Portfolio 2017 | Page 7

GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 VITA & ARTI | 33 | Eco di Biella FAMIGLIE A TEATRO Domenica Don Chisciotte Si concluderà domenica - 12 marzo - la rassegna “Famiglie a teatro”. L’a p- puntamento sarà lo spettacolo “Don Chisciotte” del palinsesto dedicato ai bimbi dai 3 a i 10 anni e ai loro ge- nitori e promosso e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Appuntamento alle 16.30, al Teatro Sociale Villani di Biella. L’e- vento è realizzato dalla Fondazione teatro ragazzi e giovani onlus, che ha affidato la regia e drammaturgia della rappresentazione a Luigina Dagosti- no. Sul palco e dietro le quinte: Clau- dio Dughera, Daniel Lascar, Claudia Martone, Agostino Nardella, Isabella Locurcio e Mattia Monti. «La fantasia come forza creatrice, nel- l’infanzia e nell’età adulta, sarà il te- ma guida della narrazione che, muo- vendo dal grande capolavoro di Cer- vantes, accompagnerà in un viaggio tra realtà e fantasia alla ricerca di grandi avventure, vere o immaginarie poco importa». Un classico della letteratura per l’i n- fanzia, dunque, rielaborato con atten- zione particolare per risultare acces- sibile ai bimbi che certamente si iden- tificheranno nell’errante cavaliere e nei suoi viaggi eroici. Le offerte raccolte dalla rassegna, du- rante gli spettacoli, verranno destina- te all’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII per l’ampliamento di una delle case per contrastare l’e m a r- ginazione e la povertà, a Verrone. IL LIBRO CAI Presentato a Milano, illustra la rete di sentieri dedicata al beato pollonese Passa da Biella il cammino Frassati Una sorta di vademecum delle “vie dello spirito” che, a partire da Oropa, tocca tutta l’Italia L ’Italia è terra di cammini e sentieri: alcuni anti- chissimi, percorsi fin da tempi remoti da viandanti, av- venturieri e pellegrini, oggi re- cuperati in chiave turistica; altri nuovi, tracciati seguendo il fil rouge di un ricordo, di un ideale, di un sogno. Così è per i Sentieri Frassati, una rete di percorsi dal particolare valore naturalistico, storico e religioso: un progetto promosso e realizzato - dal 1996 al 2012 - dal Club Alpino Ita- liano in memoria del proprio so- cio Pier Giorgio Frassati - gio- vane alpinista torinese morto giovanissimo nel 1925 e procla- mato Beato nel 1990 - che viveva la montagna come un mezzo di elevazione dello spirito. A rac- contare come e perché questo sia avvenuto è il libro “L'Italia dei Sentieri Frassati”, recentemente pubblicato dal Cai e presentato mercoledì scorso a Milano, nella sede centrale del Touring Club I t a l i a n o. Si tratta di un volume piut - tosto imponente, sia per dimen- sioni (24 x 31 cm, non proprio una guida da portarsi appresso durante le escursioni...) che per contenuti: 288 pagine, con oltre 500 fotografie. Curato da An- tonello Sica - l’ideatore del pro- getto dei Sentieri Frassati - e dall’alpinista e scrittore Dante Colli, con la precisa e puntuale cartografia di Albano Marca- rini, il libro descrive per la pri- ma volta nella sua interezza la rete dei 22 itinerari, presentan- doli dal punto di vista escur- sionistico e corredandoli con approfondimenti umani, stori- ci e naturalistici. Per ogni iti- nerario sono presenti informa- zioni pratiche sulla località, du- rata dell'escursione, dislivello, livello di difficoltà, mappa car- tog rafica. Il volume si snoda, di regione in regione, toccando luoghi em- blematici della fede cristiana: dal Santuario di Oropa a quello di San Romedio nel Trentino, dal Santuario di Santa Croce di Lazfons in Alto Adige a quello della Verna in Toscana. E poi le grandi abbazie d’Abruzzo, la Certosa di Trisulti nel Lazio, il battistero di San Giovanni in Fonte in Campania e altri stu- pendi itinerari che attraversano Puglia, Basilicata, Calabria, Si- cilia e Sardegna. Veri e propri ‘sentieri dello spirito’, nel senso più ampio del termine, e anche uno stimolo a conoscere le bel- lezze nascoste del nostro paese, lasciandosi guidare dal paesag- gio, dall'arte, dalla natura, dal silenzio, dall’armonia del passo e del pensiero, immersi nella bellezza lenta del camminare. Info: “L’Italia dei Sentieri Fr a s s a t i ”, a cura di Antonello Sica e Dante Colli, www.sen- tierifrassati.org l Simona Perolo LA PARTE BIELLESE ! CHI È l Pier Giorgio ”Verso l’a l to”: breve vita d’un mito FR ASSATI A sinistra il Pog- gio Frassati alle pendici del Mucrone. La copertina del libro edito dal Cai e una im- magine di Piergiorgio. In basso la spettacolare salita lungo la Muanda Il sentiero di Pollone, spettacolare salita al Poggio Il Piemonte, terra natale di Pier Giorgio Fras- sati, conta sul suo territorio ben tre percorsi appartenenti alla rete di sentieri a lui dedicata: a Traves (provincia di Torino, nella Val Maira (provincia di Cuneo) e a Pollone, in territorio biellese. Quest’ultimo è particolarmente signi- ficativo perché