Portfolio 2017 | Page 10

8 | BIELLA Eco di Biella | LUNEDÌ 20 MARZO 2017 LA NOVITÀ Da domani parte il 112, numero per le emergenze Un solo centralino per tutte le emergenze ab- binato ad un numero semplice da individuare e ricordare. Arriva da domani anche a Torino e in tutto il territorio provinciale il numero unico 112, attivo in gran parte dei Paesi europei e av- viato in via sperimentale da febbraio nella pro- vincia di Cuneo: si completa così la copertura in tutto il Piemonte. Il servizio è gratuito, multi- lingue e permette la localizzazione immediata degli utenti che chiamano. Per i cittadini non ci sarà alcun cambiamento: i numeri tradizionali, il 112 per i carabinieri, il 113 per la Polizia, il 115 per i Vigili del fuoco e il 118 per le emergenze sanitarie resteranno in funzione. Tutte le tele- fonate verranno automaticamente indirizzate al centralino unificato di risposta, ospitato presso la sede del 118 a Grugliasco. Gli operatori, ap- positamente formati, attivano immediatamente i mezzi di soccorso più idonei. «Proseguiamo nel percorso che avevamo annunciato - sotto- linea l’assessore alla Sanità della Regione An- tonio Saitta - con l’estensione del numero unico in tutto il Piemonte. La sperimentazione avviata con la centrale operativa di Saluzzo sta dando ottimi risultati: in questo modo, una fra le prime regioni d’Italia, siamo allineati al resto d’E u- ropa. Ringrazio la Prefettura di Torino e tutte le forze dell'ordine per la grande collaborazione». Il numero unico 112 può essere chiamato 24 ore su 24 da qualsiasi telefono, fisso o cellulare, per segnalare situazioni di emergenza e richiedere il pronto intervento. Alla ricezione della telefona- ta l’operatore ha il compito di acquisire il mag- gior numero di dati utili ed entro un massimo di 40 secondi allertare l’organo competente. SAN SEBASTIANO I punti da sviluppare per far crescere l’offerta culturale in città Il futuro del Museo, la ricetta del Pd Ultimo incontro promosso dal circolo. «Fare rete per crescere e contare di più» L’incontro di mercoledì scorso alla Caffetteria del Chiostro è stata l’ultima tappa di un percorso avviato nel novembre scorso dal Circolo Pd di Biella per stimolare una “rif lessione c o l l e t t iva ” sul futuro del Museo del Territorio Biel- lese: una serie di appun- tamenti di ascolto e di elaborazione, aperti a tutti i cittadini interessati, per rac- cogliere osservazioni e idee sulle politiche future riguar- danti il museo e il pa- trimonio culturale cittadino. Gli incontri - che hanno visto la partecipazione di un pubblico qualificato di esperti e professionisti attivi nei settori della cultura e del turismo - hanno prodotto un documento di analisi della realtà odierna del museo e una serie di proposte ope- rative, che sono state poi presentate e discusse con l’amministrazione biellese. Lo scopo, ha sottolineato Enrico Zegna, segretario del Circolo e promotore del- l’iniziativa, «non era quello di cercare colpevoli, ma piuttosto di proporre so- luzioni»: dopo l’acceso di- battito - che ha lungamente occupato le pagine dei gior- nali - sulla travagliata storia del Museo, si è quindi cer- cato di “guardare avanti”, in particolare al ruolo che il museo potrà svolgere nel futuro della città. Il tema è quantomai al- l’ordine del giorno e non riguarda solo una nicchia di appassionati frequentatori: infatti, i progetti di va- lorizzazione culturale e tu- ristica del territorio messi in campo negli ultimi mesi - in vista dei bandi di finan- ziamento europei Por-Fesr - ipotizzano una serie di per- corsi di fruizione della città di cui il Museo del Ter- ritorio rappresenta un po’ il baricentro sia dal punto di vista logistico che concet- tuale. Inevitabile dunque chiedersi se il museo sia oggi in grado di svolgere questo ruolo e, se non lo è, su quali aspetti occorra agi- re per colmare le eventuali criticità. E qui i progetti in di- scussione - in particolare lo studio recentemente realiz- zato dal PoliDesign di Mi- lano - finiscono per in- crociarsi con le proposte elaborate dal Circolo Pd, rendendo alcune di queste - secondo i partecipanti al- l’incontro - particolarmente urgenti e necessarie. “Re - gia” della politica: urge una politica culturale per il ter- ritorio, che assegni al museo un ruolo definito e fun- L’I N CO N T RO Mercoledì l’ul- timo appun- tamento alla caffetteria del Chiostro di San Sebas- tiano sul fu- turo del Museo del ter r itor io zionale alla sua realizza- zione; una governance au- tonoma: il MdT deve avere una propria progettualità specifica di medio-lungo pe- riodo, che ne definisca fun- zioni, obiettivi, target, con un management dedicato e indipendente dalle fluttua- zioni della politica; fare “rete”: si ritiene necessario un coordinamento “o r i z- zontale” tra le realtà mu- seali (sul modello della Rete museale biellese), che as- sicuri sinergie e utilizzo razionale dei diversi spazi espositivi, nonché una al- locazione ottimale delle ri- sorse; Museo (pro)motore di identità: il Museo deve rappresentare un centro di elaborazione e “racconto” dell’identità locale. I suoi contenuti vanno progettati in quest’ottica, creando per- corsi di visita più “n a r- r a t iv i ” e colmando le vistose lacune dell’offerta attuale, come il tema della cultura tessile-industriale; rimanda- re