44 | VITA & ARTI
FOTOGRAFIA Evento a Cossato
A FotoArt Uganda
Giappone e Birmania
A FotoArt Uganda Giappone e Bir-
mania. Sono queste le tappe del Giro
del Mondo che il gruppo cossatese
proporrà agli appassionati di fotogra-
fia e di viaggi sabato 24 marzo presso
Eco di Biella | GIOVEDÌ 22 MARZO 2018
la Sala Eventi "Giuliana Pizzaguer-
ra" a Cossato, con inizio come di con-
sueto alle ore 21.15. La serata, che
vedrà come protagonisti due soci del
gruppo: Danilo Soatto e Paolo Bro-
glia. Il titolo scelto: “Momenti di
viaggio”.
La manifestazione è organizzata con
il patrocinio dell'assessorato alla Cul-
tura della Città di Cossato.
E A OCCHIEPPO
A Villa Mossa collettiva del Riflessi
Il Fotogruppo Riflessi ospita domani, venerdì, alle 21 a Villa
Mossa di Occhieppo Superiore una proiezione collettiva dei
soci che presentano alcuni loro lavori: si tratta di Marco Boc-
ca col Carnevale Veneziano ad Annecy e Portovenere; Pietro
Giusio con Silenzio, Valle dei templi (nella foto a lato), Poesia
di un borgo e Ci sono momenti; Dario Mezzo con un angolo
di Basilicata.
L’EVENTO Sede permanente?
FESTIVALUNGO
Domenica
“classica”
in stile
Cajkovskij
Mostra ‘Neve’:
seconda vita
in quel d’Oropa
Neve ” ha fatto il pieno: con
oltre 3.500 visitatori, la mostra
che il Museo del Territorio Biel-
lese ha dedicato allo sci nella
conca di Oropa - dai pionieri
degli anni Venti fino al boom
degli anni Sessanta - ha offerto
una ricostruzione storica di un
pezzo importante dell’identità
del Biellese, di cui evidente-
mente si sentiva l’esigenza. E
proprio dal successo di pubbli-
co è scaturita la pubblicazione
del catalogo della mostra: “Pe r
lasciare un segno tangibile e du-
raturo – ha commentato sabato
scorso, durante la presentazio-
ne del volume al MdT, Teresa
Barresi, assessora alla Cultura e
turismo del Comune di Biella -
ma anche per lanciare uno sti-
molo, una sollecitazione».
Nelle intenzioni del Museo,
infatti, “N eve ” rappresenta un
punto di partenza per succes-
sivi studi e approfondimenti,
capaci di raccontare il rapporto
profondo e sfaccettato che ha
Sia il Santuario
che le Funivie
vorrebb ero
la rassegna che
chiude domenica
sempre legato il territorio al-
l’ambiente alpino che lo circon-
da.
Naturale poi guardare avanti,
cercando di consolidare il la-
voro collettivo che ha consen-
tito, assemblando una docu-
mentazione così ampia e va-
riegata, di dare vita alla mostra.
E così sono in tanti a chiedere
che “N eve ” possa avere un se-
guito, diventando un punto di
riferimento stabile per il recu-
pero dell’anima alpina della cit-
tà. «Sarebbe bello - auspica
Alessandra Montanera, cura-
trice della mostra - che “N eve ”
diventasse permanente. E la
sua sede ideale naturalmente
sarebbe Oropa, dove tutto è ini-
ziato». Un’idea che, circolata
durante la presentazione del
volume, non ha però trovato in
quella sede una conferma: «Ci
abbiamo pensato - dice Teresa
Barresi - ma per ora non ci sia-
mo ancora mossi ufficialmen-
te».
Si sono mossi, invece, a Oro-
pa: richieste di poter ospitare la
mostra sono infatti state avan-
zate sia dall’amministrazione
del Santuario - che vorrebbe al-
lestirla nei propri spazi in vista
dell’importante evento della
Incoronazione del 2020 - sia
dalla Fondazione Funivie Oro-
pa, che vorrebbe farne una
esposizione permanente presso
la stazione di arrivo di Oropa
L a g o.
E le due ipotesi, seppure avan-
zate indipendentemente l’una
dall’altra, non sarebbero poi in-
conciliabili, perché la ricchezza
del materiale espositivo con-
sentirebbe una sorta di ‘mostra
diffusa’, suddivisa in più loca-
tions: scelta che tra l’altro in-
centiverebbe una visita più
completa della conca e l’utiliz -
zo della funivia.
Ma perché la storia della “Ne -
ve ” ad Oropa ha suscitato un
interesse così ampio e trasver-
sale? Da un lato, la mostra è
stata una sorta di ‘amarcord’
collettivo, che ha incuriosito i
più giovani e ha riportato in-
dietro nel tempo coloro che
hanno vissuto almeno l’ultima
parte di quell’epoca. Ma, dal-
l’altro, sembra avere riattizzato
un po’ di orgoglio per quello
che è stato un periodo d’oro per
il Biellese, stimolando una ri-
flessione sul futuro della conca
e, più in generale, del territo-
r i o.
