Portfolio 2016 | Page 22

34 VITA & ARTI
ECO DI BIELLA

34 VITA & ARTI

LUNEDÌ 6GIUGNO 2016

SELVATICA / LA LECTIO MAGISTRALIS

Jazz Club , atmosfere “ afro ” con il Simona Parrinello Quartet

Ultime serate all ’ insegna della programmazione del Biella Jazz Club . Domani , martedì , salirà sul palco di Palazzo Ferrero , alle ore 21.30 , Simona Parrinello con il suo quartetto ( in foto ), per
la presentazione del progetto “ Con Alma ”. Si tratta di un lavoro che prende ispirazione da alcune figure di riferimento della storia della musica jazz , prime fra tutte Duke Ellington e Billy Strayhorn , in stretto legame con la tradizione africana e la musica afroamericana . L ’ omaggio ai due compositori non viene celebrato solo attraverso l ’ interpretazione delle loro composizioni . Il disco del progetto è stato registrato agli inizi di settembre del 2014 , nello studio Entropya di Perugia ed è in attesa di pubblicazione .

Buone pratiche per salvare la Terra

Il meteorologo Mercalli : « Il riscaldamento globale è già qui . Parigi è stato un buon segnale , ma ormai possiamo solo limitare i danni »

Non c ’ è più tempo per prevenire o evitare il problema : il riscaldamento globale è ormai un fatto accertato , costante e irreversibile , con un aumento costante delle temperature medie negli ultimi decenni culminato , nel 2015 , con caldo record in quasi tutto il pianeta . Non si tratta di catastrofismo ma di realismo : a questo punto , possiamo solo cercare di contenere il danno e preparaci a parare i colpi . E ’ la sintesi della conferenza che Luca Mercalli - metereologo e popolare divulgatore di problematiche ambientali - ha svolto venerdì scorso a Palazzo Gromo Losa , nell ’ ambito del Festival Selvatica 2016 sul tema : “ Cr i s i economica e crisi ambientale : cosa fare per un futuro sostenibile ?”. « Già nel lontano 1972 - ha ricordato Mercalli - Aurelio Peccei scriveva un testo fondamentale , “ I limiti dello sviluppo ”. Limiti che non siamo stati capaci di darci , e oggi abbiamo ormai raggiunto un punto di non-ritor no ».
Mercalli non nasconde la frustrazione di chi , da tanti anni , sollecita invano una presa di coscienza : « Ho dedicato gran parte della mia vita a divulgare questi temi , convinto che il problema fosse la mancanza di informazione . In realtà , siamo inondati da autorevoli rapporti scientifici , ma senza alcun risultato : finora , tutti hanno preferito nascondere la testa sotto la sabbia , negando o minimizzando il problema , e si sono persi anni preziosi . E ora è troppo tardi ». A questo punto , sostiene Mercalli , le parole d ’ ordine non possono essere che “ s os t e n i bi l i t à ”, quantomeno per frenare il consumo di risorse naturali , e “ r es i- l ie n za ”, cioè capacità di adattarsi e di fronteggiare positivamente i problemi .
In questa direzione , con l ’ accordo sul clima di Parigi 2015 , si è fatto indubbiamente un passo avanti dal punto di vista politico , con l ’ adesione di tutti i paesi , compresi i “ grandi inquinatori ”. Dal punto di vista ambientale però il risultato è scarso : l ’ obiettivo di contenere l ’ aumento di temperatura entro i 2 gradi centigradi ( rispetto ai livelli preindustriali ) è limitato e comunque raggiungerlo non sarà facile . E un ’ altra pietra miliare , secondo Mercalli , è l ’ enciclica “ La ud a- to sì ” di Papa Francesco , sebbene non affronti un aspetto fondamentale del
PER APPROFONDIRE

