Portfolio 2016 | Página 9

PROVINCIA
ECO DI BIELLA LUNEDÌ 21 MARZO 2016

Congresso Acli , eletto il nuovo consiglio . Rollino verso il bis

COSSATO Sabato a Villa Ranzoni , a Cossato , i delegati territoriali delle Acli sono stati chiamati al 25 ° Congresso Provinciale Biellese che ha eletto il nuovo Consiglio ed i delegati ai congressi regionale e nazionale . Il tema congressuale locale verteva su “ L avo r o , giustizia e misericordia : con le Acli attraversiamo il cambiamento ”. Apprezzata la relazione del presidente biellese Gilberto Rollino , che potrebbe essere riconfermato per un nuovo mandato , il quale ha affrontato i temi classici del rapporto tra l ' associazione e le sue articolazioni : i circoli , i servizi ( Patronato e Caf ) e il rapporto tra le Acli e le altre associazioni che operano nel sociale . Rollino ha puntato molto sulla valorizzazione dell ' impegno volontario all ' interno delle
Acli , un apporto essenziale per rigenerare i valori fondanti della tradizione aclista . Nella foto , da sinistra il presidente provinciale Acli Rollino , il presidente regionale Massimo Tarasco e la segretaria del congresso Rosanna Carnevalis .
PROVINCIA

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VINI CHE RACCONTANO IL BIELLESE

Tra le viti rinasce l ’ identità perduta

Tra cultura e paesaggio , un mondo in crescita : 400 aziende , una nuova associazione . Rivetti : « Leva per il turismo , pensiamo a nuova Doc »

L ’ Associazione vignaioli colline biellesi è salita a 15 soci catturando anche produttori del lago : uno stand a Vinitaly

VIGLIANO BIELLESE
C ’ è un rapporto complesso e profondo tra un vino e il territorio in cui nasce . E ’ un legame innanzitutto fisico , con il suolo , la luce , il calore , l ’ ac - qua , tutti gli elementi che la vite assorbe e trasmette all ’ u- va : e ogni loro peculiare combinazione , interagendo con i diversi vitigni , rende ciascun vino unico e diverso . Una interazione complessa , che include anche l ’ apporto umano , il modo con cui si interviene nel vigneto e nella cantina , e poi il modo in cui il vino viene conservato , distribuito , consumato . E ’ il concetto di terroir che oggi , con le Igp ( Indicazioni Geografiche Protette ), viene esteso ad altri prodotti , come i formaggi , particolarmente legati al luogo di p r o d u z i o n e .
Ma non è solo questo : la coltivazione della vigna ha segnato , nei secoli , la storia , l ’ economia , la stessa vita sociale dei luoghi di produzione . Come nel Biellese che , prima di diventare il distretto tessile che tutti conosciamo , è stato uno dei più rinomati ‘ luoghi del vino ’ pi e- montesi , dove per secoli la viticoltura ha svolto un ruolo centrale nell ’ economia locale e ha modellato lo stesso paesaggio : dalle strade romane attraverso cui il vino veniva trasportato verso le città lombarde , alle colline sagomate dai terrazzamenti , fino a quell ’ esempio - unico nel suo genere - di ‘ cantina collettiva fortificata ’ che è il Ricetto di Candelo . Così , abbandonare i vigneti ha significato anche perdere luoghi , paesaggi , abitudini , ritmi , feste e riti popolari , parole , gesti : in una parola , perdere pezzi di cultura , spazzati via dalla industrializzazione che - a partire da fine ‘ 800 - ha profondamente trasformato , nel bene e nel male , la vita dei biellesi , apportando un certo benessere diffuso ma anche stravolgendo il legame con la loro terra : le fabbriche ‘ man - chesteriane ’ che blindano i corsi d ’ acqua , le ciminiere a segnare le valli , gli insediamenti che si accalcano attorno ai nuovi centri produttivi , le sirene a segnare tempi e ritmi della vita quotidiana . E le colline , un tempo coperte da filari ordinati di viti , sempre più invase dai boschi incolti , a nascondere alla vista lo scenario spettacolare delle m o n t a g n e .
E così , recuperare le viti significa anche riannodare i fili di una storia secolare : resuscitare e propagare vecchie piante e vitigni quasi estinti , ma anche riportare alla luce oggetti , luoghi , immagini . E oggi sono tanti , i protagonisti grandi e piccoli di questa “ sto - ria ritrovata ”: proprietari di ville e castelli che riaprono le antiche cantine , ma anche giovani che recuperano il vigneto abbandonato del nonno , nuovi appassionati che seguono corsi di viticoltura , piccoli produttori che investono , sperimentano , innovano , si propongono al mercato nazionale e non solo . E poi libri , ecomusei , mostre , eventi , convegni , fiere e degustazioni di vini locali . Tante tessere che sembrano comporsi , sempre più numerose , per ricostruire un mosaico complesso e corale , una sorta di grande ‘ album di famiglia ’ collettivo .
Ma non si tratta di un esercizio nostalgico : dietro , c ’ è una realtà economica che cresce , per ora ancora piccola ma molto determinata : oltre 400 le aziende vitivinicole , tra cui molti piccoli produttori ma anche realtà ben strutturate e nomi prestigiosi , che vantano vini pluripremiati ed apprezzati nel mondo . E tutti hanno un tratto in comune : credono nella qualità dei loro vini e nelle potenzialità della viticoltura locale , e sono consapevoli dello stretto legame che deve unire un buon vino e la terra che lo produce .
La neonata associazione .
L ’ EXPO

