ECONOMIA
ECO DI BIELLA LUNEDÌ 7 MARZO 2016
ECONOMIA
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Le parole usate nel lessico del ‘ nuovo lavoro ’
Welfare aziendale : sono i servizi che il datore può erogare al lavoratore per aumentare il suo benessere sotto il profilo economico e sociale : trasporti , assistenza medica , smart-working , asilo nido e scuola materna , agevolazioni sul tempo libero , servizi alla famiglia , borse di studio per i figli , corsi di formazione , convenzioni , e c c .
Smart working : chiamato anche ‘ lavoro agile ’, è una modalità di lavoro dipendente con flessibilità di orari e di sede , cioè in pratica la possibilità di lavorare da casa , anche solo per parte della settimana , allo scopo di facilitare la conciliazione con gli impegni familiari e di ridurre i tempi e costi di s p o s t a m e n t o . Industry 4.0 : rappresenta la quarta rivoluzione industriale , dopo la macchina a vapore , l ’ elettricità e l ’ e l et t r o n i ca / i n- formatica , ed è basata sulla ‘ fabbrica intelligente ’, in cui la produzione è totalmente automatizzata e interconnessa .
LAVORO / IL DIBATTITO CON L ’ EX MINISTRO DAMIANO SUL TEMA CENTRALE ANCHE NEL BIELLESE
Jobs act , sì e no . « Non si torna indietro »
Giovani « privati del diritto di vivere qui », partite Iva che si sentono « invisibili », imprese - come BonPrix - che assumono e una riforma da completare
Si è parlato di lavoro a tutto campo , nel dibattito ‘ Il lavoro nel Biellese ’, organizzato venerdì scorso al Museo del Territorio dal Partito democratico biellese : ospite Cesare Damiano , ex ministro , attualmente presidente della commissione Lavoro della Camera dei deputati , alle spalle una lunga carriera sindacale e politica centrata sui temi del lavoro e della previdenza . Il dibattito - moderato da Gianni Boerio , membro della segreteria provinciale del Pd biellese - è stato sollecitato da una carrellata di interventi , che hanno fornito uno spaccato della realtà lavorativa locale e punti di vista diversi sull ’ impatto delle recenti riforme varate dal governo , in particolare del tanto discusso Jobs Act .
Alessandro Franco , studente universitario e segretario dei Giovani democratici biellesi , ha raccontato la mancanza di prospettive dei giovani , che non vedono un futuro nel nostro territorio : « Ci sentiamo deprivati del diritto di continuare a vivere qui ». E ha sollecitato la politica a colmare , in particolare , due grosse lacune : la mancanza di qualsiasi forma di ‘ reddito minimo ’ e la permanenza di forme contrattuali - quali gli stage e i voucher - che precarizzano in modo permanente i giovani l avo r a t o r i .
Marella Motta , cantante e insegnante di canto , ha proposto il punto di vista di una ‘ vera partita Iva ’, di una lavoratrice autonoma “ per scelta ”. Una categoria che si sente sistematicamente ignorata dalla politica , la quale continua invece a considerare ‘ l avo r o ’ solo quello dipendente e vede i liberi professionisti come una categoria privilegiata : oggi molti giovani sono , per necessità o per scelta , lavoratori autonomi che affrontano mille difficoltà e chiedono di avere un minimo di tutele : « Siamo in tanti , soprattutto nel settore della cultura , ma siamo invisibili : quando si parla di lavoro , si pensa solo al tessile che non c ’ è più …».
