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Eco di Biella | LUNEDÌ 20 MARZO 2017
PROVINCIA
BIOGLIO Onoreficenza di Mattarella
Comandante nominato
“Ufficiale al merito”
BIOGLIO Importante onoreficenza per il
maresciallo Remy Di Ronco (foto), co-
mandante della stazione carabinieri di
Bioglio. Con decreto 13 gennaio 2017 Re-
my Di Ronco è stato infatti insignito dal
Presidente della Repubblica, Sergio Mat-
tarella, quale Ufficiale dell'ordine "Al
merito della Repubblica Italiana". Di ori-
gine francese, Di Ronco ha 48 anni e dal
2001 è a capo del comando stazione di
Bioglio. In passato aveva già ricevuto di-
versi riconoscimenti, tra i quali anche
quello di miglior comandante di stazione
del Comando Legione carabinieri Pie-
monte e Valle D’Aosta.
L’INCONTRO a Candelo
LA STORIA/ 2
Con Jebs
impresa
da 11 birre
L’agricoltura
è donna
Al mercatino
CANDELO Con la primavera,
nel Ricetto tornano anche i
prodotti agricoli del terri-
torio: ogni prima domenica
del mese, produttori del Biel-
lese e dintorni propongono
frutta e verdura di stagione,
miele, riso, salumi e for-
maggi, birra artigianale e
molto altro, tutto a km 0. Ma
tra le rue medievali non ci
sono solo bancarelle: mostre,
laboratori, seminari, incontri
dedicati al cibo e al suo
rapporto con la salute, il
territorio, l’ambiente. Un di-
scorso portato avanti ormai
da qualche anno dall’am-
ministrazione comunale di
Candelo e che, dalla scorsa
edizione, si avvale della col-
laborazione con la condotta
Al Ricetto storie
di “p a s s i o n e”
per prodotti
naturali. Nuovi
temi: erbette e riso
biellese di Slow Food.
Il primo evento è stato de-
dicato alle donne dell’ag ri-
coltura: a parlarne sono state
due imprenditrici che, con
mille difficoltà e molta pas-
sione, hanno avviato e por-
tano avanti con successo pic-
cole aziende in un mondo
ancora in gran parte ma-
schile e tradizionalista.
La prima è Chiara Baù,
titolare del microbirrificio
Jeb: una giovane biellese che,
dopo dieci anni di esperienza
da “h o m e b r ewe r ” (produt-
tore ‘casalingo’ di birra) ha
deciso di investire tempo e
denaro nella sua grande pas-
sione, dando il via ad una
produzione artigianale a Tri-
ve r o.
La seconda è Manuela Ze-
gna, titolare dell’azienda
agricola La Crava Cuntenta,
ex dirigente di una società di
consulenza informatica che
ha deciso trasferirsi nella
casa di famiglia di Mas-
serano e di dedicarsi al-
l’allevamento delle capre, col
cui latte produce formaggi
destinati ad agriturismi e
ristoranti della zona ma non
s o l o.
L’incontro, che ha visto la
presenza istituzionale della
sindaca di Candelo Mariella
Biollino e della Consigliera
di parità della Provincia di
Biella Carlotta Grisorio, si è
concluso con le ricette biel-
lesi di Bianca Zumaglini, una
‘donna dell’ag ricoltura’ ad
honorem, da sempre impe-
gnata a recuperare e di-
vulgare i piatti tradizionali
del territorio.
E la stagione del mercatino
di Candelo proseguirà con
appuntamenti a tema: «Ogni
mese - racconta la consigliera
comunale Valeria Maffeo, re-
sponsabile dell’iniziativa -
scegliamo un prodotto legato
alla stagione su cui proporre,
in collaborazione con Slow
Food, approfondimenti, la-
boratori, degustazioni, ricet-
te. Ora, ad esempio, stiamo
preparando una domenica
dedicata alle verdure di sta-
gione: erbette, insalate, ri-
DONNE PROTAGONISTE Le partecipanti all’incontro sulle “donne dell’agr icoltura”: da sini- stra:
Manuela Zegna, Valeria Maffeo, Chiara Baù, Bianca Zumaglini, Carlotta Grisorio e Mariella Biollino
cette ‘p r i m ave r i l i ’, con un
focus sulle proprietà salutari
di questi alimenti. E poi ci
sarà una domenica dedicata
ai formaggi locali, un’altra al
riso... E, tra le novità di
quest’anno, ci saranno ini-
ziative in collaborazione con
le scuole di Candelo, perché i
giovani sono il target prin-
cipale del nostro impegno
sull’educazione alimentare».
Tra i prossimi appuntamenti,
oltre al consueto appunta-
mento mensile di domenica 2
aprile, vi sarà una ‘edizione
speciale’ il giorno di Pa-
squetta, lunedì 17 aprile, con
iniziative legate ai dolci, gio-
chi per bambini e una ‘caccia
alle uova’, organizzata dal
Gruppo Giovani della Pro
Loco di Candelo.
l S.P.
LE STORIE/ 1
Cambiar vita: dall’informatica alle capre
MASSERANO Vivono libere in un bosco re-
cintato di 7mila metri quadri e hanno sempre
accesso alle stalle e alle mangiatoie, con fie-
no, cereali, frutta e verdura distribuiti sin-
golarmente, per fare in modo che tutte le
capre, anche le più timide, possano man-
giare. Sono le 50 caprette dell’azienda agri-
cola ‘La crava cuntenta’, di Masserano: «Io le
chiamo ‘le mie ragazze’ - racconta la titolare
Manuela Zegna - e ciascuna di loro ha un
nome: Iris, Rosina, Mimosa, Arancia…. Ca-
pre felici che producono un latte di qualità,
che in primavera profuma di acacia e in au-
tunno di castagna...».
