Portfolio 2017 | Page 31

42 | VITA & ARTI PRESENTA ZIONE Mercoledì e giovedì Il pioniere valsesiano del volo sulla Manica “Il meraviglioso volo di Giovanni Battista Ma- nio”. Questo il titolo dell’opera che sarà pre- sentato a Varallo, mercoledì - 6 dicembre - nella sede dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea nel Biellese, nel Eco di Biella | LUNEDÌ 4 DICEMBRE 2017 Vercellese e in Valsesia, in via D’Adda, 6 a Varallo Sesia, alle ore 20.30. Argomento del volume, firmato da Mirko Ali- berti: la prima traversata invernale della Ma- nica e l’aviatore valsesiano che fece l’impre- sa. Il giorno dopo, giovedì 7 dicembre, la presen- tazione sarà replicata a Guardabosone, nel sa- lone parrocchiale, alle ore 21. La pubblicazione è edita dall’Istituto con il pa- trocinio di Unione montana dei Comuni della Valsesia, Comune di Guardabosone, Comune di Rimella, Centro studi walser “Re m m a l j u ”. Si tratta, come anticipato, della storia di un pioniere dell’aviazione civile, Giovanni Batti- sta Manio, che nel 1912 compì per primo la traversata invernale del canale della Manica. Manio nacque a Rimella nel 1874 ed emigrò nell’Europa del Nord, dove fece fortuna e si appassionò al volo, la cui storia allora stava muovendo i primi passi. Una vicenda di emi- grazione e di successo in un settore d’ava n - guardia per l’epoca, che si concluse tragica- mente in Portogallo a distanza di un anno dal- l’impresa. L’autore dell’opera, Mirko Aliberti, è invece primo ufficiale della compagnia aerea Alitalia. Per cinque anni si è dedicato alla ri- cerca della documentazione storica relativa al pioniere Manio. Il libro è in vendita al costo di 15 euro. LA MOSTRA Il vernissage Neve a Oropa una storia lungo i secoli I l nome, con le montagne finalmente imbiancate, sembra essere stato di buon auspicio: “N eve ” è in- fatti il titolo della mostra - inaugurata sabato al Museo del Territorio biellese - che racconta un pezzo importante della storia locale: la nascita e la crescita di Oropa come sta- zione sciistica, dagli anni ’20 agli anni ’60. All’inizio, raccontano i cura- tori, la mostra è nata come una ‘nor male’ esposizione, dedica- ta all’artista e grafico biellese Piero Bora e centrata sui suoi bozzetti, realizzati negli anni ’30, legati al diffondersi degli sport invernali nella conca di Oropa. Poi - con lo stile che caratterizza la recente attività espositiva del Museo del Ter- ritorio - si è voluto far dia- logare i pezzi del Fondo gra- fico Piero Bora con altre opere, altri linguaggi espressivi, altri punti di vista. Le fotografie i manifesti e l’ar te ra cco n t a n o u n’e cce l l e n z a tra passato e futuro E così il discorso si è allargato, fino a diventare un racconto corale, una narrazione a più voci a cui hanno partecipato in tanti, consentendo di rac- cogliere un ricco materiale storico. Ci sono infatti le fo- tografie e i documenti, reperiti attraverso un capillare lavoro di ricerca negli archivi biellesi, tra cui quello della Apd Pietro Micca, del Cai e dello Sci Club Biella, della Fondazione Sella, della Fondazione Pia- cenza, del Santuario di Oro- pa, della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e della Biblioteca Civica. E ci sono i filmati d’epoca e le interviste, raccolte per l’occasione, ad al- cuni dei protagonisti di quel- l’epoca. E poi gli oggetti, so- prattutto gli sci che hanno fat- to storia, messi a disposizione - tra gli oltre 1.500 della pro- pria collezione - dalla “Mo- stra dello Sci”. A narrare questa storia sono nomi che hanno segnato il contesto artistico e culturale dell’epoca: fotografi come Vittorio Sella, Franco Bogge, Antonio Tosso, Cesare Vale- rio, Pietro Minoli, Lino Cre- mon; artisti biellesi come Giu- seppe Bozzalla, Piero Bora e Giancarlo Cori; e poi c’è, a completare il percorso, la “ne- ve dipinta” nelle opere di Emilio Longoni, Lorenzo Delleani, Giuseppe Bozzalla, Silvio Allason, e Cesare Mag- gi, esposte nelle collezioni permanenti del Museo. Tanti tasselli per dare vita ad un affresco collettivo che rac- conta un momento brillante della storia locale, in cui la conca di Oropa, già da secoli popolare destinazione religio- sa, diventa, a partire dai primi del Novecento, meta turistica e, con la costruzione di im- pianti e servizi, location d’a- vanguardia per i nascenti sport invernali. E’ la storia di una eccellenza del territorio biellese, che ha precorso i tempi e ha fatto di Oropa una tra le prime sta- zioni sciistiche piemontesi, con pioneristici impianti di ri- salita e servizi di accoglienza turistica: i primi curiosi ‘pat- tini da neve’ (portati qui nel 1897 da Vittorio ed Erminio Sella), le prime gare di fondo