Portfolio 2017 | Page 30

14 | BIELLA Eco di Biella | LUNEDÌ 20 NOVEMBRE 2017 L’I N I Z I AT I VA Ieri con il Su Nuraghe la festa dedicata alle scuole Durante la mattinata di ieri, al via la quinta Festa dell’Albero organizzata dal Circolo Cul- turale Sardo in collaborazione con la Città di Biella, assessorato Parchi e Giardini, di Valeria Varnero e dell’Istruzione, di Teresa Barresi. Presso l’area monumentale Nuraghe Chervu sono state esposte alcune delle centinaia tra opere individuali e collettive realizzate da sco- lari e giovani studenti dell’Istituto Comprensivo “San Francesco d’Assisi” di Biella, “La scuola che unisce la tradizione al futuro”, diretto dal preside Dino Gentile. Al centro il tema dell’a l- bero affidato loro dagli insegnanti che operano nei quattro plessi di Scuola dell’Infanzia: “P. G. Fr a s s a t i ” di Cossila San Grato; “T. G. Cridis” di Piazza Cossato del Vernato; “Vi g n a ” di via Ser- pentiero, quartiere Thes; “A. F. D. A. Rosmini Serbati” di via Avogadro al Piazzo; nei cinque plessi di Scuola Primaria: “T. G. Cridis” di via Marucca nel cuore del Vernato; “G. Carducci” di strada Barazzetto-Vandorno; “Ex Redento- risti” di Cossila San Giovanni; “P. Micca” di via Arnulfo in pieno Centro; “A. Negri” al Piazzo e in quello della Scuola secondaria di Primo gra- do di Piazza Martiri della Libertà, a Biella. L’E VENTO Domani, festa dell’albero In Burcina, il Ficus che unisce: si pianta l’albero ‘accogliente’ Domani, 21 novembre, si fe- steggia la Giornata nazionale dell’albero: una ricorrenza istituita nel 2013 per va- lorizzare il patrimonio ar- boreo e boschivo e il suo ruolo fondamentale nella qualità dell’a m b i e n t e. Il Parco Burcina – che, con la sua ricca collezione di esem- plari di flora autoctona ed esotica, rappresenta un vero scrigno di biodiversità - ha scelto di festeggiare questa giornata in modo un po’ particolare: i rappresentanti biellesi delle comunità bud- dista, cattolica, ebraica, isla- mica, valdese e della co- munità di Bose, insieme al WWF e Legambiente di Biel- la, con 60 bambini delle scuole di Pollone si ritro- veranno per piantare insieme un albero. Un albero che naturalmente non è stato scelto a caso: sarà un Ficus Carica (nome ufficiale del comune fico, dalle cui ori- gini, risalenti alla Caria, re- Co mu n i t à re l i g i o s e, ambientalisti e bambini insieme al parco gione dell'Asia Minore, de- riva l’aggettivo ‘Carica’), pianta che accompagna l’uo- mo da millenni e considerata sacra in diverse culture e religioni. Un evento denso di signi- ficato simbolico, che vuole trasmettere un messaggio di pace e fratellanza, ricordan- do la necessità di unirsi e ‘fare squadra’ per proteggere un bene comune: la natura. Spiega Alessandro Ramella Pralungo, consigliere dell’En- te di Gestione delle Aree protette: “Vorremmo che la festa degli alberi, giorno di rispetto e coesione tra uomo e natura, diventasse anche un momento di uguaglianza e fratellanza tra persone e cul- ture. Gli alberi sono un pi- lastro della vita sul pianeta e, per proteggerli, occorre una alleanza fra Uomo e Natura che deve necessariamente es- sere condivisa tra tutti, senza distinzione di cultura e re- ligioni. E il Ficus che pian- teremo sarà il testimone, nel tempo, di una storia di ri- spetto e coesione”. l Simona Perolo IL PROGRAMMA Dopmani, martedì 21 novembre, al Parco Burcina “Felice Piacenza” il ritrovo è alle ore 10.30, presso Cascina Emilia: saluti delle autorità, interventi dei rappresentanti di istituzioni, religioni, scuole e associ- azioni. Alle ore 11.30, presso la Casina Blu: piantumazione del “Ficus Carica”; ore 12.30, presso Cascina Emilia: conferenza tampa. Nelle foto: due dei più caratteristici esemplari arborei della Burcina: a lato un grande faggio a foglia