Portfolio 2018 | Page 44

LUNEDÌ 14 MAGGIO 2018 | 11 | Eco di Biella BIELLA OPERA DI TRE STUDENTI DELL’ARTISTICO Inaugurate altre tre panchine rosse, simbolo dell’antiviolenza Portano la firma di tre studenti del liceo artistico (Gaia Garbolino, Alberto Pavesi e Maddalena Chiorino, tutti e tre di terza) le panchine rosse che venerdì 11 maggio sono state inaugurate con una breve cerimonia alla presenza degli assessori Francesca Salivotti e Valeria Varnero, dei rappresentanti delle associazioni che hanno contribuito al progetto e naturalmente dei ragazzi dell'istituto di via Addis Abeba. Collocate già da qualche giorno in piazza Martiri, nel parco di palazzo Ferrero al Piazzo e ai giar- dini Alpini d'Italia di via La Marmora, portano a sei il numero di queste opere, testimonianza dell'impegno per contrastare alla violenza sulle donne. Non si tratta solo di simboli, perché su ogni panchina è stato inserito un pic- colo cartello, che reca i recapiti dei centri antiviolenza a cui fare riferimento in caso di emergenza. IL CASO Giovedì Il santo rosario speciale per salutare i 60 anni di attività San Francesco, il vescovo non cambia idea Non sono servite le 600 firme raccolte, confermata la chiusura il 20 maggio Niente da fare. I fedeli del- l’Associazione amici della chiesa di San Francesco sono stati ricevuti giovedì dal ve- scovo di Biella, Gabriele Mana. Nelle sue mani la petizione, che è stata inviata anche al direttore generale dell’Asl di Biella, Gianni Bonelli e del sindaco Marco Cavicchioli, con in calce le 600 firme raccolte in pochi giorni contro la chiusura della chiesa. La posizione del vescovo, però, non è mutata, confermando così l’annuncio del vicario ge- nerale della Diocesi, don Paolo Boffa Sandalina, che aveva comunicato la chiu- sura dell’edificio di culto il prossimo 20 di maggio. Sal- vo sorprese dell’ultima ora, dunque, i tanti fedeli che in questi anni hanno frequen- tato la chiesa di San Fran- cesco, dovranno cercare un altro luogo per assistere alle funzioni religiose. Intanto la comunità di fe- deli si prepara a salutare l’edificio che ha frequentato per anni. E per farlo giovedì prossimo, alle 20,30, verrà L’INTERNO DELLA CHIESA di San Fra n ce s co. Aperta da sessant ’anni chiuderà i battenti il prossimo 20 maggio, sal- vo cambia- m e nt i dell ’ultima ora che, però, ap- paiono diffi- cili recitato il santo rosario per ringraziare la Vergine del dono della chiesa di San Francesco, in questi sessan- t’anni, e per mettere nelle sue mani ogni decisione ri- guardo al futuro della Chiesa stessa. Anche se ormai, pur- troppo, pare decisamente se- g n a t o. La decisione della Diocesi di chiudere la chiesa di San Francesco nasce dal man- cato accordo raggiunto con l’Asl, proprietaria dello sta- bile. Inizialmente, infatti, si ipotizzava la donazione del- lo stesso alla Diocesi. Poi le cose sono cambiate. L’ultima Decisione presa dopo il mancato accordo con l’Asl sulla donazione offerta è stata quella di un comodato oneroso. La Dio- cesi non ha accettato queste nuove condizioni, decidendo dunque di chiudere il pros- simo 20 maggio. Secondo il vicario generale don Paolo Boffa Sandalina, inoltre, esi- stono nell’area diverse chiese che garantiscono un gran numero di funzioni religio- s e. l Enzo Panelli l Altro pezzo storico alle pagine 38 e 39 Lavori sul teleriscaldamento, divieti e chiusure in città Si amplia la rete del teleriscal- damento nella zona tra centro, Riva e quartiere degli affari e, da domani, martedì 15 maggio, in città arriveranno divieti e chiusure parziali di strade per consentire lo svolgimento dei lavori. La prima strada a essere interessata sarà viale Cesare Battisti: dalle 8 di martedì 15 fino alle 18 venerdì 25 maggio la sosta sarà vietata su entrambi i lati della strada limitatamente all'area interessata in quel mo- mento dal cantiere. Lo stesso accadrà in via La Marmora, via Garlanda e via Oberdan, nei tratti fino a via Pietro Micca, dove però i lavori termineranno una settimana dopo, venerdì 1 g i u g n o. Sarà necessaria invece la chiu- sura al traffico in via Belletti Bona, in via Mulattera e via Cerino Zegna da lunedì 28 maggio a venerdì 8 giugno e potrebbe comportare