Portfolio 2015 | Page 3

Brevi
ECO DI BIELLA GIOVEDÌ 29 GENNAIO 2015

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Economia

VIAGGIO NEL LAVORO CHE SERVE / 1

SERVONO CHIMICI , MA OFFERTA LIMITATA

LE PROFESSIONI TECNICHE SONO NECESSARIE . TUTTI D ’ ACCORDO , MA LE RICHIESTE UFFICIALI SONO UNA DECINA

La voce circola già da qualche anno e non può che attirare l ’ at - tenzione dei mass media , alla continua ricerca di qualche buona notizia che attenui il deprimente scenario economico , nazionale e locale : esiste - ed è destinata a crescere - una domanda , in parte insoddisfatta , di figure professionali di tipo tecnico da parte delle aziende .
La notizia è stata ripresa recentemente dal Sole 24 Ore , che cita le buone possibilità di impiego per i giovani che escono dalle scuole tecniche e la progressiva rivalutazione di immagine di questi istituti , un tempo considerati di “ serie B ”.
Uno spiraglio di ottimismo che va a sommarsi all ’ opinione di chi , nel nostro territorio , da tempo sostiene che il settore tessile rappresenti ancora una grande opportunità in termini di occupazione : « L ’ industria biellese avrà bisogno nei prossimi anni di tecnici con una formazione specifica , soprattutto di figure professionali innovative e creative » ha sostenuto Pier Francesco Corcione , direttore dell ’ Unione Industriale Biellese , al convegno “ Il futuro del lavoro , il lavoro nel futuro ”, svoltosi a Città Studi il dicembre scorso .
Capire se si tratti di una tendenza reale oppure , almeno per ora , solo di un auspicio non è facile . Secondo il sistema informativo Excelsior , che rileva sistematicamente i fabbisogni professionali delle aziende , gli ultimi dati disponibili ( riguardanti le previsioni per il 2014 ) mostrano nel Biellese una dinamica piuttosto fiacca per la domanda nel settore tessile : 240 le assunzioni previste dalle aziende tessili ( includendo tutti i tipi di contratto , compreso apprendistato e tempo determinato ), di cui solo 29 riguarderebbero professioni tecniche in genere , mentre sono 20 le posizioni considerate di difficile re perimento .
Anche secondo il Centro per l ’ Impiego il fenomeno è al momento piuttosto limitato : ci sono stati - confermano - alcuni casi di aziende che hanno faticato a trovare figure tecniche , perché richiedevano requisiti piuttosto elevati ( professionalità specifica , lunga esperienza ) oppure perché il trattamento offerto non era particolarmente appetibile ( inquadramento di basso livello , contratti a termine ), ma si tratta di numeri esigui e “ spalmati ” su tipologie professionali molto diversificate , che non consentono di parlare di una esigenza insoddisfatta di determinate professionalità .
Va detto però che non sempre la domanda delle aziende passa attraverso questo canale : spesso , soprattutto per i contratti a termine , ci si rivolge alle agenzie di lavoro interinale ma anche questo canale non sembra - ad una sommaria verifica - aprire grandi prospettive . Al momento , un giovane diplomato tecnico , che cercasse impiego sui siti delle principali agenzie , nel Biellese troverebbe ben poco e , se restringiamo la ricerca al settore tessile , i risultati sarebbero ancora più deludenti ; potrebbe trovare qualcosa in più in altre zone del paese , soprattutto in Brianza , ma nel complesso gli annunci rivolti a diplomati in campo chimico o tessile non sono più di una decina in tutta Italia . In tutte le posizioni , poi , si richiede esperienza specifica , a volte pluriennale , a fronte di un contratto a termine o di tirocinio .
E poi c ’ è il canale più utilizzato dalle aziende , il tradizionale passa-parola : gli imprenditori chiedono in giro , ai dipendenti , ai rappresentanti , e prima o poi riescono a scovare qualcuno con il giusto diploma che , rimasto a piedi o occupato in qualche lavoro di ripiego , è disponibile ad un contratto forse non esaltante , ma almeno attinente agli studi fatti .
Un ’ immagine interna della Tintoria Mancini
GLI OTTIMISTI

