ECO DI BIELLA SABATO 6 AGOSTO 2016 |
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Vita & Arti Città
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Studi
Biblioteca aperta ad agosto
La Biblioteca di Città Studi non va in vacanza . Il servizio sarà garantito per tutto il mese di agosto , ad eccezione del giorno 15 ( Ferragosto ). Orari : la biblioteca rimarrà aperta dal lunedì al venerdì , dalle ore 8 alle 17 .
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Museo del Territorio
Orari estivi per le visite
Dopo l ’ inaugurazione del nuovo allestimento , il Museo del Territorio sarà aperto anche ad agosto con delle piccole modifiche all ’ orario di apertura . Il 15 la sede museale sarà aperta dalle 15 alle 18.30 , mentre nel
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periodo dal 16 al 28 agosto le aperture saranno limitate ai soli giorni di sabato e domenica , dalle 15 alle 18.30 . Dal 31 agosto il Museo riprenderà il suo orario normale : mercoledì , giovedì , venerdì 10-12.30 / 15-18.30 , sabato e domenica 15-18.30 . I visitatori potranno ammirare le opere conosciute e i nuovi capolavori . |
E ’ una new entry della edizione 2016 della Rete museale biellese , e fa il suo ingresso in modo inusuale . Con i suoi 67 ettari scarsi di superficie - è il terzo comune più piccolo d ’ Italia , nonché il più piccolo del Piemonte – e con i suoi 644 abitanti , in posizione appartata , incastonata tra il torrente e la montagna , Miagliano serba curiosità e sorprese per il vis i t a t o r e .
Il primo villaggio operaio del Biellese .
La sua origine , innanzitutto . La storia del paese è stata segnata , dal 1863 , dalla scelta della famiglia Poma , già titolare di alcuni stabilimenti al Piazzo , di creare un cotonificio proprio qui , in uno sperduto e minuscolo villaggio , che aveva però acqua in abbondanza e una roggia , incanalata fin dal 1400 . Per attrarre e accogliere i lavoratori provenienti da tutto il nord Italia – la lavorazione del cotone , a differenza della lana , non richiedeva manodopera specializzata – a partire dal 1870 viene realizzato uno dei primi villaggi operai italiani . E così poco a poco , attorno alla fabbrica , sorgono le case : edifici differenziati per gli operai , gli impiegati , i dirigenti e , sulla collina , la casa del ‘ padrone ’, tanto per marcare - casomai ce ne fosse bisogno - le gerarchie sociali . Ma anche la scuola , l ’ asilo , il servizio medico , la banca , la cooperativa alimentare , le società di mutuo soccorso , il circolo ricreativo … tutto lo scenario di una vita scandita dal fischio delle sirene . La fabbrica cresce , e arriva ad occupare , nel primo ‘ 900 , più di 3mila operai , di cui oltre un migliaio residenti a Miagliano .
Morte e rinascita di un lanificio . Nel 1961 , la fabbrica – con tutte le proprietà
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connesse – viene acquistata dai fratelli Botto e diventa un lanificio fino al 1992 , quando l ’ attività chiude . E sembra destinata a diventare uno dei tanti opifici abbandonati che
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costellano il territorio : “ Vuo - ti a perdere ”, li chiama Riccardo Poma , fotografo e videomaker , che alla fabbrica dedica una serie di splendide foto . Ma stavolta la storia
non finisce nel nulla : dopo diversi anni di silenzio dei macchinari , la fabbrica riprende vita , in modo nuovo e imprevisto .
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Sopra , uno scorcio di Miagliano attorno all ’ elemento centrale , il lanificio ove oggi ha sede il Conzorzio Biella The Wool Company . A lato , il percorso guidato condotto all ’ interno da Nigel Thompson , personaggio chiave nella rinascita del sito , entrato nella Rete Museale |
Il personaggio chiave di queste attività è l ’ inglese Nigel Thompson che , dopo 30 anni di esperienza in materie prime laniere , dà vita al Consorzio Biella Wool Company , un ente no profit che raccoglie la lana sucida – cioè appena tosata - e la trasforma in lotti lavati , filati , sino al prodotto finito , assicurando la piena tracciabilità dei prodotti e il rispetto per l ’ am - biente . Così , anche la lana dei piccoli allevatori , che sarebbe stata buttata o bruciata perché troppo poca per essere trattata a livello industriale , viene lavorata in modo sostenibile e poi rispedita al produttore , che può venderla col proprio nome : ogni allevatore del mondo può in questo modo vendere la lana delle proprie pecor e . |
Dal lanificio alla “ cultura della lana ”. La vecchia fabbrica diventa così un centro di raccolta e valorizzazione di lane autoctone italiane ed europee , ma anche un centro culturale dedicato alla lana : da qualche anno infatti , nei mesi primaverili ed estivi , nel grande stabilimento industriale si sviluppa Wool Experience , una intensa attività ricreativa e culturale legata alla valorizzazione della fibra di lana . Anche quest ’ anno sono previsti oltre 50 eventi tra workshop , mostre , concerti , spettacoli teatrali , concorsi , gare , passeggiate , laboratori , organizzati dall ' associazione “ Amici della Lana ” insieme al Comune di Miagliano , con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella . Come spiega Manuela Tamietti ( in foto ), regista teatrale e animatrice dell ’ associazio - ne , « nel Biellese siamo grandi |
esperti di tessuti , ma spesso ignoriamo la meravigliosa materia prima che c ’ è dietro , naturale , rinnovabile , sostenibile : per questo , qui , cerchiamo di creare una “ cul - tura della lana ”».