e di salto di richiamo nazionale e internazionale, organizzate a partire dagli anni Venti, il trampolino da salto realizzato nel 1923, l’audace funivia - la seconda d’Italia - realizzata nel 1926; e da allora, al Lago ! LA MOSTRA l MANIFESTI E SCI Il sindaco Marco Cavicchioli durante la presen- tazione; un manifesto degli anni ‘30; con gli sci tra le cappelle di Oropa, all’inizio del 1900, dall’archivio storico del Santuario di O ro p a La mostra prevede eventi collaterali i primi dei quali saranno ven- erdì 29 dicembre, ore 17.30, “dagli ‘sk i’ agli ‘sci ’”, visita guidata alla mostra con Alessandra Montanera e Alberto Vineis (Mostra dello Sci); venerdì 12 gennaio, ore 21, nei dintorni di Oropa… con gli sci, proiezione video storici a cura di Videoastolfosullaluna del Mucrone, ecco nascere l’albergo Savoia, lo ‘slittone’, il patinoire e poi, via via, gli altri impianti, che per decenni hanno fatto di Oropa una ri- nomata stazione sciistica. Cinquant’anni in cui la mon- tagna biellese è stata prota- gonista dello spirito dei tempi e che oggi - mentre la Conca di Oropa punta ad un rilancio e “NEVE. SPORT INVERNALI A OROPA. 1920-1960” a Biella, Museo del Territorio Biellese, Via Quintino Sella 54 - Biella, fino al 4 marzo 2018, tel. 015- 2529345 m u s e o @ co m u n e. b i e l l a . i t ORARI Da mercoledì a venerdì: ore 10-12.30 e 15-18.30; sabato e domenica: ore 15- 18.30. 8, 26 dicembre e 6 gennaio ore 15-18.30, 25 dicembre e 1 gennaio, chiuso. Biella sembra intenzionata a recuperare la sua identità per- duta di ‘città alpina’ - appare più che mai utile ripercorrere: «Questa mostra racconta il passato - ha ricordato Teresa Barresi, assessore alla Cultu- ra, durante la presentazione sabato - ma guarda avanti, al futuro». BIGLIETTI Intero 6 euro (comprensivo dell’ingresso alle collezioni permanenti del Museo); ridotto 3 euro l Simona Perolo SPETTACOLO TEATRALE Il celebre attore sarà protagonista de “Un borghese piccolo piccolo”, domani alle ore 20.30 Dapporto “cerca una raccomandazione” al Sociale “Un borghese piccolo picco- lo” nasce come romanzo di Vincenzo Cerami e da esso è stato tratto, in un secondo tem- po, il capolavoro cinematogra- fico di Mario Monicelli. L’o- pera arriva in teatro, in questo caso al Sociale Villani di Biel- la, e lo farà domani - martedì 5 dicembre - alle ore 20.30. A dare volto e voce al protago- nista, il carismatico Massimo Dappor to. L’eve n t o rientra nell’offer ta della stagione “Biella in sce- na”, curata dall’associazione “Il Contato del Canavese”. La resa sul palcoscenico riannoda il filo con il romanzo di Ce- rami, che si differenzia dal film girato da Monicelli in alcuni nodi narrativi importanti. «È un ritratto di agghiacciante at- tualità del nostro Paese. La pe- culiarità del romanzo è la tinta grottesca, che si cerca di ri- percorrere nell’adattamento di Fabrizio Coniglio, con cui VOLTO STORICO DEL TEATRO E DEL CINEMA ITALIANI l’attore e doppiatore milanese Massimo Dapporto, 72 anni Cerami descrive le umili aspi- razioni del protagonista Gio- vanni, il borghese piccolo pic- colo», anticipa la produzione di “Teatro e Società”. «Quella che metterà in scena sarà una tragicommedia che, nella pri- ma parte, regalerà momenti di comicità a tratti esilarante». Il “Borghese piccolo piccolo” racconta di Giovanni Vivaldi, un uomo di provincia che la- vora al Ministero e che culla un grande desiderio: sistemare suo figlio Mario proprio in quel Ministero. Ma come ot- tenere una raccomandazione per lui? Giovanni inizia, così, la ricerca disperata di una “scorciatoia”, in questo caso rappresentata dalla Massone- ria. «Le aspirazioni, il deside- rio di raggirare le regole che una società democratica e ci- vile impone, sembrano quasi connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano, ancora oggi e forse più di ieri. La scor- ciatoia o la raccomandazione è avvertita dalla nostra società come qualcosa di necessario per sopravvivere: forse, in fon- do, non crediamo più nel no- stro Paese». I n f o. Posti rimanenti da 17 a 24 euro, più prevendita. l Giovanna Boglietti AL VILLANI Mercoledì Interscambi di danza “La verità, vi prego, sul- l’amore” e “La migrazione umana nella sua forma con- creta, ma anche spirituale”. Queste la due prospettive dalle quali si può guardare lo spettacolo di danza contem- poranea “Interscambi”, pre- visto al Teatro Sociale Vil- lani per mercoledì - 7 di- cembre - alle ore 21. Lo spettacolo è a cura di due compagnie di danza e sarà composto da “Amore ama- ro”, lavoro della Compagnia Francesca Sel- va/Con.Cor.D.A e da “N o- where” della Compagnia Eg ribiancodanza. Biglietti: da 10 a 15 euro. Info: 366-4308040.