Ecco i due protagonisti

Luca Mercalli è il presidente della Società Meteorologica Italiana , dirige la rivista Nimbus e si occupa di ricerca sulla storia del clima e dei ghiacciai delle Alpi . Svolge intensa attività didattica , divulgativa e di informazione , fa parte dello staff Rai ( Che tempo che fa e Tgr Montagne ), oltre a collaborare con la Radio Televisione Svizzera Italiana e il Climate Broadcast Network dell ’ Unione Europea , gruppo di presentatori meteo esperti in comunicazione del rischio climatico e ambientale . Tra i suoi libri : “ Le mucche non mangiano cemento ”, Società Meteorologica Subalpina , 2004 ; “ Filosofia delle nuvole ”, Rizzoli , 2008 ; “ Viaggi nel tempo che fa ”, Einaudi , 2010 ; problema , quello della crescita demografica . L ’ unica via - ha concluso
“ Prepariamoci ”, Chiarelettere , 2011 ; “ Clima bene comune ”, Bruno Mondadori Editore , 2013 ; “ Che tempo che farà ”, Rizzoli , Per approfondire : www . nimbus . it
Aurelio Peccei ( Torino , 1908-1984 ), militante antifascista in Giustizia e Libertà , è stato manager di aziende quali Fiat , Italconsult , Olivetti . Nel 1968 , ritiratosi dagli affari , fondò il Club di Roma , un think tank , con sede a Parigi , nato per studiare i principali problemi mondiali e proporre soluzioni : noti soprattutto i primi tre rapporti : “ I limiti dello sviluppo ”( 1972 ), “ Strategie per sopravvivere ”( 1974 ) e “ Progetto Rio ” ( 1977 ). E ’ stato anche consigliere del World wildlife Fund e di numerosi organismi non
L ’ incontro di venerdì con Mercalli ( a lato l ’ esperto meteo )
governativi per il controllo delle nascite , per l ’ avanzamento delle ricerche e per la cooperazione internazionale . Considerato oggi uno dei precursori del pensiero ambientalista , Aurelio Peccei è stato uno spirito anticipatore , attento – con decenni di anticipo - al cambiamento climatico , al saccheggio della natura , alla crisi alimentare , alle conseguenze dell ' inurbamento , all ' esplosione demografica e consapevole della complessità di un mondo interconnesso , tra i primi a proporre una visione globale e olistica del futuro . Ha pubblicato : “ Verso l ’ abisso ”( 1970 ); “ Quale futuro ?” ( 1974 ); “ La qualità umana ”( 1976 ); “ Cento pagine per l ’ avvenire ”( 1981 ). Per approfondire : www . clubofrome . org il metereologo - è quella di cambiare radicalmente l ’ at - tuale modello economico , basato sull ’ uso di combustibili fossili e sul consumo dissennato di risorse naturali . Per questo , non esiste una soluzione miracolosa , ma tante “ buone pratiche ”, che tutti conosciamo : risparmio ed efficientamento energetico , uso di energie rinnovabili , consumo di suolo zero , spostamenti senza auto , agricoltura a km 0 , riduzione del consumo di carne , e tante altre .
Vanno adottate tutte e subito , a partire dai nostri comportamenti individuali : « E ’ un modello che va rivoluzionato , non basta cambiare qualche virgola . E cambiare l ’ economia si può , visto che l ’ abbi amo inventata noi . Ciò che invece non possiamo fare è cambiare le leggi naturali : e se continuiamo e emettere Co2 , le conseguenze saranno drammatiche , per tutti ». lSimona Perolo
LA CONFERENZA / SCRITTRICI NELL ’ OTTOCENTO AL FEMMINILE : LA RELAZIONE DI BELLARDONE

