LUNEDÌ 14 MAGGIO 2018
| 11
| Eco di Biella
BIELLA
OPERA DI TRE STUDENTI DELL’ARTISTICO
Inaugurate altre tre panchine
rosse, simbolo dell’antiviolenza
Portano la firma di tre studenti del liceo artistico (Gaia
Garbolino, Alberto Pavesi e Maddalena Chiorino, tutti e
tre di terza) le panchine rosse che venerdì 11 maggio sono
state inaugurate con una breve cerimonia alla presenza
degli assessori Francesca Salivotti e Valeria Varnero, dei
rappresentanti delle associazioni che hanno contribuito
al progetto e naturalmente dei ragazzi dell'istituto di via
Addis Abeba. Collocate già da qualche giorno in piazza
Martiri, nel parco di palazzo Ferrero al Piazzo e ai giar-
dini Alpini d'Italia di via La Marmora, portano a sei il
numero di queste opere, testimonianza dell'impegno per
contrastare alla violenza sulle donne. Non si tratta solo di
simboli, perché su ogni panchina è stato inserito un pic-
colo cartello, che reca i recapiti dei centri antiviolenza a
cui fare riferimento in caso di emergenza.
IL CASO Giovedì Il santo rosario speciale per salutare i 60 anni di attività
San Francesco, il vescovo non cambia idea
Non sono servite le 600 firme raccolte, confermata la chiusura il 20 maggio
Niente da fare. I fedeli del-
l’Associazione amici della
chiesa di San Francesco sono
stati ricevuti giovedì dal ve-
scovo di Biella, Gabriele
Mana. Nelle sue mani la
petizione, che è stata inviata
anche al direttore generale
dell’Asl di Biella, Gianni
Bonelli e del sindaco Marco
Cavicchioli, con in calce le
600 firme raccolte in pochi
giorni contro la chiusura
della chiesa. La posizione
del vescovo, però, non è
mutata, confermando così
l’annuncio del vicario ge-
nerale della Diocesi, don
Paolo Boffa Sandalina, che
aveva comunicato la chiu-
sura dell’edificio di culto il
prossimo 20 di maggio. Sal-
vo sorprese dell’ultima ora,
dunque, i tanti fedeli che in
questi anni hanno frequen-
tato la chiesa di San Fran-
cesco, dovranno cercare un
altro luogo per assistere alle
funzioni religiose.
Intanto la comunità di fe-
deli si prepara a salutare
l’edificio che ha frequentato
per anni. E per farlo giovedì
prossimo, alle 20,30, verrà
L’INTERNO
DELLA
CHIESA di
San
Fra n ce s co.
Aperta da
sessant ’anni
chiuderà i
battenti il
prossimo 20
maggio, sal-
vo cambia-
m e nt i
dell ’ultima
ora che,
però, ap-
paiono diffi-
cili
recitato il santo rosario per
ringraziare la Vergine del
dono della chiesa di San
Francesco, in questi sessan-
t’anni, e per mettere nelle
sue mani ogni decisione ri-
guardo al futuro della Chiesa
stessa. Anche se ormai, pur-
troppo, pare decisamente se-
g n a t o.
La decisione della Diocesi
di chiudere la chiesa di San
Francesco nasce dal man-
cato accordo raggiunto con
l’Asl, proprietaria dello sta-
bile. Inizialmente, infatti, si
ipotizzava la donazione del-
lo stesso alla Diocesi. Poi le
cose sono cambiate. L’ultima
Decisione presa
dopo il mancato
accordo con l’Asl
sulla donazione
offerta è stata quella di un
comodato oneroso. La Dio-
cesi non ha accettato queste
nuove condizioni, decidendo
dunque di chiudere il pros-
simo 20 maggio. Secondo il
vicario generale don Paolo
Boffa Sandalina, inoltre, esi-
stono nell’area diverse chiese
che garantiscono un gran
numero di funzioni religio-
s e.
l Enzo Panelli
l Altro pezzo storico
alle pagine 38 e 39
Lavori sul teleriscaldamento,
divieti e chiusure in città
Si amplia la rete del teleriscal-
damento nella zona tra centro,
Riva e quartiere degli affari e,
da domani, martedì 15 maggio,
in città arriveranno divieti e
chiusure parziali di strade per
consentire lo svolgimento dei
lavori. La prima strada a essere
interessata sarà viale Cesare
Battisti: dalle 8 di martedì 15
fino alle 18 venerdì 25 maggio
la sosta sarà vietata su entrambi
i lati della strada limitatamente
all'area interessata in quel mo-
mento dal cantiere. Lo stesso
accadrà in via La Marmora, via
Garlanda e via Oberdan, nei
tratti fino a via Pietro Micca,
dove però i lavori termineranno
una settimana dopo, venerdì 1
g i u g n o.