qualche disagio il momento, da lunedì 4 giugno, in cui le tubature del teleriscaldamento dovranno attraversare via Pietro Micca, all'altezza di piazza Curiel. Ma la primavera di interventi sulle strade sta per entrare nel vivo, come conferma Sergio Leone, assessore ai lavori pub- blici: «Nei prossimi giorni ver- ranno consegnati alla ditta ap- paltatrice i lavori di asfaltatura che verranno effettuati nell'ar- co dei prossimi due mesi. Il lot- to comprende varie strade che interessano numerosi quartieri della città». Si tratta di via Ser- ralunga, di tratti di viale Roma e via per Candelo, delle roton- de tra via Carso e via Bengasi e del ponte di Chiavazza lato Biella, di via Brignana, strada Ramella di Sotto, via Ciapeia, strada Antica di Andorno, via Barazza e le piazze Croce Ros- sa, Don Penna, Don Gatto e Dell'Aia. Saranno interessate da interventi di rilastricatura e ricubettatura via Amendola e un tratto di via Pietro Micca. EVENTI Un sabato di musica e cultura in centro città Il Vescovado apre le porte ai visitatori Un sabato particolarmente vivace, per il centro di Biella: è stato infatti il momento clou della rassegna Fuori Luogo, che per dieci giorni ha animato il centro città con decine di micro-eventi culturali in spazi insoliti e poco noti. E certo insolita è stata la scelta del bel cortile del Vescovado, nel cuore del centro città, per ospitare le note jazz di Paolo Grap- peggia e Gabriele Ferro, con chitarra e contrabbasso a fare da colonna sonora per una performance di danza di Opificiodellar te. Poco prima, grazie all’o- spitalità del Vescovo, Ga- briele Mana, una piccola folla di visitatori – più di 200, divisi in gruppi - aveva potuto visitare le stanze del palazzo settecentesco. Il pa- lazzo, edificato nel 1730 dalla nobile famiglia dei Sa- pellani, dopo una quaran- tina di anni viene messo in vendita per disaccordi tra eredi. Ad acquistarlo, nel 1776, è il primo Vescovo di Biella, Giulio Cesare Vian- cini, che da Sassari si tra- sferisce in città dopo che nel 1772 Biella – fino ad allora inclusa nella diocesi di Ver- celli - diventa sede vesco- v i l e. Il Vescovo fa un vero affare, pagando appena 18mila lire ircVCWsqHD+WWsZfR0BP3aKxCVNJLRDhnV8ZQvjjQb8= DUE MOMENTI dello spettacolo che si è svolto sabato scorso per un edificio che ne era costato 50mila, ma c’è un bel po’ da sistemare e la ristrutturazione – in gran parte finanziata da Carlo Emanuele III di Savoia, lo stesso che aveva caldeggiato la costituzione della diocesi biellese - finisce per costare più dell’acquisto. Ma ne vale la pena, perché il palazzo – come annota lo stesso Mon- signor Viancini – è in po- sizione strategica, ha un in- gresso signorile, più di dieci stanze, cantine, granai e giardini. E soprattutto è adiacente alla Cattedrale, a cui viene presto collegato attraverso il giardino: dun- que una sede comoda, oltre che prestigiosa, anche se – lamenta il nuovo inquilino – un po’ freschina, per la brezza che nelle ore serali scende dalla Valle Oropa. Da allora, con l’eccezione di una breve parentesi durante il periodo napoleonico, quando la diocesi di Biella viene nuovamente inglobata in quella di Vercelli, il pa- lazzo sarà sede vescovile. Al suo interno, oltre all’a p p a r- tamento privato del Vescovo e ad una cappella dedicata a San Carlo Borromeo, ospita alcune sale di rappresen- tanza: due anticamere e il ‘Salone dei Vescovi’, con i ritratti di tutti i quindici vescovi che si sono succeduti nella diocesi biellese. A de- corarle, affreschi elaborati e ricchi di trompe l’oeil, di autore ignoto – anche se don Delmo Lebole, grande stu- dioso dell’arte locale, ipo- tizza una attribuzione ai fratelli Lace di Andorno – e caratterizzati dai tipici mo- tivi settecenteschi: elementi floreali, conchiglie, balau- stre, cornici che racchiudono prospettive di cieli azzurri, putti musicanti e perfino alcuni curiosi ‘putti guer- rieri’, intenti ad azioni mi- litari. Ambienti ricchi di storia e di fascino, che il pubblico ha potuto ammirare sabato per la prima volta. Ma non è detto che sia l’ultima, si può ipotizzare vedendo il Ve- scovo Gabriele Mana che assiste sorridendo alla per- formance di musica e dan- za. l Simona Perolo