MANCINI : TINTORI INTROVABILI EPPURE È UN BUON LAVORO

Ecco la testimonianza di Mau - rizio Mancini , titolare Tintorie Mancini .
« Il tecnico di laboratorio è molto complicato trovarlo : noi abbiamo messo un repartino nuovo di matasse , cercavamo qualcuno di supporto al tecnico di laboratorio che tra un po ' andrà in pensione , per iniziare ad inserirlo ... abbiamo cercato in giro , chiesto a Adecco , Manpower , ma non abbiamo trovato nessuno , anche perché per ora offriamo un contratto a termine . Adesso abbiamo trovato un ragazzo che ha preso il diploma di chimico tintore nel 2006 all ’ Iti ma lavorava in tutt ’ altro campo ; quindi non ha esperienza , dovremo insegnargli tutto , ma almeno le basi le ha , per cui gli faremo una formazione qui in azienda , certo non lo lasciamo abbandonato . Il tintore è un lavoro vario , si riesce a interfacciarsi con i clienti , si può seguire la produzione , c ' è possibilità di
diventare capo reparto di tintoria , con stipendi abbastanza buoni . Poi l ’ ambiente di lavoro è tutto elettronico , le ricette si fanno al computer , per i coloranti siamo super controllati con Tessile e Salute , abbiamo la tracciabilità totale di tutta la filiera , l ’ ambiente è diventato sano : d ’ estate fa più fresco in tintoria che negli uffici !
« E ’ vero che non ci sono più tecnici , ho sentito anche altre tintorie che erano preoccupate : io ho 40 anni e sono tra i più giovani che fanno il lavoro del tintore . I percorsi scolastici ci sarebbero ma mancano gli studenti , perché a furia di dire che nel Biellese tutto va male … Oggi la crisi è andata scemando , quelli che sono rimasti in piedi stanno lavorando , però è obbligatorio investire , se non avessimo investito ora saremmo chiusi . Poi ci sono quelli che piangono sempre , ma secondo me non va così male come si dice ...». lS . P .
Ma , sebbene sembri riguardare per ora poche aziende , il rischio di non poter affrontare nei prossimi anni il turnover di alcuni tecnici specializzati esiste , come conferma Mauro Rossetti , direttore di Tessile & Salute nonché presidente per il Piemonte dell ’ Aictc ( Associazione italiana di chimica tessile e coloristica ): « E ’ vero che la filiera si è contratta moltissimo , ma oggi siamo a rischio di perdere le figure tecniche importanti : tra 2-3 anni , quando andranno in pensione certi professionisti , si creerà un buco incolmabile ; e allora non riusciremo nemmeno a mantenere gli attuali standard qualitativi , altro che innovazione !». Per uscire dall ’ impasse occorre , secondo Mauro Rossetti , ricreare pazientemente una cultura del tessile , che non si limiti a guardare al passato ma che faccia proprie quelle che ormai sono le peculiarità della produzione locale : « Quello che stiamo facendo , come associazione , è cercare di mantenere viva questa cultura , mostrare che il tessile è vivo e che in questo settore c ’ è un mare di tecnologia e scienza , ma anche di creatività . Perché il nostro è un lavoro difficile : il lavoro facile lo stanno facendo i cinesi , perché fare 50.000 metri di tessuto marrone tutto uguale è facile , ma farne 5-10 metri per colore è tutta un ’ altra cosa . Del resto , noi stiamo in piedi per questo , il nostro è diventato quasi un artigianato tessile ».
Dunque , siamo di fronte ad un circolo vizioso : la crisi del tessile , e la percezione di un suo inesorabile declino , allontana i giovani dagli studi orientati a questo settore ; così , le poche aziende rimaste in piedi , grazie ad una qualità elevata e a processi estremamente “ customizzati ”, rischiano di andare in crisi per mancanza di risorse professionali qualificate . D ’ altro canto , la dimensione molto limitata della domanda e le condizioni contrattuali offerte - che risentono delle difficoltà del momento - non appaiono al momento sufficienti a rendere nuovamente attrattive queste carriere . Ma ci sono oggi , sul nostro territorio , percorsi formativi capaci di rispondere alle esigenze delle aziende ? E quanti sono i giovani che li stanno seguendo ? E ’ quanto cercheremo di raccontare nella seconda parte del nostro servizio .
lSimona Perolo 1 . segue
I PESSIMISTI