di felce (Fagus Sylvatica Asplenifolia) e, sopra, un Liriodendro, con gli splendidi colori autunnali LA STORIA Dalle ‘Lucarie’ dell’antica Roma ad oggi, passando per il Nebraska La festa degli alberi, un rito antico come l’uomo Istituita da una legge del 2013 che promuove lo sviluppo de- gli spazi verdi urbani, la Gior- nata nazionale dell’albero ha lo scopo di valorizzare il pa- trimonio arboreo e boschivo, considerato una risorsa fon- damentale per la riduzione delle emissioni di gas serra, per la prevenzione del dis- sesto idrogeologico e la pro- tezione del suolo, il miglio- ramento della qualità dell’a- ria e quindi della vivibilità degli insediamenti urbani, nonché per la valorizzazione delle tante tradizioni legate agli alberi e ai boschi. L’idea non è nuova: nasce negli Stati Uniti, e precisa- mente in Nebraska, nel 1872, quando viene istituito l’Arbor Day, una giornata dedicata alla piantagione di alberi per accrescere il patrimonio fo- restale del paese, che aveva subito disastrosi disbosca- menti. L’iniziativa si diffonde presto in Europa: in Italia, la prima Festa dell’albero viene cele- brata nel 1898, per iniziativa del Ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli. Viene poi istituzionalizzata in epoca fascista, con la legge forestale del 1923, allo scopo di infondere nei giovani il ri- spetto e l'amore per la natura e per la difesa degli alberi. Da allora, celebrazione si è svolta con regolarità e con rilevanza nazionale fino al 1979; successivamente, dele- gata alle Regioni, è stata por- tata avanti con iniziative lo- cali piuttosto frammentarie, fino al 2013, quando è stata rilanciata nel quadro delle po- litiche volte alla riduzione delle emissioni di gas serra. Ma l’idea di celebrare gli al- beri ha origini che risalgono a tempi ancora più lontani: per tutte le grandi civiltà del pas- sato – dai Sumeri ai Romani, dai Greci ai Celti - gli alberi, simbolo dell’unione fra la profondità della terra e il cie- lo, sono stati oggetti di un vero e proprio culto, mentre per molte antiche religioni il primo luogo sacro, ritenuto dimora delle divinità, è stato proprio il bosco. Nell’antica Roma, in particolare, il ‘lucus’ – il bosco sacro – era luogo di celebrazioni e feste religiose e le ‘Lucarie’ – feste dedicate alle divinità dei boschi, du- rante le quali si svolgevano riti propiziatori e piantumazioni pubbliche – possono essere considerate un po’ le antenate dell’odierna Giornata dell’al- b e r o. l S.P. IN BREVE LEGGE ARENATA Tutela aree protette, appello con 158 firmatari - Insieme per la difesa dell'am- biente e del bene comune. So- no ben 158 i firmatari dell'ap- pello col quale si richiede l'ap- provazione in tempi rapidi della nuova legge sui parchi e le aree protette. Il testo, che si è arena- to nel giugno scorso dopo l'ap- provazione da parte della Ca- mera, per essere licenziato ha bisogno dell'ok definitivo del Senato. «Purtroppo tutto tace e la legislatura sta per giungere al termine. Dispiace constatare che rischia di essere affossato il frutto di un lungo lavoro unita- rio, sfociato in una sintesi felice tra tante opinioni» commenta il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri. Un silenzio durato mesi e che ha messo in allarme i gestori dei parchi e molte amministrazioni dei terri- tori coinvolti. Non è un caso che a firmare l'appello - oltre a presi- denti, vicepresidenti e commis- sari di parco - ci siano tra gli altri anche più di ottanta sindaci. Capofila di questa richiesta con- divisa è proprio la Federazione italiana dei parchi e delle riserve naturali. «La norma esistente, la 394 del '91, era un'ottima legge. Per certi aspetti è stata perfino innovativa. Ma ormai sono tra- scorsi ventisei anni e tante cose sono cambiate» aggiunge Sam- mur i.