Portfolio 2018 | Page 48

LUNEDÌ 21 MAGGIO 2018 | 37 | Eco di Biella & ARTI SPETTACOLO Giovedì, alle ore 21 “IPuntiDanza” al Sociale Si balla le “Apparizioni” VITA Giovedì, 24 maggio, alle ore 21 al Teatro Sociale di Biella, spazio alla stagione “IPuntiDanza 2017/18” della Fondazio- ne Egri per la Danza. La Compagnia EgriBiancoDanza presenterà lo spetta- colo “Apparizioni”, una riflessione di Raphael Bianco su ciò che appare e scompare ai nostri occhi in forma con- creta o impalpabile. Cinque differenti quadri di danza rispetto a eventi, perso- ne, sogni, memorie e pensieri che perva- dono la nostra vita. Biglietto da 12 a 15 euro, gruppi da 5 per- sone a 10 euro. Prenotazione consigliata: 366-4308040 o www.egridanza.com EVENTI Al via venerdì, con un convegno sul Paesaggio, la rassegna annuale di Cittadellarte Arte al Centro, 20 anni d’arte responsabile In mostra le “buone pratiche” per trasformare la società: 400 i progetti su Biella N el 1998 Michelangelo Pi- stoletto dava vita – nell’ex lanificio Trombetta appe- na restaurato – al progetto visio- nario di Cittadellarte, una vera e propria casa dell’arte, vista come strumento di trasformazione socia- le responsabile. Da allora, ogni anno, la rassegna Arte al Centro racconta - attra- verso mostre, incontri, wor- kshops, seminari – le buone pra- tiche con cui l’arte agisce nei con- testi sociali in cui si sviluppa. E tra poco festeggerà il suo ventesimo compleanno con una edizione speciale che - ha annunciato il direttore di Cittadellarte Paolo Naldini durante la presentazione dell’iniziativa - vuole fare il punto su questi vent’anni di attività e sul suo impatto nel territorio. La rassegna si apre con il con- vegno “(NON) Capire il Paesag- gio”, a cura di Ilab (Industrial Landscape Biella), progetto di ri- cerca che indaga il rapporto tra luoghi e paesaggio e ha scelto come caso di studio il Biellese, con il suo patrimonio di archeo- logia industriale spesso abbando- nato ma talvolta recuperato con esiti molto innovativi, come nel caso di Cittadellarte o di Sella- l a b. Il convegno, frutto della nuova collaborazione di Cittadellarte con l’Università degli Studi di To- rino, si sviluppa su due giornate (venerdì e sabato prossimi) che vedranno la partecipazione dei maggiori studiosi di rigenerazio- ne urbana e un forum, con la partecipazione degli stakehol- ders locali. E venerdì prenderà il via un fitto cartellone di mostre, intese come attività aperte alla collaborazione di diversi soggetti, oltre che alla fruizione da parte dei visitatori. Così sarà per il cuore della ras- segna, la mostra “Costellazioni Demopratiche”: una narrazione sul tema dell'impatto delle attività di Cittadellarte sia sul territorio di Biella (con oltre 400 progetti rea- lizzati), sia nei territori delle sue ‘ambasciate’. Ma sarà anche un'aula laboratorio per la ricerca e la formazione di artisti e pro- gettisti, con l'apporto di alcuni dei più avanzati ricercatori e studiosi internazionali del campo. “La mappa non è il territorio” è invece una video-installazione dell’artista belga Griet Dobbels, frutto dell’evento Montedellarte, che ha coinvolto il nostro terri- torio il 1° ottobre scorso quando, sul monte Cucco, un gruppo di escursionisti ha fisicamente trac- ciato una mappa nel paesaggio camminando lungo una curva di livello, mentre persone da ogni parte del mondo hanno potuto guardare e partecipare all’escur - sione attraverso un sito e una a p p. Ci sarà poi “Riattivazione urbana e sociale”, una mostra sui progetti di riattivazione urbana dello stu- INIZIATIVA La vecchia officina in riva al Cervo rinasce “Semiurbani”,nuovo spazio per ri-progettare la città ARTE AL CENTRO La conferenza stampa di presentazione dell’evento a Cittadellarte. In basso la vecchia officina-carrozzeria come si presenta dopo il restauro di “Semiourbani ” nibile”, dove le stanze dell’opera di Pistoletto “Por te-Uffizi” acco - glieranno le parole che alcuni fra i protagonisti della moda sosteni- bile hanno pronunciato in questi anni. Nel frattempo, i più piccoli potranno toccare con mano il si- stema solare, nella mostra ‘Il co- smo in una mano’. dio di architettura londinese As- semble, che mira a sollecitare i visitatori ad innescare sul terri- torio locale analoghi fenomeni di trasformazione, in costante dia- logo con quanto accade a livello g l o b a l e. E “Le stanze della moda soste- A completare il tutto, la mostra “Prima dello specchio”, con le prime opere di Michelangelo Pi- stoletto e la ricerca sull'autoritrat- to, che andranno ad arricchire la collezione permanente in mostra a Cittadellarte, e l'installazione “(d)estr uctura”. l Simona Perolo ‘Tra le novità di questa vente- sima edizione di Artealcentro ci sarà l’inaugurazione di “Se - miurbani”, uno spazio per at- tività relative alla trasformazio- ne urbana, realizzato in colla- borazione con il Comune di Biella e l’Associazione Let Eat Bi. Il progetto ha visto il recu- pero di una vecchia officina-car- rozzeria, all’estremità del com- plesso architettonico di Citta- dellarte: uno spazio abbando- nato, brutto e umido, sulle rive del Cervo, che un