Portfolio 2015 | Page 5

ELVO & BASSO BIELLESE
ECO DI BIELLA LUNEDÌ 2 FEBBRAIO 2015
ELVO & BASSO BIELLESE

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Mongrando
Corso di colore
Mongrando. L ' associazione scuola aperta Asa, con il patrocinio del Comune di Mongrando, propone il corso " Laboratorio di colore " tenuto da José Luis Romo. Il corso, aperto
a tutti, si terrà a partire dal mese di febbraio nei locali della sede Asa, al polivalente di Mongrando, il martedì dalle ore 16,45 alle 19,15. Il costo del corso è di 40 euro compreso il materiale didattico. Per le iscrizioni ed informazioni rivolgersi al 348 / 7309673.
Graglia
Concorso letterario
Graglia. L’ Università della terza età 1975 in collaborazione con il Lions club promuove un concorso letterario sul tema“ Lettera a San Va l e n t i n o”. La partecipazione è gratuita. Per prendervi parte è
sufficiente inviare un racconto, una lettera, una poesia in italiano o in dialetto entro il 7 febbraio a Cà di Celeste e di Rosa, via del Canale 3, Graglia. Per informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici: 015 / 2593649 oppure 339 / 5405600.
Zubiena
Corsi di teatro e musica
Zubiena. Prebderanno il via il 7 febbraio dalle 15 alle 18 in oratorio i laboratori di musica e teatro gratuiti per bambini e ragazzi promossi dalle Famiglie della Serra. Info: 393 / 1985042.

LA CERIMONIA / RAMELLA PRALUNGO: « SIAMO FIGLI DI QUEI GIORNI »

Sala, settant’ anni dopo

Alla commemorazione della battaglia del 1 ° febbraio 1945, inaugurata la Pinacoteca Ubertino

SALA BIELLESE E’ difficile immaginarlo oggi, salendo verso il paese, così silenzioso e appartato, sullo sfondo spettacolare delle montagne imbiancate, ma questa- esattamente 70 anni fa- è stata davvero la“ ca- pitale della Resistenza biellese”. Lo ha ricordato, sabato scorso, il Comune di Sala Biellese, che ha dato il via alle celebrazioni del 70 ° anniversario della Liberazione con una giornata ricca di contributi e particolarmente affollata.
Evento. Con il vicesindaco Roberto Blotto e con la presenza di Emanuele Ramella Pralungo, Presidente della Provincia di Biella, l’ e- vento ha preso il via con l’ inaugurazione della Pinacoteca della Resistenza, che ospita le opere di Giovanni Ubertino, dedicate a eventi, momenti, ricordi di quegli anni, dai rastrellamenti ai campi di sterminio. Quindi, un convegno ha permesso di ricostruire il ruolo centrale- negli eventi di quegli anni- di Sala Biellese, che ha rappresentato un po’ l’ e picentro della Resistenza nel Biellese, a partire dalla forte presenza dei suoi abitanti nelle file dei ribelli. Ma l’ episodio più noto e più significativo che ha visto protagonista il paese è stato senz’ altro la battaglia di Sala, che ha segnato un salto di qualità della strategia militare delle formazioni partigiane e l’ inizio della liberazione del territorio biellese. E poi l ' esperienza davvero innovativa di Radio Libertà, che dalle colline della Serra trasmetteva ogni sera parole di libertà, accompagnate dalla musica dal vivo di una piccola orchestra.
Ricordi, ancora vivi nelle voci- ormai sempre più rare- dei protagonisti, ma ripresi, ricostruiti e rilanciati dalle generazioni più giovani: come il lavoro di ricerca di Mattia Pesce, giovane collaboratore dell ' Istituto per la Storia della Resistenza di Biella e Vercelli; o come il libro di prossima pubblicazione“ Cinque giorni con la mor te”, in cui Luisa Nuccio e Riccardo Alberto ricostruiscono l ' episodio degli ostaggi di Cerrione, che ha visto protagonista il gesto eroico di un parroco, zio dell ' autore. Per il piccolo paese della Serra, un ruolo da protagonista in quegli eventi che hanno cambiato la storia, che quest ' anno- 70 anni dopo il fatidico 1945- si vuole ricordare e rilanciare: ad esempio, con la Mostra permanente della Resistenza, che raccoglie documenti, immagini, oggetti, testimonianze della lotta partigiana nel Biellese e che, con un allestimento rinnovato, si appresta ad essere aperta al pubblico con regolarità nei fine settimana.
Ne è valsa la pena? Siamo oggi all ' altezza degli sforzi e dei sacrifici di quella generazione? Sono ancora attuali quel messaggio, quei valori? « Noi siamo i figli, i nipoti del ' 45 e, come spesso accade, tendiamo a dare per scontato ciò che riceviamo dai genitori- ha ribadito Emanuele Ramella Pralungo- ma se
IL RACCONTO
CAVAGLIÀ / PROGETTO IN CORSO IN BIBLIOTECA CON I BIMBI DA 3 A 8 ANNI

Piccoli lettori affrontano le“ Storie di paura”