al territorio: ritornando alla perduta impostazione originaria, il MdT dovrebbe essere specchio di tutto il Biellese, ad esempio attra- verso strumenti multimedia- li o iniziative congiunte con gli ecomusei; valorizzare il “contenitore”: migliorare la conoscenza del Chiostro e dell’attigua chiesa di San Sebastiano, rendere il com- plesso rinascimentale più visibile, più vissuto, più in- tegrato con l’ester no. «Il lavoro condotto dal Cir- colo Pd - secondo Enrico Zegna - è una tessera del puzzle che si sta compo- nendo intorno alle strategie per il territorio. Le nostre proposte sul MdT trovano conferma nel contesto più ampio proposto dal Po- li.Design, che sollecita la politica a definirne il mo- dello di gestione, il rapporto con la Rete Museale, l’i- dentità (Museo Civico o Museo del Territorio?), l’i n- dice - e la trama - della narrazione del Biellese, sui cui contenuti lo studio non entra ovviamente nel me- rito. Il documento del Po- li.design è una sorta di “contenitore di progetti”, dal turismo alla mobilità sostenibile, dalla riqualifi- cazione urbana alla ricerca storico culturale, con anche alcune assenze vistose: manca, ad esempio, ogni riferimento a tutto ciò che esula dalla cerchia urbana, dalla Valle Oropa alla Bur- cina, che pure ricadono nel territorio del capoluogo e ne rappresentano le principali attrattive turistiche. In ogni caso, lo studio ha richiesto un forte impegno di risorse (economiche e cognitive) e ha prodotto un output che non può essere ignorato: affinché non resti nel cas- setto, come accaduto per molti altri progetti elaborati negli ultimi anni, urge dun- que individuare le priorità, fare delle scelte. A questo punto – conclude il se- gretario democratico - l’a m- ministrazione comunale ha in mano ogni elemento per chiarire le principali que- stioni sul tappeto: si tratta di superare la logica episodica dei “finanziamenti che cer- cano i progetti” e di co- struire - al di là delle sca- denze dei bandi - una ca- pacità di strategia perma- nente sulla quale costruire il consenso del maggior nu- mero di forze politiche e sociali». Una sfida che evidente- mente supera il mandato di una singola amministrazio- ne e che richiede uno “sguardo lungo”, una ca- pacità di “visione” che spes- so sembra mancare alla po- litica. l Simona Perolo I N I Z I AT I V E Tutte le idee per accaparrarsi i finanziamenti sul settore, compreso quello turistico Biella a caccia dei fondi europei per la cultura Il Programma operativo re- gionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Fesr) 2014-2020, è lo strumento at- tuativo con cui le Regioni rea- lizzano sul proprio territorio gli obiettivi e le azioni della politica di coesione dell’Unio- ne Europea per il periodo 2014-2020. Quest’ultima si ar- ticola in 11 obiettivi tematici finalizzati a ridurre il divario di sviluppo dei suoi territori e a contribuire alle priorità di crescita intelligente, sosteni- bile ed inclusiva previste dalla Strategia “Europa 2020”. La partecipazione di Biella al bando del Programma ope- rativo regionale del Fondo eu- ropeo di sviluppo regionale 2014-2020, mirato a valoriz- zare i sette capoluoghi di pro- vincia, focalizzata proprio sulla valorizzazione della cit- tà sotto il profilo storico-cul- turale-turistico, ha attivato sul territorio una serie di proget- tualità. A questo scopo, l’am- ministrazione comunale ha iniziato un percorso di par- tecipazione finalizzato alla messa in rete di idee e progetti da parte di soggetti pubblici e privati operanti sul territorio per una progettazione condi- visa del futuro della città. Sul sito del Comune di Biella (comune.biella.it) si possono trovare i principali documenti relativi a questo percorso: do- cumento preliminare redatto dal Comune di Biella “Biella. Dalla cultura della fabbrica alla fabbrica della cultura”- settembre 2016; aggiorna- mento del documento per l’A- genda urbana del Comune di Biella - novembre 2016; studio di fattibilità realizzato da Po- li.Design: “Biella, fabbrica culturale creativa”, gennaio 2017. Le analisi e le proposte del gruppo di lavoro sul Museo del Territorio sono disponibili sul blog del circolo Pd di Biel- la (circolopdbiella.it). Il convegno nazionale della stampa alpina MUSEO DEL TERRITORIO alla ricerca di fondi Un importante evento dell’Ana a carattere nazionale avrà luogo a Biella sabato 25 e domenica 26 marzo: il 21° Convegno iti- nerante della stampa alpina (Cisa). Un mo- mento istituzionale forse poco noto ma fon- damentale per la vita associativa, che que- st’anno potrebbe stupire la città ospite, data la consistenza delle presenze e del numero di periodici rappresentati. Oltre cento relatori e redattori alpini provenienti da tutta Italia e da alcune Sezioni estere si sono dati appun- tamento presso il Centro congressi Agorà per la verifica annuale sulla qualità della co- municazione alpina. Tema di riferimento di quest’anno: “Il servizio militare come fonte di sicurezza di sè”. La stampa alpina consta del mensile L’A l p i n o, che spedisce quasi 4 milioni di copie all’a n n o, di 79 testate di Sezione (il trimestrale Tücc’Ün per Biella) e di 83 testate di Gruppo, con cadenze di uscita variabili (tra le quali il Tolëgn Alpin del gruppo di Tollegno e La Nösa Caplëta del gruppo di Sagliano Micca).