VIANA : SEMPRE PIÙ DIFFICILE UN CONSIGLIO ? FATE INGEGNERIA

Ecco la testimoninza di Ga - briele Viana , titolare Tintoria Monte Mucrone .
« Il problema è che non ci sono più tecnici giovani , la scuola non li prepara più , per cui man mano che i vecchi vanno in p en si on e … Penso che sia perché non ci sono più i corsi , e di conseguenza i ragazzi … cioè , ci sono dei corsi ma sono completamente diversi , non sono specifici . Noi abbiamo avuto l ’ e sigenza qualche mese fa , perché è andato in pensione un chimico che aveva lavorato qui per 40 anni . Abbiamo provato a cercare ma di giovani non ne abbiamo trovati , per cui ci siamo rivolti a persone già capaci , con esperienza : ma anche lì , non essendoci un ricambio , quelli che stanno lavorando ovviamente restano dove sono .
« I canali sono i soliti : l ’ ufficio di collocamento , le agenzie , il passaparola , i rappresentanti … Le agenzie ci hanno presentato delle figure di candidati che non erano adatte , hanno molti nominativi ma non corrispondono quasi mai al personaggio che cerchi ; abbiamo cercato anche al centro per l ’ impiego , ma neodiplomati nessuno , nessuno che avesse meno di 30 anni . Alla fine abbiamo trovato una signora sui 50 anni che aveva perso il lavoro , e un perito chimico che faceva controllo qualità e voleva cambiare . Tra qualche mese mi andrà in pensione un altro signore e allora ... Io continuo per forza , ma a un giovane che dovesse scegliere gli studi , oggi come oggi , gli direi di prendere uno studio meno specialistico , ad esempio ingegneria , dove può scegliere tra più cose , magari andare all ’ estero . Perché le prospettive del tessile sono sempre meno e bisogna guardarsi intorno . E un perito chimico è un perito chimico e basta ».
lS . P .
UN POSTO INVALIDI
OPERATORE DOGANALE
Dal 2 al 16 febbraio dalle 9 alle 13 il centro per l ’ impiego di via Maestri del commercio a Biella , ufficio collocamento disabili , accetta candidature per un posto di operatore doganale a tempo pieno ed indeterminato .
MODA
FASHION WEEK ALLUNGA
A meno di 100 giorni da Expo , anche la moda milanese si prepara a giocare le sue carte , con le due fashion week del periodo in versione “ allungata ”. Il presidente della Camera della moda Mario Boselli , parlando dei progetti in cantiere per l ’ esposizione universale di quest ’ anno , ha annunciato la novità . « Le settimane della moda durante Expo , e cioè Milano moda uomo di giugno e Milano moda donna di settembre 2015 , avranno - ha detto a Panbianco - entrambe un giorno in più con un gran finale che ospiterà designer stranieri , di cui quattro proverranno dalla Cina , nel corso di eventi inseriti nel calendario ufficiale ».
SISTRI
ARTIGIANI INFURIATI
Ancora il Sistri : il governo chiede i contributi alle imprese e Confartigianato si infuria : « Basta con questa assurdità ». Ha ormai sette anni di storia travagliata ma con il decreto Milleproroghe il Governo chiede alle imprese di pagare entro il primo febbraio i contributi . Parliamo del Sistri il sistema di tracciabilità dei rifiuti che Confartigianato ha sempre denunciato come inapplicabile e generatore solo di burocrazia e costi per le imprese . « Dopo le recenti dichiarazioni del ministero dell ’ Ambiente speravamo che sul Sistri calasse il silenzio definitivamente ma non è così : ci chiedono ancora di pagare i contributi per questo mostro burocratico perfettamente inutile », spiega Confartigianto . « Occorre intervenire subito - aggiunge l ’ associazione di categoria - e prorogare operatività e pagamenti , ma occorre soprattutto individuare un sistema di tracciabilità snello e che funzioni veramente per un tema tanto delicato come quello dei rifiuti ».
FIERE
Brevi
A ISPO NOVITÀ TESSUTI TECNICI
Tra le prossime fiere anche quelle dedicate ai tessuti tecnici per uso sportivo . In attesa , alcune aziende anticipano le loro collezioni , come Sitip , produttore di tessuti all ’ avanguardia e di alta qualità , che dal 5 all ’ 8 febbraio parteciperà a Ispo , il Salone internazionale degli articoli e abbigliamento sportivi , presso la Fiera di Monaco