Sarà necessaria invece la chiu-
sura al traffico in via Belletti
Bona, in via Mulattera e via
Cerino Zegna da lunedì 28
maggio a venerdì 8 giugno e
potrebbe comportare qualche
disagio il momento, da lunedì 4
giugno, in cui le tubature del
teleriscaldamento dovranno
attraversare via Pietro Micca,
all'altezza di piazza Curiel.
Ma la primavera di interventi
sulle strade sta per entrare nel
vivo, come conferma Sergio
Leone, assessore ai lavori pub-
blici: «Nei prossimi giorni ver-
ranno consegnati alla ditta ap-
paltatrice i lavori di asfaltatura
che verranno effettuati nell'ar-
co dei prossimi due mesi. Il lot-
to comprende varie strade che
interessano numerosi quartieri
della città». Si tratta di via Ser-
ralunga, di tratti di viale Roma
e via per Candelo, delle roton-
de tra via Carso e via Bengasi e
del ponte di Chiavazza lato
Biella, di via Brignana, strada
Ramella di Sotto, via Ciapeia,
strada Antica di Andorno, via
Barazza e le piazze Croce Ros-
sa, Don Penna, Don Gatto e
Dell'Aia. Saranno interessate
da interventi di rilastricatura e
ricubettatura via Amendola e
un tratto di via Pietro Micca.
EVENTI Un sabato di musica e cultura in centro città
Il Vescovado apre le porte ai visitatori
Un sabato particolarmente
vivace, per il centro di Biella:
è stato infatti il momento
clou della rassegna Fuori
Luogo, che per dieci giorni
ha animato il centro città
con decine di micro-eventi
culturali in spazi insoliti e
poco noti. E certo insolita è
stata la scelta del bel cortile
del Vescovado, nel cuore del
centro città, per ospitare le
note jazz di Paolo Grap-
peggia e Gabriele Ferro, con
chitarra e contrabbasso a
fare da colonna sonora per
una performance di danza di
Opificiodellar te.
Poco prima, grazie all’o-
spitalità del Vescovo, Ga-
briele Mana, una piccola
folla di visitatori – più di
200, divisi in gruppi - aveva
potuto visitare le stanze del
palazzo settecentesco. Il pa-
lazzo, edificato nel 1730
dalla nobile famiglia dei Sa-
pellani, dopo una quaran-
tina di anni viene messo in
vendita per disaccordi tra
eredi. Ad acquistarlo, nel
1776, è il primo Vescovo di
Biella, Giulio Cesare Vian-
cini, che da Sassari si tra-
sferisce in città dopo che nel
1772 Biella – fino ad allora
inclusa nella diocesi di Ver-
celli - diventa sede vesco-
v i l e.
Il Vescovo fa un vero affare,
pagando appena 18mila lire
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DUE MOMENTI dello spettacolo che si è svolto sabato scorso
per un edificio che ne era
costato 50mila, ma c’è un
bel po’ da sistemare e la
ristrutturazione – in gran
parte finanziata da Carlo
Emanuele III di Savoia, lo
stesso che aveva caldeggiato
la costituzione della diocesi
biellese - finisce per costare
più dell’acquisto. Ma ne vale
la pena, perché il palazzo –
come annota lo stesso Mon-
signor Viancini – è in po-
sizione strategica, ha un in-
gresso signorile, più di dieci
stanze, cantine, granai e
giardini. E soprattutto è
adiacente alla Cattedrale, a
cui viene presto collegato
attraverso il giardino: dun-
que una sede comoda, oltre
che prestigiosa, anche se –
lamenta il nuovo inquilino –
un po’ freschina, per la
brezza che nelle ore serali
scende dalla Valle Oropa.
Da allora, con l’eccezione di
una breve parentesi durante
il periodo napoleonico,
quando la diocesi di Biella
viene nuovamente inglobata
in quella di Vercelli, il pa-
lazzo sarà sede vescovile. Al
suo interno, oltre all’a p p a r-
tamento privato del Vescovo
e ad una cappella dedicata a
San Carlo Borromeo, ospita
alcune sale di rappresen-
tanza: due anticamere e il
‘Salone dei Vescovi’, con i
ritratti di tutti i quindici
vescovi che si sono succeduti
nella diocesi biellese. A de-
corarle, affreschi elaborati e
ricchi di trompe l’oeil, di
autore ignoto – anche se don
Delmo Lebole, grande stu-
dioso dell’arte locale, ipo-
tizza una attribuzione ai
fratelli Lace di Andorno – e
caratterizzati dai tipici mo-
tivi settecenteschi: elementi
floreali, conchiglie, balau-
stre, cornici che racchiudono
prospettive di cieli azzurri,
putti musicanti e perfino
alcuni curiosi ‘putti guer-
rieri’, intenti ad azioni mi-
litari.
Ambienti ricchi di storia e di
fascino, che il pubblico ha
potuto ammirare sabato per
la prima volta. Ma non è
detto che sia l’ultima, si può
ipotizzare vedendo il Ve-
scovo Gabriele Mana che
assiste sorridendo alla per-
formance di musica e dan-
za.
l Simona Perolo