Lo ha ricordato il direttore del-
l’Atl Stefano Mosca, nel suo
intervento durante la presenta-
zione del catalogo: «Il volume
ci narra una storia affascinante,
non solo perché ci richiama bei
ricordi d’infanzia e di giovinez-
za, ma anche perché ci raccon-
ta un momento mitico, in cui il
Biellese sapeva essere ‘ava n t i ’,
osare, affrontare progetti, gra-
zie anche ad un mondo impren-
ditoriale che credeva nel terri-
torio. Oggi, con poche eccezio-
ni, questa visione manca, e for-
se per questo la mostra ci lascia,
insieme alla nostalgia, anche
un retrogusto amaro».
«Ma questo potrebbe essere - ha
auspicato Mosca - il momento
giusto: non per tornare indie-
tro, ma per tornare ad essere
innovativi, per rispondere ad
una domanda turistica profon-
damente cambiata. Con Oro-
pa, abbiamo tutte le carte in
regola: il riconoscimento Une-
sco per il Sacro Monte, valori
paesaggistici unici, una tradi-
zione legata alla montagna, co-
me si è visto nell’impor tante
evento organizzato dal Cai nel-
l’autunno scorso alla Fonda-
zione Sella. E domani l’occa -
sione per riallacciare quel filo
che ci lega alla montagna po-
trebbe ripresentarsi, con il pro-
getto di candidare Biella a città
alpina nel 2022. Sapremo co-
glierla?».
l Simona Perolo
LA MOSTRA “Neve. sport invernali a oropa 1920-1960” è al Museo del Territorio
Biellese, fino a domenica: giovedì e venerdì, ore 10-12.30 e 15-18.30, sabato e
domenica, ore 15-18.30. Nella foto: l’arrivo degli sci ad Oropa, 1898: si tratta proba-
bilmente della prima “prova degli ski” avvenuta a Biella, e tra le prime in Italia (Foto
di Erminio Sella, Fondazione Sella). A lato, la copertina del volume, illustrata da An-
drea Dalla Fontana, grafico e illustratore, autore di ‘Biella è una città nascosta’
A BIELLA Il film dal festival ad aprile
COMUNE Pagina dedicata sul sito
Ecco Banff Mountain Montagna on line
Grandi spazi incontaminati, natura selvaggia, mon-
tagne, mari, deserti: sono questi i set spettacolari delle
storie presentate al Banff Mountain Film Festival,
prestigiosa e dinamica rassegna del film di montagna
e sport outdoor - giunta quest’anno alla 43ma edi-
zione - che si svolge ogni anno nella cittadina ca-
nadese di Banff, all’interno dell’omonimo parco na-
zionale. Ogni anno, appena si chiude il sipario a Banff,
prende l’avvio il World Tour, una selezione dei film
finalisti che viene proposta in giro per il mondo e, dal
2013, anche in Italia: il Banff Film Festival arriva così
oggi in oltre 40 Paesi, raggiungendo circa 550.000
spettatori, per un totale di circa 1.100 serate, in circa
580 città. Quest’anno, la 6a edizione del World Tour
Italy, dopo la prima tappa a Milano il 19 febbraio
scorso, toccherà 27 città italiane tra cui, per la prima
volta, anche Aosta e Biella. Nella nostra città, la
rassegna arriverà giovedì 5 aprile alle ore 20, al Teatro
Sociale: oltre due ore di documentari e cortometraggi,
in lingua originale con sottotitoli in italiano, ci por-
teranno in viaggio nei luoghi più remoti e affascinanti
del pianeta, per vivere emozionanti avventure di al-
pinismo, arrampicata, Mtb, freesky, kayak… Su
www.banff.it programma e biglietti (15 euro).
l S.P.
Uno spazio dedicato alla montagna ha fatto ca-
polino nel sito web del Comune di Biella. La pagina
raccoglierà notizie, eventi, itinerari legati essen-
zialmente alla conca di Oropa, territorio che ricade
appunto nell’area amministrativa del capoluogo,
ed è stata fortemente voluta da Riccardo Bresciani,
consigliere comunale con delega alla montagna,
che commenta: «E’ anche questo un risultato del-
l’attività del tavolo di lavoro sulla montagna, che
abbiamo attivato nel 2015 per mettere insieme le
tante realtà attive attorno ad Oropa: una rete che sta
dando frutti - basti pensare al successo dei Mucrone
Days - e che necessita di una vetrina istituzionale
per le proprie attività. E poi indica la volontà del-
l’amministrazione di tornare a guardare con at-
tenzione alla conca alpina, come elemento chiave
dello sviluppo turistico della città».