Il paese-museo . E attorno a questa cittadella della lana , anche il paese sembra ritrovare la sua identità , perché « a Miagliano - precisa il vicesindaco Mauro Vinetti - non c ’ è un villaggio operaio : Miagliano è un villaggio operaio ». Cioè un paese dove tutto porta il nome dei Poma , perché tutto è stato costruito dai Poma ; dove l ’ urbanistica resta quella ottocentesca , con gli edifici raccolti attorno alla fabbrica , con la ciminiera a segnarne , come un campanile , il nucleo centrale ; dove le case , seppure ristrutturate e riconvertite , conservano la memoria della loro funzione originaria , coi lunghi ballatoi su cui si aprivano i piccoli appartamenti degli operai ; dove la roggia , col lavatoio in pietra , continua a portare l ’ acqua alla turbina idroelettrica . E allora è tutto un paese a diventare un vero e proprio ecomuseo a cielo aperto : « L ’ adesione alla Rete museale biellese – spiega il sindaco Alessandro Mognaz , guidando i visitatori tra le stradine silenziose - è per noi una importante opportunità di far conoscere il paese , anche agli stessi biellesi , e di valorizzare tutte le nuove iniziative che stanno nascendo dentro la fabbrica , sperando che altre se ne possano aggiungere ».
Come dice Nigel Thompson , la fabbrica non era abbandonata , era in attesa . E ora l ’ attesa è finita . lSimona Perolo
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Si chiama Alice Conti . Ed è lei l ’ autrice del lavoro scelto da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto per il concorso estemporaneo volto a illustrare i flyer ( biglietti ) promozionali del progetto “ Concept club 2016 ”, lanciato lo scorso inizio di lug l i o .
Alice Conti è stata scelta e premiata - spiegano i selezionatori - « per aver saputo dare un efficace sguardo d ' insieme ai temi proposti da “ Concept club 2016 : Mix _ Remix - viaggio nelle culture del mixing : la musica ponte tra diversità ”». E aggiungono : « In seguito a un ' attenta valutazione degli elementi in gioco - dalle parole alle installazioni interne al locale - ha elaborato un visual che ne è efficace sintesi , coniugando musica e messaggio sociale . L ' esecuzione in termini professionali
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e creativi della presentazione e il concept dell ' intero lavoro , declinato su tutto il percorso estivo ed estetico del progetto Concept , ha fatto sì che Cittadellarte-Fondazione Pistoletto eleggesse il suo lavoro a protagonista dei flyer di “ Concept club 2016 ”».
Il commento della vincitrice . « Sic - come i flyer sono per più serate e il tema era proprio quello del ponte , del collegamento , ho provato a creare un percorso che non si limiti a un solo volantino . Innanzitutto ho voluto riprendere le installazioni di Stalker che sono presenti all ' interno del locale , stilizzandole . Ho così posto in primo piano su ognuno una sorta di " reticolo " colorato : affiancando i volantini , i reticoli comunicano
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tra di loro creando un pattern continuo e colorato ( i colori , oltre a richiamare le installazioni , sono anche quelli della bandiera della pace ). Per sviluppare ulteriormente il concetto della musica come " ponte " tra le diversità , ho rappresentato su ogni flyer un genere musicale diverso , dall ' hip hop al rock alla musica classica , accompagnando il tutto con una sorta di slogan che metta in risalto l ' universalità della musica ».
I premi . Alice Conti si è così aggiudicata un buono per frequentare gratuitamente un modulo a scelta di “ Uni - dee - Università delle Idee autunno 2016 ” e due ingressi gratuiti con consumazione al Concept 2016 per tutte le serate programmate ad agosto e settembre .
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Sopra , i flyer proposti da Alice Conti e risultati vincitori |