Roberto Bompan , segretario della Cisl biellese , ha esposto il punto di vista , in gran parte negativo , dei sindacati sul jobs act : « La montagna ha partorito il topolino ». Insufficiente è stato , a suo dire , lo sfoltimento delle tipologie contrattuali , perché permangono forme di lavoro discutibili quali i contratti in somministrazione o a chiamata , per non parlare dei voucher . La riduzione degli ammortizzatori sociali ( come la cassa integrazione in deroga ), forse necessaria , non è però stata sostituita da altre forme di sostegno al reddito . E , soprattutto , le politiche attive per il lavoro sono per ora rimaste sulla carta ». Inevitabile un riferimento all ’ abrogazione dell ’ arti - colo 18 : « Un feticcio , che non ha portato più occupazione , ma solo una trasformazione di alcuni contratti per godere dei benefici fiscali ». Infine , l ’ invito a cancellare la “ fa - migerata ” riforma Monti-Fornero , che ha bloccato il ricambio generazionale nel mondo del lavoro .
Molto diverso , invece , il punto di vista imprenditoriale - espresso da Roberto Ruffato , funzionario dell ’ U- nione Industriale Biellese - che ha definito i recenti provvedimenti « una riforma del lavoro epocale ». Apprezzati soprattutto l ’ introduzione del contratto ‘ a tutele crescenti ’
Il leader della Commissione lavoro : servono incentivi ridotti ma permanenti , ne avrà vantaggio l ’ occupazione stabile
LE RISPOSTE DI DAMIANO
« Pensioni più flessibili »
Ai tanti spunti emersi , Cesare Damiano ha dato una risposta lunga e articolata , partendo da una analisi - « chiaramente ideologica , da uomo di sinistra », ha dichiarato - sulle responsabilità della ideologia liberista , a cui la sinistra europea non ha saputo contrapporre una proposta alternativa . Sostanzialmente subalterna a quella visione , la politica fatica a cogliere l ’ evo - luzione delle forme e del concetto stesso di lavoro : « La digitalizzazione dell ’ economia è una vera e propria rivoluzione , che non siamo preparati ad affrontare sul piano normativo ». Spariscono molte professioni : oggi quelle manuali ma presto , con l ’ intelligenza artificiale , anche molte funzioni ‘ intellettuali ’; perde importanza il ‘ luogo fisico ’ del lavoro , e quindi anche il senso di comunità tra lavoratori ; cambia la modalità di retribuzione , non più legata al tempo lavorato ma al risultato raggiunto ; tende a scomparire il confine tra lavoro dipendente e lavoro autonomo ; cambiano le esigenze dei lavoratori , che sempre più chiedono tutele flessibili
« che - ha sostenuto - non ha affatto favorito i licenziamenti ma piuttosto ha dato agli imprenditori la certezza dei costi da affrontare in caso di ‘ d i s i nve s t i m e n t o ’. Positivi anche la razionalizzazione delle tipologie contrattuali , la possibilità di mutare - a parità di livello contrattuale - le mansioni del lavoratore , il maggiore spazio per la contrattazione aziendale . Ma è urgente - ha concluso - andare avanti su aspetti incompiuti , quali il welfare aziendale , lo smart working , la
e personalizzate ». Inutile restare aggrappati a vecchie ricette : la politica del lavoro deve adeguarsi a questi cambiamenti e , secondo Damiano , il jobs act - che mira a combattere la precarietà , facendo del contratto ‘ a tutele crescenti ’ il perno del mercato del lavoro - è stato un importante passo in questa direzione , ma richiede una serie di ulteriori interventi e correttivi . In primis , gli incentivi fiscali : il lavoro stabile deve essere reso stabilmente più vantaggioso per l ’ a- zienda rispetto alle altre forme contrattuali ma le agevolazioni a termine rischiano di essere una sorta di ‘ metadone di stato ’, che produce una momentanea euforia : meglio dunque incentivi più ridotti , ma per manenti .
Poi i voucher che , inizialmente introdotti per regolarizzare piccoli lavori occasionali e accessori , oggi stanno sostituendo il lavoro subordinato , favorendo così di fatto il lavoro nero , anziché combatterlo : « un vero problema di cui mi sento
staffetta generazionale , le esigenze ( soprattutto formative ) dell ’ industria 4.0 ».
