Portfolio 2018 | Page 33

GIOVEDÌ 19 APRILE 2018 VINITALY ECONOMIA | 35 | Eco di Biella Piemonte al centro Stop al calo vigneti VERONA Anche quest’anno, la presenza piemontese al Vinitaly è stata massiccia, con il padiglione 10 occupato da 600 espositori, di cui quasi 200 rag- gruppati in un’area espositiva collettiva. Cuore del padiglione è stato lo Spazio Piemonte, l’area isti- tuzionale destinata a incontri ufficiali, degustazioni ed eventi, con un ricco programma di iniziative per raccontare novità e progetti della vitivinicoltura pie- montese compresi quelli della prestigiosa cantina Travaglini di Gattinara. Il progetto, nato dalla collaborazione tra Regione, Unioncamere e Piemonte Land of Perfection, che unisce tutti i consorzi del vino piemontese, ha avuto come filo conduttore visivo l’allestimento basato sull’opera di Simone Monsi, scelta attraverso il con- corso per giovani artisti promosso da Regione e Artissima, l’Internazionale d’Arte contemporanea di Torino. Una vetrina importante per quello che - con una produzione di oltre 2.5 milioni di ettolitri di cui circa l’80% è rappresentato dalle 17 Docg e 42 Doc piemontesi - è uno dei comparti chiave dell’eco- nomia regionale. Un settore che ha invertito lo scorso anno la tendenza alla progressiva riduzione delle superfici vitate, come ha ricordato durante l’inau- gurazione l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero: «Nel 2017, per la prima volta, abbiamo invertito la tendenza, con un piccolo ma significativo aumento degli ettari vitati, passati dai 43.900 del 2016 a 44.600. La Regione Piemonte è impegnata a sostenere le nostre aziende con le mi- sure dell’Ocm Vino e del Psr. Ci siamo anche mossi nella valorizzazione dei vitigni autoctoni, delle Doc minori come volumi, ma non per qualità e capacità di contribuire all’immagine di eccellenza del nostro vino». E l’assessore Ferrero ha anche annunciato che entro l’anno si terrà in Piemonte l'iniziativa finale del mondiale di vini estremi, vini cioè prodotti da vigneti coltivati in condizioni ambientali estreme, ad esem- pio in terreni montani in forte pendenza. l S.P. PARLANO GLI OPERATORI BIELLESI In ordine sparso, ma soddisfatti «I nostri nebbioli si fan strada» Affollata Master Class di O’Keefe con una selezione di 10 grandi vini VERONA Nove le aziende biellesi PIEMONTE Il Padiglione 10, dedicato al Piemonte fra i protagonisti del Vini- taly luzione: tra i vini che crescono a doppia cifra, ci sono classici come il Chianti, il Valpolicella o il Cannonau, ma anche no- mi meno noti o emergenti co- me Grillo (Sicilia), Primitivo (Puglia), Ortrugo (Emilia Ro- magna), Ribolla (Friuli Vene- zia Giulia), Cortese (Piemon- te), Passerina (Marche), Peco- rino (Abruzzo/Marche), Fa- langhina (Campania). In un contesto che da anni vede scendere i consumi di vi- no degli italiani, si conferma dunque la tendenza del con- sumatore verso prodotti di qualità, pur tenendo d’occhio il prezzo. Una esigenza a cui la grande distribuzione sembra dare una risposta, anche fa- cendo massiccio uso dello strumento promozionale. E si conferma così come il prin- cipale canale di vendita nel mercato del vino, sempre più capace di condizionarlo con le proprie strategie commercia- li. l S.P. presenti a Vinitaly, variamente dislocate: quattro di esse - Cen- tovigne, Tenute Sella, Villa Guelpa e DonnaLia - nello stand dell’Associazione Vignaioli Colline Biellesi, ben visibile nel Padiglione dedicato al Piemon- te; sempre nel Padiglione 10, tre produttori - Le Pianelle, La Pre- vostura e Roccia Rossa - hanno invece partecipato con un pro- prio spazio all’interno della grande area collettiva dedicata ai Nebbioli dell’Alto Piemonte, mentre Proprietà Sperino, anche quest’anno, ha posizionato i suoi prodotti in diversi punti del- l’e s p o s i z i o n e. A puntare i riflettori sui vini del nostro territorio è stata anche quest’anno Kerin O’Keefe, scrit- trice e giornalista enologica sta- tunitense, che martedì, nello stand dell’Associazione Colline Biellesi, ha condotto una Master Class dedicata ai nebbioli nelle loro varie declinazioni territo- riali. Il tasting ha coinvolto una ventina di giornalisti specializ- zati, in gran parte stranieri, e numerosi importatori, oltre a un pubblico di spettatori richiamati dall’evento. Ai partecipanti è stata presentata una selezione di dieci grandi nebbioli, cinque dei quali nati sulle colline biellesi: San Siond 2015 (DonnaLia), LongitudinE8 2016 (Villa Guel- pa), Castellengo 2013 (Centovi- A VERONA A sinistra lo stand Nebbioli dell’Al- to Piemonte. A destra e sopra lo stand Vig- naioli Colline Biellesi dove si è tenuta la Master Class di Kerin O’K e e fe gne), Lessona 2013 (La Badina), Insubrico Vino Spumante (Te- nute Sella). Positivi i commenti dei parte- cipanti. «Quest’anno - conferma Paolo Grimaldi dell’azienda DonnaLia di Salussola - pare siano stati battuti tutti i record di affluenza e nel nostro stand lo abbiamo chiaramente percepi- to, anche grazie alla sua posi- zione strategica e alla grande vi- sibilità data dall’allestimento di colore rosso. I nostri vini a poco a poco si stanno facendo conosce- re: per noi, questo è solo il terzo anno di presenza, ma abbiamo visto una crescita di contatti. An- che se è ancora presto per poter fare un bilancio, l’esperienza è stata senz’altro positiva». Concorda Davide Molinatti, dell’azienda Roccia Rossa: «C’è stato un buon afflusso di gente, soprattutto di operatori del set- tore, e abbiamo notato un cre- scente interesse verso la produ- zione dell’Alto Piemonte, che comincia ad essere riconosciuta con le sue caratteristiche pecu- liari di terroir e di clima. Di con- seguenza, ne traggono beneficio anche Lessona e Bramaterra, le Doc del territorio biellese che rientrano in quest’area. Da parte nostra, abbiamo avuto incontri promettenti con buyers stranieri, prevalentemente dagli Usa, sem- pre più alla ricerca di nebbioli ‘alter nativi’, con caratteristiche di maggiore freschezza, sapidità e bevibilità». l Simona Perolo