilità nelle aree a ‘d o-
manda debole’ come le
valli alpine, riducendo nel
contempo l’inquinamento:
è la difficile sfida di Astus
(Alpine Smart Transport
and Urbanism Strategies),
il progetto europeo che
aiuta le istituzioni locali
dell’area alpina a proget-
tare e realizzare soluzioni
di trasporto alternative, che
nel lungo termine possano
ridurre le emissioni di ani-
dride carbonica legate agli
spostamenti quotidiani. Il
progetto fa parte del pro-
gramma Interreg Spazio
Alpino 2014-2020 (che pro-
muove la cooperazione
transnazionale nei territori
dell'arco alpino), e riguarda
cinque aree, dalla Francia
alla Slovenia, tra cui Pie-
monte e Veneto.
Progetto pilota. L'Unione
montana del Biellese orien-
tale, coi suoi 25 Comuni, è
stata scelta da Uncem
(Unione Nazionale dei Co-
muni ed Enti Montani)
come una delle 17 ‘aree
pilota’ del progetto, dove
verranno studiate e spe-
rimentate le possibili stra-
tegie. «Abbiamo voluto sce-
gliere un territorio meno
noto di altri – spiega Paola
Vercellotti, vicepresidente
Uncem e forte sostenitrice
dell’iniziativa – che però
costituisce un caso em-
blematico di montagna an-
cora abitata e vissuta, con
esigenze di mobilità com-
plesse, e che quindi può
rappresentare un caso di
studio interessante. Questa
è per il Biellese una grossa
opportunità, non solo per
le soluzioni che saranno
individuate, ma anche per
il percorso, che permette un
AREE ALPINE Le aree alpine che partecipano al progetto Astus
confronto stimolante con
esperienze e realtà diver-
se».
Lo studio. E ieri, nella
sede dell’Unione montana
di Casapinta, è stato pre-
sentato il primo passo di
questo complesso percorso:
la ‘restituzione’ dei primi
risultati della fase di studio
sul territorio, a cura di due
esperti in politiche della
mobilità – gli ingegneri
Massimiliano Petri e Mas-
simo Ferrino, della società
Tages di Pisa - che hanno
raccolto e analizzato una
serie di informazioni pro-
venienti da fonti istituzio-
nali, questionari inviati alle
aziende della zona, rile-
vazione di flussi di traffico,
dati sulle linee di trasporto
pubblico e sull’utenza.
Ne è emerso il quadro di un
territorio in cui muoversi è
difficile e le molteplici esi-
genze di spostamento – per
studio, per lavoro, per tu-
rismo – vengono in gran
parte coperte dal trasporto
privato, mentre il trasporto
pubblico – penalizzato dal-
la continua riduzione delle
risorse – appare sempre più
ridotto al ruolo di ‘s c u o-
labus’, a servizio degli stu-
denti degli istituti supe-
riori.
Da qui occorre partire per
immaginare soluzioni di-
verse, più flessibili e ‘s m a r-
t’, che da un lato soddisfino
bisogni di mobilità sempre
più personalizzati e im-
prevedibili, dall’altro non
vadano a peggiorare la buo-
na qualità dell’aria che at-
l
tualmente caratterizza la
zona. Le esperienze in-
novative non mancano: dal
bus a chiamata alle piat-
taforme tipo Uber, dal car
sharing (il noleggio ‘d i f-
fuso’) al car pooling (la
condivisione dell’auto tra
p r iva t i ) .
Si tratta però di iniziative
legate soprattutto alla mo-
bilità urbana: a loro ap-
plicazione in un’area come
il Biellese orientale - con la
sua morfologia complessa,
gli insediamenti residenzia-
li e produttivi disseminati
lungo le valli, la popo-
lazione sempre più anzia-
na, l’abitudine ormai ra-
dicata a spostarsi con l’auto
privata – è la difficile sfida
a cui dovrà trovare risposte
il progetto Astus.
l Simona Perolo
SORDEVOLO Resterà chiuso a tempo indeterminato il tratto di
provinciale che collega Pollone a Sordevolo (nella foto come si
presenta dopo la chiusura) e che è stato chiuso al traffico sabato,
a causa di un’improvvisa frana dovuta alle forti pioggie.
L’annuncio arriva dal presidente della Provincia, Emanuele
Ramella Pralungo, che è intervenuto dopo che lunedì si è
erroneamente diffusa la notizia di una riapertura del tratto
viario con modalità di senso unico alternato. In realtà proprio
nella giornata di lunedì è stato effettuato un sopralluogo tecnico
che non ha sortito esito positvo. Dunque non verrà istituito un
senso unico alternato come poteva essere immaginato alla
vigilia della verifica.
Riaper tura. Per quanto riguarda i tempi di ripristino, non
sembrano essere brevi: il Presidente Ramella Pralungo - lo ha
dichiarato in una comunicazione - è attualmente impegnato
nella ricerca della copertura finanziaria, da poter “consegnare”
all’ufficio tecnico.
Da Sordevolo. Il sindaco Riccardo Lunardon, intanto, attende
buone notizie da questa fase di analisi: «La chiusura della
strada è certamente un disagio per i residenti e per i turisti che
si spostano nel Biellese. E’ senza dubbio un tratto di strada che
va riaperto quanto prima».
CHI DORME NON PIGLIA PESCI
STUDENTI IN VISITA ALL’INCUBATOIO
E SEMINA DELLE TROTE PRONTO PESCA
E’ stata una visita molto istruttiva su come na-
scono, vengono allevate e poi “seminate” lungo i
torrenti, le trote di diverse specie, dalle fario alle
marmorate, quella degli studenti delle classi terza e
quarta della Scuola primaria Eugenio Bona di
Sordevolo , seguiti dalle insegnanti Laura Fo-
gliano, Silvia Beggi e Romina Ferrarotti, all’in -
cubatoio di Sordevolo gestito dall’associazione
pescatori Valle Elvo, società affiliata alla Fipsas
della presidente Luisella Lavetto. A fare gli onori di
casa è stato il gestore del più grosso impianto del
genere in provincia, Giulio Frigerio. A fare da
Cicerone, invece, era presente Armando Ma-
lagoli, coordinatore dei guardapesca per l’asso -
ciazione Arci Pesca Fisa, uno dei maggiori esperti
del settore. Con lui il collega ed ex avvocato
Umberto Savio. Agli studenti sono stati mostrati i
vari passaggi di allevamento delle trote, dalle va-
sche dei riproduttori, ai contenitori delle uova e
degli avannotti fino alle trotelle di taglia media che
nel corso dei mesi verranno liberate lungo i torrenti
biellesi per ripopolarli. Intanto, nei giorni scorsi, la
Fipsas (Federazione pesca sportiva e attività su-
bacquea) ha reso noto il calendario delle semine in
piena collaborazione con la Provincia di Biella. Si
comincerà dopodomani (con la possibilità dun-
que di pescare da sabato mattina alle 8) con 80 chili
di trote nell’Oropa a Pralungo, 80 nello Strona a
Cossato, 80 nell’Ostola e nel Bisignana a Mas-
serano, 70 nel Cervo in località Asmara, 150 chili
nel Sessera a Pray Biellese e in località Frera.
l Valter Caneparo
ATTENTI Gli studenti delle classi terza e quar-
ta della scuola Eugenio Bona di Sordevolo
l F.C.