Manuela era project manager in un’azienda
informatica quando ha deciso di cambiare
vita: ha ristrutturato una casa di famiglia
presso Masserano e vi ha creato una piccola
azienda di allevamento e produzione di for-
maggi caprini, oltre ad una attività di bed &
breakfast e di fattoria didattica. L’inizio non è
stato facile: «Il primo inverno a Masserano,
da sola con le mie capre, è stato molto duro,
tutti mi scoraggiavano, nessuno pensava che
una donna, per di più milanese, potesse riu-
scire in questa attività… E’ un lavoro fa-
ticoso, in un ambiente piuttosto maschilista,
chiuso e competitivo. Io ho avuto la fortuna
di trovare in Valsesia un allevatore che mi ha
fatto da tutor e poi ho imparato molto su
MANUEL A
ZEGNA Ecco -
la mentre al-
latta il capret-
to Silvio
Internet, guardando i tutorial su You Tu-
be…».
E oggi, anche grazie alla precedente espe-
rienza di management aziendale, Manuela ha
vinto la scommessa: «Oggi le mie capre pro-
ducono - tranne che nel periodo dell’allat -
tamento, perché io lascio i capretti con le
mamme e quindi la produzione cala - circa 200
litri di latte al giorno: vuol dire 20 kg di caprini,
robiole, ricotte, yogurt e altri prodotti, che
vendo a ristoranti e gastronomie della zona e
spedisco anche a Milano, Torino, e in tutta
Italia. E’ u n’attività che mi dà grande sod-
disfazione: io cerco di sperimentare, innovare,
migliorare sempre più i miei prodotti e, a
differenza di molti colleghi, non ho problemi a
condividere le mie ‘scoper te’ con gli altri: anzi,
vorrei che, anche nel mondo agricolo, ci fosse
più collaborazione, condivisione… penso che
sarebbe un grande vantaggio per tutti».
l Simona Perolo
Dopo la caduta il sindaco Maggia sta meglio
«Per i miei cittadini sono sempre in pista»
G AG L I A N I CO Sta meglio Paolo
Maggia, sindaco di Gaglianico,
che tre settimane fa è caduto dal-
la sulla bici nel finale di una gara
ciclistica ad Olcenengo, compe-
tizione organizzata dal Pedale
Cossatese, riportando ferite gra-
vi. «Da qualche giorno ho ripre-
so ad uscire di casa - spiega -
anche se per guarire completa-
mente dovrò riguardarmi ancora
per 30 giorni. Non potrò fare
sforzi, andare in aereo o in pi-
scina». Maggia, a seguito della
caduta dalla bici, aveva riportato
la lussazione della spalla sinistra
e la rottura di due costole, che gli
avevano provocato uno pneumo-
torace, con infiltrazione d’aria in
un polmone. Portato d’u r ge n z a
all’ospedale Sant’Andrea di Ver-
celli, era poi stato dimesso con
una prognosi di 45 giorni. Lui
stesso aveva raccontato la brutta
TRIVERO Tutto nasce dalla
passione per la birra artigia-
nale: così Chiara Baù (nella
foto), giovane biellese, anni di
lavoro in un’azienda tessile,
acquista un kit fai-da-te e ini-
zia a produrre birra nella ta-
vernetta di casa, insieme agli
amici. Poi, nel 2008 decide di
fare sul serio, avviando una
piccola produzione: prima da
sola, con tutte le difficoltà di
fare la birraia e la mamma di
due bambini; poi con l’aiuto
di personale – «preferibilmen-
te donne, perché con le donne
si lavora meglio» – e ora
anche con i figli ormai cre-
sciuti, che danno una mano
nel fine settimana.
Oggi il microbirrificio Jebs
produce undici etichette, che
si possono acquistare e de-
gustare, abbinate al miele o ai
formaggi, in un piccolo e ac-
cogliente pub, sulla strada che
da Trivero porta a Bielmonte.
Vere e proprie ‘birre di mon-
tagna’, realizzate con acqua
di sorgente, tutte prodotte in
alta fermentazione, non fil-
trate, non pastorizzate, rifer-
mentate naturalmente in bot-
tiglia e in fusto con l’aggiunta
di zucchero di canna inte-
grale, spezie ed aromi na-
turali come il miele (utiliz-
zato nella produzione della
Maja), le caldarroste per la
Castagna, lo Zafferano per la
Zaffron, spezie nella Brulè:
sapori ispirati al gusto per-
sonale di Chiara, più che alla
classica tradizione brassico-
la.
l S.P.
esperienza vissuta: «Ero a 150
metri dal traguardo - aveva detto -
andavamo ai 60 chilometri orari.
Uno dei corridori davanti a me è
caduto e non sono riuscita ad
evitarlo: sono finito a terra anche
io». Maggia, architetto di pro-
fessione e sindaco per passione,
resterà fermo da lavoro ancora
per qualche settimana. I citta-
dini, però, possono stare tran-
quilli: lui stesso assicura «Per lo-
ro ci sono sempre».
l Sh.C.