Edda Maggia , Maria Giusta Catella e le altre

Al sesto anno di collaborazione tra UpbEduca , Archivio di Stato , Biblioteca civica e Museo del territorio , le conferenze del mercoledì pomeriggio fanno ancora il pieno di pubblico . A Patrizia Bellardone è stato affidato il compito di trattare l ’ Ottocen - to al femminile , in particolare l ’ aspetto narrativo e la scrittura di autrici piemontesi .
Scrivere per emanciparsi . « Due sono le tipologie di donne che ricordiamo per aver dato voce ai propri sentimenti : quelle che scrivono per dare visibilità ad un mondo poco conosciuto ; e quelle attive in politica - ha detto Bellardone - , ma tutte sono state giudicate frivole ed esibizioniste da una società maschilista e misogina ». Benché appartenenti all ’ aristocrazia illuminata o all ’ alta borghesia , preferirono scrivere sotto pseudonimo . Grande scrittrice fu Costanza D ’ A z e g l i o , penna di spiccato umorismo , che seppe dipingere in migliaia di lettere le frequentatrici dei salotti cavouriani . Peccato che di lei non sia rimasto materiale , distrutto per suo volere alla sua mort e .
Carolina Invernizio e le sorelle Bronte in un ritratto esposto in questi giorni in una mostra a Londra
Educare le ragazze . Obiettivo di Giulia Molino Colombini , autrice di saggi , racconti , poesie , canzoni e anche di un ’ ode sul Tasso recitata davanti al Re , fu invece l ’ emancipazione per quanto moderata delle giovani . Vedova autorevole e libera , venne definita dallo stesso Cavour “ l ’ Alfieri donna ”. « Spicca poi il nome di Carolina Invernizio , donna esemplare che seppe descrivere con affetto e partecipazione le operaie delle manifatture e le sigaraie - ha spiegato Patrizia Bellardone - . Nella Biblioteca di Biella , grazie al lascito Portiglia , si conservano le annate de “ L birichin ”, su cui la Invernizio scrisse anche in dialetto ».
Il voto alle donne . Chissà quale riprovazione suscitava l ’ atteggiamento di Maria Antonietta Torriani , marchesa Colombi , quando con Annamaria Mozzoni girava in treno , partecipava a convegni internazionali , presentava progetti di legge per il voto alle donne e poi , per rilassarsi , si fumava “ un cigarìn ”. Traduttrice dall ’ inglese e dal francese di romanzi , sposò il fondatore del Corriere della sera e trovò anche il tempo per un flirt con il Carducci , che le dedicò un ’ o d e .
Donne imprenditrici . Giulia Colbert di Barolo dimostrò grandi capacità letterarie unite a forza imprenditoriale quando , sposa di Carlo Feletti di Barolo , conosciuto alla corte di Napoleone a Parigi , venne a Torino e si interessò anche alle vigne del famoso vino che regalava al Re piemontese in ragione di 325 bottiglie l ’ anno . La sua casa , frequentata anche da Stendhal , godeva della presenza di un bibliotecario d ’ eccezione , Silvio Pellico .
Il Corriere dei piccoli . Osteggiata dal famoso padre , Paola Lombroso divenne ugualmente scrittrice e medico , interessandosi di psicologia infantile e dando vita al Corriere dei piccoli , supplemento legato al Corriere della sera . Costretta a scrivere con lo pseudonimo di zia Mariù , seppe superare molti contrasti con i direttori e gli scienziati dell ’ epoca . A suo merito si ascrive il successo delle bibliotechine rurali , nate da un ’ idea della maestra biellese Edda Maggia . I libri nelle scuole di campagna furono un grande aiuto alla formazione dei giovani scolari di tutta Italia .
Una scrittrice biellese . Come non ricordare infine Maria Giusta Catella , sposa al Piazzo di Giuseppe Giusta , e i suoi romanzi che descrivono i temi della follia e della malattia in una Biella cupa e trascurata . A conclusione di serata , la relatrice ha voluto omaggiare le scrittrici inglesi più importanti dell ’ Ottocento , le sorelle Bronte . « Vissute in un mondo claustrofobico , hanno raccontato sentimenti forti , appassionati . E scrivendo anche indirettamente di sé , hanno dato prova della propria difficile esistenza ».
Il prossimo appuntamento . Alessandra Montanera parlerà mercoledì 8 giugno al Museo del territorio della pittura femminile nell ’ Ottocen - to biellese . lMariella Debernardi