ripercorre i luoghi in cui il gio- vane Pier Giorgio trascorreva le vacanze estive, nella villa di famiglia, e si snoda sui monti di Oropa, alla cui Madonna nera era partico- larmente devoto. Realizzato dall’Associazione Montagna Ami- ca - in collaborazione con il Cai di Biella e la Consociazione Amici dei Sentieri Biellesi (Ca- sb) - e inaugurato nel 2000, in occasione del Giubileo, il sentiero parte dal cimitero di Pol- lone, percorre il paese, sale sulla dorsale della Muanda, superando il Tracciolino, e si iner- pica sulle pendici del monte Mucrone ter- minando al Poggio Frassati (a quota 1.980 metri), dove un altare di roccia segna il termine del sentiero, costellato da una serie di targhe riportanti pensieri e riflessioni di Pier Giorgio Frassati. Un facile percorso, adatto a tutti, anche se non proprio breve: una salita di 4 ore e mezza, che possono essere ridotte a poco più di due arrivando in auto al Tracciolino e per- correndone solo il secondo tratto, che offre panorami particolarmente spettacolari sul ter- ritorio biellese. Un percorso alternativo con- sente di raggiungere il poggio partendo dal santuario di Oropa, in circa due ore. l S.P. Pier Giorgio Frassati nasce a Torino nel 1901 da genitori biellesi, in una delle famiglie più in vista della borghesia sabauda: il padre Alfredo è fondatore e direttore del quotidiano "La Stampa", senatore liberale nel 1913 e ambasciatore a Berlino nel 1921-1922, mentre la madre Adelaide Ametis è una affermata pittrice. Studente di ingegneria industriale mineraria al Politecnico di Torino, è grande appassionato di montagna e socio del Cai. Molto religioso, nelle vacanze estive a Pollone frequenta assiduamente il Santuario di Oropa. Entra giovanissimo nel Terz'ordine domenicano e partecipa attivamente a numerose associazioni, in par ticolare all ’A zione Cattolica e alla Conferenza di San Vincenzo, dove si prodiga nell'aiuto ai bisognosi. Nel 1920 si iscrive al Partito Popolare Italiano; antifascista, verrà espulso dalla Fuci. Nel 1925, due mesi prima della laurea, muore improvvisamente, a soli 24 anni, per una poliomielite fulminante. Nel 1990 Giovanni Paolo II lo proclama Beato, un modello per il mondo cattolico, non solo italiano: un mito alimentato anche dalla famiglia. IL CORSO Col Fotoclub Biella teoria e pratica dal 23 marzo Lezioni di fotografia en plein air Aperte le iscrizioni al corso di fotografia del Fotoclub Biella che parte giovedì 23 marzo e si concluderà il 7 giugno con una serie di lezioni sempre al gio- vedì sera dalle 21 alle 23 a Città Studi e uscite mirate. Il corso - che negli anni scorsi ha avuto un grande successo di parte- cipazione - si propone di for- nire una base di informazioni tecniche per utilizzare al me- glio la propria fotocamera e, soprattutto, nozioni di com- posizione ed estetica per ot- tenere foto significative che esprimano bellezza ed emo- zioni. Sono previste, oltre alle lezioni teoriche, uscite di gruppo, assistenza, visione delle immagini scattate dai partecipanti e una proiezione finale con i migliori scatti degli allievi. La quota di partecipa- zione è di 100 euro (da versare alla prima lezione) con lo sconto del 50% per giovani in possesso di Carta Pyou Card e per i minori di 18 anni. Oltre alla partecipazione al corso, la quota dà diritto al materiale didattico e vale come iscrizio- ne, quale socio, al Fotoclub Biella per il 2017. Il nucleo originario del Fo- toclub si formò nel 1978 su iniziativa di alcuni appassio- nati che si conobbero presso l’Università Popolare di Biella in occasione di un corso te- nuto dal compianto Lino Cre- mon, noto fotografo biellese, attivo dagli anni Cinquanta del ‘900. Venne così fondato il club Fotoamatori Biella che nel 1988 assunse una forma più strutturata con l’a d oz i o n e di uno statuto. Nel 2007 il no- me venne cambiato in Foto- club Biella. L’arrivo di nuovi fotoamatori nel tempo con- sentì al gruppo iniziale di al- largarsi e farsi conoscere in cit- tà grazie a numerose inizia- tive, in particolare con la mo- stra collettiva “I m a ge s ” con presentazione di un centinaio di stampe a colori e in bian- co/nero con tema libero o de- finito, la cui prima edizione si tenne nel 1985. Oggi il pre- sidente è Luigi Dondana e il club - che si ritrova a Palazzo Boglietti - da sempre partecipa attivamente alle iniziative mes- se in campo a Biella. Attual- mente vengono programmati incontri settimanali tutti i mesi, IL CORSO 2016 Il workshop ritratto con i corsisti 2016 agosto escluso, in sede, dedicati a visioni di immagini (stampe, diapositive, digitale), dibattiti, incontri con fotografi e altri cir- coli fotografici. L’ingresso è li- bero a tutti: la prossima sarà mercoledì 15 con le immagini di flora e fauna di Fabrizio Mo- glia. L’ultima iniziativa in col- laborazione con Eco di Biella è la pubblicazione della fotogra- fia di un socio nella pagina delle rubriche tutti i giovedì. l R.A.