IN BREVE
Sala Biellese
Fagioli“ alpini”
Sala Biellese. Il gruppo alpini di Sala Biellese organizza per domenica 8 febbraio la tradizionale fagiolata, che sarà distribuita in sede a partire dalle 12. Alle 15.30 dello stesso giorno, nel salone della Pro loco è invece in programma il carnevale dei bambini, tra giochi, premiazione delle maschere più belle e rottura delle pignatte. oggi siamo qui a parlarne, lo dobbiamo a quei giovani, a ciò che hanno fatto per noi ». « Il loro è stato un atto d ' a- more verso di noi e verso l ' Italia- ha concluso Beppe
Rasolo, consigliere comunale di Biella- e grazie a loro possiamo dire che la nostra Repubblica è nata qui, in queste valli, in questi paesi ». lSimona Perolo

« Così i partigiani costrinsero i nazifascisti a una fuga disordinata e precipitosa »

Così Piero Germano raccontava la battaglia di Sala Biellese del 1 febbraio 1945 su " L ' impegno " del dicembre 1982.
Fa molto freddo, e c’ è la neve alta, in quell’ inverno di 70 anni fa. Le forze alleate, attestate sulla Linea Gotica, preparano l’ offensiva di primavera mentre tedeschi e fascisti sferrano gli ultimi potenti colpi di coda. Al Comando della 75a brigata di Sala, la notizia che si sta preparando un attacco“ finale” alle formazioni partigiane della Serra giunge con parecchi giorni di anticipo, grazie alla rete di informatori e di staffette; si conoscono anche la data e le direttrici di attacco e si può dunque pianificare una strategia di difesa innovativa, che gioca sui punti di forza della guerriglia partigiana: il controllo del territorio e l’ appoggio della popolazione. Si inviano in pianura due distaccamenti con gli elementi più giovani e con armi leggere, per colpire e ostacolare il nemico, si stabiliscono diverse linee di difesa tra Mongrando, Bornasco, Sala, Torrazzo, mentre distaccamenti di riserva e armi pesanti vengono concentrate a Sala. L ' attacco nazifascista, sostenuto da migliaia di uomini perfettamente armati, con mitragliatrici pesanti, mortai, piccoli cannoni e una gran quantità di munizioni, parte all ' alba del 1 febbraio da Ivrea, da Salussola, da Viverone, da Biella: l ' obiettivo è quello di salire verso Sala rastrellando il territorio, per chiudere i ribelli con una manovra“ a tenaglia” e costringerli a ripiegare verso il Mombarone, dove possono essere facilmente annientati. Ma nella bassa Serra le truppe tedesche e fasciste non trovano più neppure l ' ombra di un ribelle e, arrivando a Mongrando e Torrazzo, vengono sorprese dalle formazioni partigiane- già disposte in posizioni tatticamente favorevoli- che contrattaccano, costringendole ad una fuga disordinata e precipitosa, con ingenti perdite. Si combatte per tutto il pomeriggio, mentre la popolazione nasconde tutto ciò che non può essere trasportato: riserve, viveri, mezzi di comunicazione, persino i feriti; nella notte, le tre colonne partigiane si concentrano nei punti prestabiliti e, nel più assoluto silenzio, iniziano il ripiegamento secondo i percorsi previsti per uscire dall ' accerchiamento. La mattina seguente, le truppe ribelli sono ormai al sicuro; quando i nazifascisti entrano a Sala, di loro non c ' è più alcuna traccia. Questa la storia raccontata da un protagonista di quello che fu un
Nel fotoservizio Sartini, alcuni momenti della cerimonia. In questa foto, l’ ar tista Ubertino davanti a una sua opera. Sopra, il sindaco di Pralungo Molino e il vice di
Sala Blotto al taglio del nastro
episodio chiave della Resistenza nel Biellese: le ingenti forze nazifasciste( si parla di 20 mila uomini) fermate da meno di un migliaio di partigiani. Una operazione che avrebbe dovuto- secondo un ordine del giorno fascista-“ annientare quella macchia di ribellione che da troppo tempo alligna sulla Serra” e che invece si concluse con il totale smacco e forti perdite da parte degli attaccanti( 250 morti), anche se i partigiani lamentarono la grave perdita del comandante Pietro Camagna(“ P r i mu l a”) e del parroco di Sala Biellese, don Tabarolo. Fatto è che una settimana dopo la battaglia che avrebbe dovuto portare al loro annientamento, i partigiani avevano già ripreso le loro posizioni sui monti della Serra tra Biella e Ivrea: la liberazione del Biellese era iniziata.
CAVAGLIÀ Si è tenuto nei giorni scorsi in biblioteca il terzo incontro( foto) del ciclo " Storie di paura ", che accompagnerà i bambini dai 3 agli 8 anni per tutto l ' anno scolastico. Protagonista dell ' ultima storia il lupetto Lulù di Gregoire Solotareff: « Dopo la lettura- spiega la bibliotecaria Annalisa malfitana, ideatrice dell’ iniziativa-, i bambini hanno costruito una maschera da lupo per giocare a trasformarsi nel personaggio ». Grande la soddisfazione dell’ assessore alla Cultura, con delega alla biblioteca, Stefania Tosone, che non solo esprime il suo riconoscimento nei confronti della bibliotecaria, ma si dice anche convinta che « l’ avvicinamento alla lettura rappresenti un elemento imprescindibile dell’ educazione dei più piccoli, e vada quindi profondamente sostenuta ». Il prossimo appuntamento con“ Storie di
paura” sarà l ' ultima settimana di febbraio.