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Eco di Biella | LUNEDÌ 20 NOVEMBRE 2017
L’I N I Z I AT I VA
Ieri con il Su Nuraghe
la festa dedicata alle scuole
Durante la mattinata di ieri, al via la quinta
Festa dell’Albero organizzata dal Circolo Cul-
turale Sardo in collaborazione con la Città di
Biella, assessorato Parchi e Giardini, di Valeria
Varnero e dell’Istruzione, di Teresa Barresi.
Presso l’area monumentale Nuraghe Chervu
sono state esposte alcune delle centinaia tra
opere individuali e collettive realizzate da sco-
lari e giovani studenti dell’Istituto Comprensivo
“San Francesco d’Assisi” di Biella, “La scuola
che unisce la tradizione al futuro”, diretto dal
preside Dino Gentile. Al centro il tema dell’a l-
bero affidato loro dagli insegnanti che operano
nei quattro plessi di Scuola dell’Infanzia: “P. G.
Fr a s s a t i ” di Cossila San Grato; “T. G. Cridis” di
Piazza Cossato del Vernato; “Vi g n a ” di via Ser-
pentiero, quartiere Thes; “A. F. D. A. Rosmini
Serbati” di via Avogadro al Piazzo; nei cinque
plessi di Scuola Primaria: “T. G. Cridis” di via
Marucca nel cuore del Vernato; “G. Carducci”
di strada Barazzetto-Vandorno; “Ex Redento-
risti” di Cossila San Giovanni; “P. Micca” di via
Arnulfo in pieno Centro; “A. Negri” al Piazzo e
in quello della Scuola secondaria di Primo gra-
do di Piazza Martiri della Libertà, a Biella.
L’E VENTO Domani, festa dell’albero
In Burcina, il Ficus
che unisce: si pianta
l’albero ‘accogliente’
Domani, 21 novembre, si fe-
steggia la Giornata nazionale
dell’albero: una ricorrenza
istituita nel 2013 per va-
lorizzare il patrimonio ar-
boreo e boschivo e il suo
ruolo fondamentale nella
qualità dell’a m b i e n t e.
Il Parco Burcina – che, con la
sua ricca collezione di esem-
plari di flora autoctona ed
esotica, rappresenta un vero
scrigno di biodiversità - ha
scelto di festeggiare questa
giornata in modo un po’
particolare: i rappresentanti
biellesi delle comunità bud-
dista, cattolica, ebraica, isla-
mica, valdese e della co-
munità di Bose, insieme al
WWF e Legambiente di Biel-
la, con 60 bambini delle
scuole di Pollone si ritro-
veranno per piantare insieme
un albero. Un albero che
naturalmente non è stato
scelto a caso: sarà un Ficus
Carica (nome ufficiale del
comune fico, dalle cui ori-
gini, risalenti alla Caria, re-
Co mu n i t à
re l i g i o s e,
ambientalisti
e bambini
insieme al parco
gione dell'Asia Minore, de-
riva l’aggettivo ‘Carica’),
pianta che accompagna l’uo-
mo da millenni e considerata
sacra in diverse culture e
religioni.
Un evento denso di signi-
ficato simbolico, che vuole
trasmettere un messaggio di
pace e fratellanza, ricordan-
do la necessità di unirsi e
‘fare squadra’ per proteggere
un bene comune: la natura.
Spiega Alessandro Ramella
Pralungo, consigliere dell’En-
te di Gestione delle Aree
protette: “Vorremmo che la
festa degli alberi, giorno di
rispetto e coesione tra uomo
e natura, diventasse anche un
momento di uguaglianza e
fratellanza tra persone e cul-
ture. Gli alberi sono un pi-
lastro della vita sul pianeta e,
per proteggerli, occorre una
alleanza fra Uomo e Natura
che deve necessariamente es-
sere condivisa tra tutti, senza
distinzione di cultura e re-
ligioni. E il Ficus che pian-
teremo sarà il testimone, nel
tempo, di una storia di ri-
spetto e coesione”.