Per accedervi, occorre andare sul sito www.co-
mune.biella.it, “entrare” nella sezione ‘aree tema-
tiche’ e cliccare su ‘turismo e montagna’. Si tratta
per ora di un work in progress, che verrà imple-
mentato nei prossimi mesi, ma il calendario degli
eventi 2018 è già attivo e ha iniziato ad ospitare le
prime iniziative segnalate dal Cai biellese.
l S.P.
MUSICA Il compositore di Hollywood lunedì da Sonòria e Istituto “Rossini”
Lodigiani, da L.A. a Cossato
La scuola di musica “Sonòria”
e l’Istituto civico musicale “G.
Ro s s i n i ” danno appuntamento a
lunedì - 26 marzo - per l’eve n t o
“Music&Film Creation”, incon-
tro da palinsesto Informagiovani
Cossato con il compositore e
produttore Giovanni Lodigiani,
in Italia da Los Angeles.
L’eve n t o. Lunedì, dalle ore
18.30 alle 20, nella Sala “G. Piz-
zaguer ra” di Villa Ranzoni, a
Cossato, si parlerà così di musica
e di cinema, “per scoprire - fanno
sapere gli organizzatori - gli
aspetti della creazione musicale
e cinematografica con un artista
straordinario, che ha composto e
prodotto colonne sonore per
progetti di altissimo livello col-
laborando con le figure più emi-
nenti di Hollywood e non solo”. Biella, parole
e immagini
Chi è. Giovanni Lodigiani è un
compositore e produttore asti-
giano che, ormai da dieci anni,
vive e lavora a Los Angeles. Ne-
gli anni Novanta, ha insegnato
musica classica all’Istituto Civi-
co Musicale “G. Rossini”. In-
gresso libero e gratuito, Preno-
tazioni: 015-9893530 e informa-
g i ova n i @ c o mu n e. c o s s a t o. b i . “Biella e il suo territorio. Una
lettura tra immagini e parole” è
il tema della conferenza che
l'architetto Cesare Piva terrà
stasera, ore 21, al Circolo So-
ciale Biellese per l'associazione
L'Uomo e l'Arte. Il relatore mo-
strerà una visione nuova e in-
consueta di Biella e del Biellese
attraverso splendide immagini,
perlopiù effettuate con droni.
Appuntamento con la musica
classica a Palazzo La Marmora,
per un nuovo evento targato
“Fe s t iva L u n g o ”. Domenica, 25
marzo, alle ore 16 si esibiranno
in concerto Franco Mezzena
(violino), Sergio Patria (violon-
cello) e Elena Ballario (piano-
forte), con un programma dal
titolo “Il Trio elegiaco nella mu-
sica da camera - Hommage a
C a j k ov s k i j ”.
Il concerto. Nella sala del ca-
mino della dimora storica del
Piazzo, verranno eseguiti, così,
il “Trio elegiaco nr.1 in Sol mi-
nore” di Sergei Rachmaninov e
il “Trio con pianoforte in La
minore op. 50” di Petr Ilic Ca-
jkovskij, dedicato alla memoria
del celebre pianista e composi-
tore Nikolai Rubinstein.
Il Trio Mezzena, Patria, Bal-
lario (in foto) registrerà questo
stesso programma ad aprile, per
la casa discografica Dynamic di
Genova. “Il primo brano, opera
giovanile di Rachmaninov e non
di meno in grado di dimostrare
già una piena padronanza com-
positiva da parte del suo autore,
è dichiaratamente ispirato a
Ciaikovskij, con il quale Ra-
chmaninov strinse una sincera
amicizia - spiegano i curatori del
“Fe s t iva L u n g o ” - Il secondo
brano in programma fu scritto in
Italia, tra il mese di dicembre del
1881 e il gennaio 1882 durante il
soggiorno dell’autore a Roma. Il
Pezzo elegiaco è una pagina dai
toni desolatamente malinconici
che, nonostante l’avversione di
Cajkovskij per l’organico del
Trio con pianoforte, rappresen-
ta forse uno dei momenti più alti
della sua intera produzione”.
Qualcosa sugli interpreti di do-
menica: Franco Mezzena, ori-
ginario di Trento,ha studiato
con Salvatore Accardo e regi-
strato in prima mondiale l’in -
tegrale dei concerti per violino
di Viotti. Sergio Patriaha suo-
nato anche in veste di solista con
orchestre come l’Orchestra di
Santa Cecilia di Roma, Stadt-
theater di Lucerna e del Teatro
Regio di Torino. Infine, la plu-
ripremiata Elena Ballario si è
esibita sinora nelle più presti-
giose sale di tutta Europa.