intervento di restauro, oltretutto dal costo contenuto, ha trasformato in un ambiente bello e luminoso, aperto ai progetti che gli abitanti e le realtà culturali, educative e sociali dei quartieri Chiavazza e Riva stanno sviluppando o sono in procinto di sviluppare. «SemiUrbani - ha affermato Paolo Naldini durante la pre- sentazione - sarà uno ‘spazio aper to’, un luogo di raccordo fisico tra le diverse realtà del Terzo Settore, le scuole, le isti- tuzioni cittadine, in cui condi- videre la progettualità che sta trasformando l'area urbana di Biella. Lo spazio nasce grazie alla sinergia con il Comune di Biella: una collaborazione che c’è sempre stata, al di là del co- lore politico delle varie ammi- nistrazioni che si sono succe- dute, ma che negli ultimi due anni si è fatta più stretta». E infatti, come ha raccontato Valeria Varnero, assessore con competenza alla progettazione urbana, «il recupero di questo spazio è stato finanziato all’in - terno del bando nazionale del 2015 per la riqualificazione del- le aree urbane degradate, a cui Biella ha partecipato con una serie di progetti per Riva e Chia- vazza, aggiudicandosi il terzo posto su 451 Comuni parteci- panti: un piano su cui questa amministrazione ha molto in- vestito e del cui successo siamo particolarmente orgogliosi. Si tratta perciò di una realtà legata al quartiere di Riva, che però potrebbe rappresentare il punto di partenza di un discorso più ampio, riguardante ad esempio la progettualità legata alla crea- zione del Parco Fluviale lungo il Cervo: potremmo quindi defi- nirlo un Urban Center in nu- ce». l S.P. LA LEZIONE Il vescovo emerito di Ivrea Bettazzi delinea i tratti che devono definire l’agire sociale dei cattolici oggi «L’amore e la solidarietà fondamento del bene comune» A chiusura del ciclo di in- contri sul “bene comune” or- ganizzato dal Meic (Movi- mento ecclesiale di impegno culturale) è intervenuto ve- nerdì scorso presso la sala Biverbanca di via Carso mons. Luigi Bettazzi. Affron- tando il tema nella prospet- tiva della ricerca delle “radici dell’impegno cristiano”, il ve- scovo emerito di Ivrea ha trac- ciato, con la consueta bril- lantezza, un quadro globale della situazione attuale, alla base della quale vi è lo scontro costante, che attraversa in profondità la coscienza, tra bene particolare e bene co- mune. «La tentazione - ha detto - di perseguire, nella propria condotta in termini egoistici, l’interesse indivi- duale è sempre in agguato, e può essere sconfessata soltan- to mediante la messa in atto di processi ispirati ai valori del- l’amore e della solidarietà». «In realtà - ha osservato mons. Bettazzi - il cristianesimo e le grandi religioni hanno dato un importante contributo allo che facendosi promotori di giustizia e di pace. Ciò com- pete certo anzitutto a chi ri- copre cariche di carattere eco- nomico e politico, ma deve estendersi necessariamente all’intera cittadinanza chia- mata a dare il proprio con- tributo all’edificazione di una società più a misura dell’uo- mo». LA SERATA B ettazzi e il pubblico (Foto Sartini) sviluppo dei valori ricordati: dall’attenzione del mondo ebraico nei confronti di ca- tegorie marginali, quali gli or- fani, le vedove e gli stranieri fino al famoso racconto del giudizio universale (Mt 25), dove l’impegno solidale verso i poveri diviene il criterio del- l’ammissione al Regno». Bet- tazzi non ha mancato tuttavia di sottolineare, con parole for- ti, «come le chiese, non esclu- sa quella cattolica, hanno spesso tradito quel mandato, rinchiudendosi in se stesse e coltivando, in modo esclusi- vo, il proprio interesse». For tunatamente - egli ha poi osservato - il Vaticano II ha segnato in proposito una svol- ta di grande rilevanza, resti- tuendo all’universalismo cri- stiano piena possibilità di at- tuazione. La riapertura del dialogo con il mondo, il ri- lancio dell’ecumenismo e la riforma interna della chiesa, con il passaggio da una strut- tura accentrata e verticistica a una visione collegiale, quella di “popolo di Dio”, costi- tuiscono altrettanti fattori che hanno concorso a restituire centralità al bene comune. Esistono, dunque, oggi i pre- supposti dottrinali ai quali fa- re riferimento per dare fon- damento a una cultura della partecipazione civile. «Ma questo non basta. Deve ac- compagnarsi a una crescita della coscienza dei credenti e di tutti gli uomini di buona volontà - a questi ultimi si rivolge la Pacem in terris, l’en- ciclica ancor oggi attualissi- ma di papa Giovanni XXIII - che li spinga ad assumersi le proprie responsabilità stori- Gli incontri, che hanno ri- scontrato una buona presenza di pubblico, hanno posto con forza sul tappeto i nodi critici più rilevanti del nostro Paese: dalla crescita delle disegua- glianze al fenomeno della di- soccupazione fino all’aumen- to delle povertà vecchie e nuo- ve. E hanno reso soprattutto trasparente l’essenziale ap- porto che l’idea di “bene co- mu n e ” può fornire all’auten- tico sviluppo umano, se non rimane un concetto astratto, ma si traduce in scelte con- crete che coinvolgono i diversi ambiti della vita della socie- tà. l R.E.B.