12 | BIELLA
Eco di Biella | LUNEDÌ 30 OTTOBRE 2017
DOMANI LA PRESENTAZIONE
FuoriLuogo, le iniziative
di Oadi e Bi Box Art Space
Oadi, associazione di commercianti, e Bi Box Art Space,
organizzano per domani pomeriggio, da Minola, in via
Italia 7, una conferenza per presentare “FuoriLuogo”,
città e cultura, con il programma dei prossimi eventi.
L’E VENTO La tre giorni “Fatti ad Arte”
Piazzo, storia e memoria
Ok la prima cogli artigiani
Tra le sue mura sono passati otto
secoli di storia: famiglie, grandi
personaggi, ospiti illustri, eventi,
raccontati dalle stanze monu-
mentali di Palazzo La Marmora
attraverso i loro affreschi, mobili,
quadri, ritratti. Un patrimonio di
arte e memoria difficile da con-
servare e ancora più difficile da
‘tenere vivo’, facendolo dialogare
con il presente, senza snaturarne
il senso e la storia.
La sfida è stata raccolta da “Fa t t i
ad Arte”, kermesse dedicata al-
l’artigianato artistico, a quegli an-
tichi mestieri in cui si fondono
abilità manuale e creatività, tec-
nica e arte. L’evento, promosso
da Confartigianato e Cna Biella,
insieme a numerosi partner, è al
suo esordio e, come hanno rac-
contato i suoi promotori durante
la presentazione di venerdì scor-
so a Palazzo Gromo Losa, rap-
presenta di per sé una scommes-
sa: quella di radunare al Piazzo i
maestri del saper fare, non solo
dal Biellese e dintorni ma da ogni
parte d’Italia. Ancora più audace
poi l’idea di ospitare l’esordio del-
l’evento a Palazzo La Marmora e
perfino di includere un’area de-
dicata all’eno-gastronomia nel
salone del vicino Palazzo Ferre-
ro: «Ci siamo chiesti se fosse pos-
sibile - raccontano gli organiz-
zatori - trovare una compatibilità
tra il cibo e quel tipo di location,
che certo non è nata per ospitare
bancarelle».
Ma il feeling tra gli antichi pa-
lazzi e i maestri artigiani è stato
forte e immediato. I primi hanno
fornito ai secondi una cornice
insolita e prestigiosa, che ha sor-
preso i visitatori e gli stessi espo-
sitori: non capita tutti i giorni di
poter mostrare i propri manu-
fatti sotto lo sguardo arcigno dei
generali La Marmora, sotto un
immenso ficus dalla venerabile
età di 150 anni, o in una scuderia
che ha ospitato i cavalli di Casa
Savoia. E d’altro canto - come ha
ricordato il padrone di casa
Francesco Alberti La Marmora -
le dimore storiche non potreb-
bero vivere senza il lavoro con-
tinuo di manutenzione e recu-
pero degli artigiani. Così le sale
secentesche, coi loro arredi ori-
ginali, la serra, il giardino, le scu-
derie del palazzo si sono trasfor-
mate, per i tre giorni dell’eve n t o,
in una vetrina del ‘saper fare’
nazionale: affreschi, mosaici, fi-
LE STORIE/1
Chitarre in riva al Cervo
Per Alessio Guarnieri, l’attività di liutaio è nata dalla passione per la
musica: fin da bambino, impara diversi strumenti finché, nel 2006, si
avvicina alla chitarra e ne compra una usata, che necessita di qualche
riparazione, per cui entra in contatto con due liutai della zona. E
scocca la scintilla: “Mi si è aperto un mondo… questo mestiere mi ha
affascinato, così ho lasciato il lavoro e ho frequentato la Civica
Scuola di liuteria di Milano.” Terminato il corso, ha voluto aprire la
sua bottega nel Biellese: “Qui sono nato e dove mi piace stare, vicino
al torrente Cervo. Certo, non potrei sopravvivere basandomi solo sul
mercato locale, ma per fortuna oggi le tecnologie consentono di
proporsi a un pubblico più vasto, nazionale e internazionale.”
l S.P.
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IL TAVOLO 400 Italo Mosca accanto al “s u o” t avo l o.
In alto la reception con le studentesse del Bona
ligrane, tappeti, ceramica,
gioielli, oggetti in legno massel-
lo, lampadari, vetrate, libri an-
tichi, abbigliamento di monta-
gna e perfino i tabarri veneziani.
Un posto speciale è stato riser-
vato alla liuteria, con la parte-
cipazione, accanto agli artigiani
locali, della Fondazione Mon-
zino di Milano, che ha portato a
Biella il suo progetto di promo-
zione della cultura musicale.
In questo contesto di ampio re-
spiro, l’artigianato biellese non
ha certo sfigurato. A partire dal-
l’area food di Palazzo Ferrero,
che ha presentato il meglio del-
l’eno-gastronomia locale con al-
lestimenti particolarmente ac-
cattivanti, del tutto degni del
contesto che li ospitava, fino alla
scuderia di Palazzo La Marmo-
ra, dove il Collegio dei Minusieri
di Biella ha ricostruito un pezzo
di storia della falegnameria lo-
cale: dai secenteschi registri dei
falegnami biellesi fino al Tavolo
‘400, creato per i quattrocento
anni della storica associazione.
E poi gli artigiani dal Biellese e
dintorni: la liuteria di Alessio
Guarnieri, il restauro ligneo di
Enrico Salino, la legatoria di Ri-
legato a Mano e di Legatoria De
Pasquale, le calzature di Biorn
Shoes, l’abbigliamento di Mi-
chelAngelo, la ceramica di La
Vasaia. Dietro ciascun nome,
una storia e tanti volti giovani:
alcuni sono figli d’arte, che con-
tinuano la tradizione di famiglia
o vi ritornano, magari dopo aver
imboccato una strada comple-
tamente diversa; per altri invece
l’incontro con l’artigianato è sta-
to una scoperta improvvisa, un
vero colpo di fulmine che ha
cambiato la loro vita.
In comune hanno la passione
per gli oggetti che creano, e an-
che la convinzione di avere fatto
la scelta giusta: quello dell’ar -
tigiano non è un mestiere facile,
non ci si arricchisce e comporta
molte rinunce, però la soddisfa-
zione è tanta. A partire dall’a-
more per il lavoro ben fatto: la
regola d’arte, quella che le cor-
porazioni medievali di arti e me-
stieri prescrivevano agli artigiani
per garantire la qualità del pro-
dotto finale, indica infatti, an-
cora oggi, il lavoro eseguito ac-
curatamente, diligentemente,
con tutti i crismi. Ed è un valore