l Simona Perolo
IL PROGRAMMA Dopmani, martedì 21 novembre, al Parco Burcina “Felice Piacenza” il ritrovo è alle ore 10.30,
presso Cascina Emilia: saluti delle autorità, interventi dei rappresentanti di istituzioni, religioni, scuole e associ-
azioni. Alle ore 11.30, presso la Casina Blu: piantumazione del “Ficus Carica”; ore 12.30, presso Cascina Emilia:
conferenza tampa. Nelle foto: due dei più caratteristici esemplari arborei della Burcina: a lato un grande faggio a
foglia di felce (Fagus Sylvatica Asplenifolia) e, sopra, un Liriodendro, con gli splendidi colori autunnali
LA STORIA Dalle ‘Lucarie’ dell’antica Roma ad oggi, passando per il Nebraska
La festa degli alberi, un rito antico come l’uomo
Istituita da una legge del 2013
che promuove lo sviluppo de-
gli spazi verdi urbani, la Gior-
nata nazionale dell’albero ha
lo scopo di valorizzare il pa-
trimonio arboreo e boschivo,
considerato una risorsa fon-
damentale per la riduzione
delle emissioni di gas serra,
per la prevenzione del dis-
sesto idrogeologico e la pro-
tezione del suolo, il miglio-
ramento della qualità dell’a-
ria e quindi della vivibilità
degli insediamenti urbani,
nonché per la valorizzazione
delle tante tradizioni legate
agli alberi e ai boschi.
L’idea non è nuova: nasce
negli Stati Uniti, e precisa-
mente in Nebraska, nel 1872,
quando viene istituito l’Arbor
Day, una giornata dedicata
alla piantagione di alberi per
accrescere il patrimonio fo-
restale del paese, che aveva
subito disastrosi disbosca-
menti.
L’iniziativa si diffonde presto
in Europa: in Italia, la prima
Festa dell’albero viene cele-
brata nel 1898, per iniziativa
del Ministro della Pubblica
Istruzione Guido Baccelli.
Viene poi istituzionalizzata in
epoca fascista, con la legge
forestale del 1923, allo scopo
di infondere nei giovani il ri-
spetto e l'amore per la natura
e per la difesa degli alberi.
Da allora, celebrazione si è
svolta con regolarità e con
rilevanza nazionale fino al
1979; successivamente, dele-
gata alle Regioni, è stata por-
tata avanti con iniziative lo-
cali piuttosto frammentarie,
fino al 2013, quando è stata
rilanciata nel quadro delle po-
litiche volte alla riduzione
delle emissioni di gas serra.
Ma l’idea di celebrare gli al-
beri ha origini che risalgono a
tempi ancora più lontani: per
tutte le grandi civiltà del pas-
sato – dai Sumeri ai Romani,
dai Greci ai Celti - gli alberi,
simbolo dell’unione fra la
profondità della terra e il cie-
lo, sono stati oggetti di un
vero e proprio culto, mentre
per molte antiche religioni il
primo luogo sacro, ritenuto
dimora delle divinità, è stato
proprio il bosco. Nell’antica
Roma, in particolare, il ‘lucus’
– il bosco sacro – era luogo di
celebrazioni e feste religiose e
le ‘Lucarie’ – feste dedicate
alle divinità dei boschi, du-
rante le quali si svolgevano riti
propiziatori e piantumazioni
pubbliche – possono essere
considerate un po’ le antenate
dell’odierna Giornata dell’al-
b e r o.
l S.P.
IN BREVE
LEGGE ARENATA
Tutela aree protette,
appello con 158 firmatari
- Insieme per la difesa dell'am-
biente e del bene comune. So-
no ben 158 i firmatari dell'ap-
pello col quale si richiede l'ap-
provazione in tempi rapidi della
nuova legge sui parchi e le aree
protette. Il testo, che si è arena-
to nel giugno scorso dopo l'ap-
provazione da parte della Ca-
mera, per essere licenziato ha
bisogno dell'ok definitivo del
Senato. «Purtroppo tutto tace e
la legislatura sta per giungere al
termine. Dispiace constatare
che rischia di essere affossato il
frutto di un lungo lavoro unita-
rio, sfociato in una sintesi felice
tra tante opinioni» commenta il
presidente di Federparchi,
Giampiero Sammuri. Un silenzio
durato mesi e che ha messo in
allarme i gestori dei parchi e
molte amministrazioni dei terri-
tori coinvolti. Non è un caso che
a firmare l'appello - oltre a presi-
denti, vicepresidenti e commis-
sari di parco - ci siano tra gli altri
anche più di ottanta sindaci.
Capofila di questa richiesta con-
divisa è proprio la Federazione
italiana dei parchi e delle riserve
naturali. «La norma esistente, la
394 del '91, era un'ottima legge.
Per certi aspetti è stata perfino
innovativa. Ma ormai sono tra-
scorsi ventisei anni e tante cose
sono cambiate» aggiunge Sam-
mur i.