Crescono i produttori biellesi al Vinitaly numero 50

CANDELO
Aprirà i battenti a Verona tra poco - dal 10 al 13 aprile - Vinitaly , il Salone internazionale dei vini e distillati : la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino , che quest ’ anno festeggia i 50 anni di attività . L ’ e- vento è strettamente dedicato al business : l ’ accesso è infatti riservato agli addetti ai lavori e ai loro invitati e il prezzo del biglietto ( 80 euro , 120 per tutti i 4 giorni ) non è proprio popolare . Ma gli appassionati possono
Silvia Rivetti , presidente dell ’ Associazione Vignaioli Colline Biellesi . Qui sopra , vigneti attorno a Masserano
comunque godersi Vinitaly and the City : un vero e proprio fuorisalone nel cuore di Verona che , da venerdì 8 a lunedì 11 aprile , dedica al grande pubblico degustazioni di vino e cibo , spettacoli musicali e culturali , dj set e incontri sul tema enogastronomico . Il biglietto costa 12 euro con tre degustazioni vino e due assaggi food . Il Salone , che si svolge nel polo espositivo Veronafiere , vedrà la partecipazione di oltre 4.000 espositori , provenienti da 140 paesi , e tra di loro anche un nutrito
Proprio con questo obiettivo , nel maggio 2015 alcuni viticoltori hanno dato vita all ’ Associazione Vignaioli Colline Biellesi : « L ’ intento - dice la presidente Silvia Rivetti - è innanzitutto quello di fare squadra , di creare sinergie tra produttori a volte molto piccoli . E poi , insieme , di far conoscere e apprezzare i nostri vini , dentro e fuori dal nostro territorio ». La prima difficoltà , infatti , sembra essere proprio l ’ im - magine “ inter na ” dei nostri vini , poco noti e poco consumati dagli stessi biellesi : non è infatti facile trovarli in commercio , e gli stessi ristoratori raramente li propongono e li valorizzano , preferendo spesso - a parità di prezzo - altri prodotti piemontesi che godono di maggiore popolarità presso il grande pubblico . Per incrementare la notorietà e l ’ immagine dei vini locali , il novembre scorso l ’ associazione ha organizzato - insieme all ’ Ais , Associazione Italiana Sommeliers - un evento del tutto nuovo nella nostra zona : “ Assaggio a Nord Ovest ”, due giorni di degustazione esclusivamente dedicati ai vini biellesi di qualità . Oltre ad aver riscosso un apprezzamento unanime di critica e di pubblico , l ’ iniziativa ha rappresentato per molti vini , finora poco noti al grande pubblico , una sorta di “ debutto in società ”,
gruppo di aziende biellesi : oltre alla neonata Associazione Vignaioli Colline Biellesi , i produttori associati sotto il marchio Lessona Doc e le aziende Le Pianelle , Pietro Cassina , Proprietà Sperino , e Roccia Rossa . Una visita a Vinitaly in bus è organizzata , lunedì 11 aprile , dall ’ Enoteca regionale della Serra ( tel 333-5201964 ) e dall ’ Associazione italiana sommeliers ( tel 335-6017641 ): costo del viaggio 30 euro , prenotazioni entro lunedì 4 april e . un momento di consacrazione ufficiale di quella rinascita della viticoltura locale di cui ultimamente si parla molto e che si è finalmente potuta vedere dal vivo , e soprattutto a s s a g g i a r e .
L ’ evento ha rappresentato una tappa importante - tanto che si è deciso di riproporlo , con cadenza annuale - e ha dato impulso all ’ associazio - ne : « Quello che pochi mesi fa era un ruscello - continua Silvia Rivetti - oggi è quasi un fiume : con 7 nuovi aderenti , della zona dell ’ Erbalu - ce , l ’ associazione conta oggi 15 soci , che rappresentano un po ’ tutto il Biellese , e speriamo che cresca ancora . E , tanto per iniziare , saremo presenti con un nostro stand al Vinitaly di Verona , dal 10 al 13 aprile ».
Una nuova Doc ?. E intanto si pensa ad una nuova Doc : « E ’ uno dei tanti progetti , ed è ancora tutto da definire : ottenere una denominazione che rappresenti e caratterizzi al meglio la produzione biellese nel suo insieme , dall ’ area orientale dei Nebbioli fino alla zona occidentale dell ’ Erbaluce . Il nostro obiettivo è quello di dare ai vini biellesi una identità e un valore legati al territorio : perché il vino è l ’ espressione della terra dove viviamo , è la lingua stessa di un luogo : e dunque non c ’ è nulla come un ottimo vino per raccontare al mondo un territorio , la sua storia , la sua cultura , la sua gente » « E ’ un obiettivo ambizioso , che può rappresentare una fortissima leva di promozione per il Biellese - conclude la presidente dell ’ asso - ciazione - ma si sta a poco a poco realizzando : il primo passo è infatti quello di crederci , non solo da parte dei produttori ma di tutto il contesto attorno a noi : credere che il vino possa tornare a rappresentare uno dei nostri punti di forza , insieme al tessile , alla gastronomia , alle montagne , al paesaggio . Lo hanno fatto , benissimo , nel sud del Piemonte , partendo praticamente da zero . Noi non partiamo da zero , abbiamo una terra che pullula di eccellenze , forse dobbiamo solo riuscire a superare la nostra endemica ritrosia , che ci impedisce di esserne orgogliosi e di proporle all ’ ester no ». lSimona Perolo 1-continua