Anche per Antonella Pella - responsabile Risorse umane della Bon Prix di Valdengo - vanno apprezzati l ’ introduzione del contratto a tutele crescenti e soprattutto gli incentivi fiscali , che hanno consentito all ’ azienda di assumere più di 10 persone . « Molti aspetti - ha aggiunto - devono però ancora essere implementati o ridefiniti : come le disparità di trattamento
Gli intervenuti . A lato , da sinistra Marella Motta , Roberto Bompan e Alessandro Franco . Qui sopra : Roberto Ruffatto e Antonella Pella . In basso , l ’ ex ministro Damiano con l ’ onorevole Roberto Simonetti ( Foto Sartini )
tra i lavoratori in caso di licenziamento collettivo o la procedura per le dimissioni volontarie , al momento molto farraginosa . Inoltre , l ’ at - tuale permanenza forzata al lavoro degli over 60 è insostenibile per i lavoratori e per le aziende . Ma - ha concluso - nel complesso il giudizio è positivo , vedo il jobs act come un ‘ lavoro in corso ’, da migliorare man mano ».
in parte responsabile : infatti li ho introdotti io », ha ammesso Damiano , che ha assicurato un intervento per ridimensionarne l ’ u- t i l i z z o . Per quanto riguarda il lavoro autonomo , c ’ è finalmente una maggiore attenzione , a partire dal blocco dell ’ aliquota previdenziale all ’ attuale 27 %, dopo anni di crescita , o alle prime limitate misure di tutela per maternità e malattia , ma c ’ è ancora molta strada da fare per dare anche al lavoro autonomo una ‘ dote sociale ’ paragonabile a quella di cui gode il lavoro dipendente .
Sull ’ età pensionabile , Damiano ha espresso una posizione netta : « La prospettiva di una società in cui tutti dovranno lavorare fino a 70 anni e oltre non è accettabile , non può esserlo soprattutto per un governo di sinistra . La riforma Fornero non può essere cancellata ma va sicuramente rivista e il 2016 dovrà essere l ’ anno della flessibilità pensionistica ». L ’ ipotesi allo studio - che prevederebbe , per i lavoratori con una anzianità contributiva di 35
Infine numerosi interve n t i del pubblico , che hanno sollecitato risposte sui tanti nodi irrisolti : l ’ insosteni - bilità dell ’ aumento dell ’ età pensionabile , soprattutto per alcune tipologie di lavoro ; l ’ utilizzo improprio dei voucher , ampiamente utilizzati anche nel Biellese ; la situazione drammatica dei tanti ultracinquantenni espulsi dal mercato del lavoro ; la politica deflattiva adottata dal governo , che non favorisce una ripresa dei consumi ; i rischi connessi con le nuove forme di lavoro , in particolare con lo ‘ smart working ’. lSimona Perolo
anni , la possibile uscita dal lavoro con un anticipo di 4 anni rispetto all ’ età attualmente prevista , a fronte di una riduzione del 2 % per ogni anno di anticipo - è però ostacolata dai vincoli imposti dall ’ Europa su cui , ha proseguito Damiano , « non posso che sostenere la battaglia di Renzi contro quella che lui chiama l ’ Europa dei burocrati : un ’ Europa che , così com ’ è , a me non piace per niente ».
E infine un altro tema scottante : le pensioni di reversibilità : « Tutti hanno dichiarato che non è nelle intenzioni del governo toccarle , ma nella legge delega sul contrasto alla povertà c ’ è scritto proprio questo . E allora non c ’ è che una cosa da fare : cancellare subito dal testo ogni riferimento al tema previdenziale ».
Tre ore di dibattito serrato , focalizzato - per una volta - sui contenuti , sulle tante domande del lavoro che cambia : di fronte alle quali , come ha ripetuto Damiano , non si può che « affrontare la sfida , e cercare di dare una risposta ». lS . P .