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ECO DI BIELLA GIOVEDÌ 8 OTTOBRE 2015
Economia
LE STORIE / LUNEDÌ ALL ’ EXPO LE IMPRENDITRICI BIELLESI DI W @ W ITALIA
DONNE D ’ IMPRESA NELL ’ ALIMENTARE
NUTRIRE IL PIANETA : UN MOSAICO DI INIZIATIVE LOCALI CHE VEDONO PROTAGONISTE “ IN ROSA ”
LA CURIOSITÀ
WOMEN @ WORK ITALIA : UNA RETE BIELLESE CHE GUARDA AL MONDO
“ Insieme , Lavoriamo meglio , Valiamo di più ”: è il motto di Women @ Work Italia , associazione no profit che sostiene e promuove l ’ imprenditoria femminile , supportando le donne imprenditrici ( o che aspirano a diventarlo ) nel loro percorso professionale , attraverso la formazione , la creazione di reti famminili territoriali , il mentoring ( cioè il supporto di esperti ), lo scambio di competenze , e l ’ azione di lobbying sulle istituzioni . Ma soprattutto creando e sostenendo la fiducia nella capacità delle donne di ‘ fare impresa ’: in primis nelle donne stesse , e poi nel mondo economico , nella società , nella politica . Le socie sono tutte imprenditrici biellesi ma gli orizzonti a cui guarda W @ W sono ben più ampi del nostro territorio : nata sulla scia del fortunato progetto europeo Imagining Growth , che ha seguito numerose aziende femminili con risultati incoraggianti , l ’ associazione fa parte di reti internazionali di imprenditoria femminile quali Afaemme - Association of Organisations of Mediterranean Businesswomen e WEP - Women Entrepreneurship Platform ; e anche tra le socie , tutte di origine biellese , molte sono attive ben oltre i confini locali .
La testimonianza di Mina Novello e Alessandra Chiappo all ’ evento
RHO ( MI )
Lo spazio WE - Women for Expo , nel Padiglione Italia di Expo2015 , ha visto lunedì scorso un evento tutto biellese , con il convegno “ Fare impresa nell ’ agroalimentare : la visione al femminile ”. A organizzarlo , Women @ Work Italia , associazione biellese che promuove l ’ imprenditoria femminile : tra le sue socie , numerose titolari di piccole aziende attive nel campo della produzione e trasformazione alimentare , che hanno voluto raccontare al mondo , dalla vetrina di Expo , le loro storie e la loro ‘ visione ’ del settore .
In apertura , le motivazioni da cui nasce l ’ associazione : in Italia - ma in Europa le cose non vanno molto meglio - solo il 23 % delle imprese è gestita da donne , ed è un dato stabile , nonostante la crescente presenza femminile nel mondo del lavoro : « Un potenziale inesploso - ha esordito la moderatrice del convegno Carla Fiorio - che potrebbe , se supportato nel modo giusto , aiutare nel cammino della ripresa ».
Dunque , uscire dalla crisi puntando sulle donne : di questa scommessa hanno parlato le promotrici dell ’ associazione - la presidente Nicoletta Bertolone Jones e Debora Ferrero - e Sally Arkley , amministratore delegato di Women ’ s Economy , una delle prime e più note agenzie britanniche di supporto all ’ imprenditoria femminile , che ha ricordato il difficile e ancora lungo percorso per sostenere le iniziative e la voce delle donne in economia .
La cultura del cibo . E , parlando di alimentazione , non vi è dubbio che le donne abbiano qualcosa di importante da dire : non solo per il ruolo centrale che tradizionalmente
Marilena Bolli e , sopra , Arnaldo Cartotto hanno ricoperto nella cultura del cibo e nella microeconomia domestica , ma anche perché la loro presenza professionale nel settore agroalimentare è rilevante . Ed è dunque uno sguardo diverso , fatto di storie , di esperienze , di piccoli e grandi successi , ma soprattutto di emozioni , quello raccontato dalle relatrici del convegno . Dopo l ’ introduzione di Mina Novello - coordinatrice di Sapori Biellesi e grande divulgatrice di cultura gastronomica locale e non solo - che ha tratteggiato una sintetica e vivace storia di tendenze e mode alimentari degli ultimi decenni , sono state tante , e variegate , le voci che si sono alternate sul palco di Expo , articolate su temi di particolare attualità e i n t e r e s s e .
Cibo e imprese . In primis , si è parlato di cibo come cura per il corpo , con gli interventi dell ’ erborista Renata Siletti , della dietista e naturopata Roberta Barioglio , della chef Patrizia Segala , specializzata in cibo per celiaci e intolleranze . Poi l ’ agricoltura biologica come scelta di vita , con le esperienze di Denise Visintini , dell ’ azien - da La Bursch , e di Michela Antoniotti , della Cascina degli Eremiti . Infine , il tema del rapporto con la terra , raccontato da Maria Chiara Reda , titolare dell ’ azienda vitivinicola Castello di Montecavallo , da Armona Pistoletto , responsabile del progetto Let Eat Bi di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto , e da Lucia Catella , dell ’ omonima azienda cerealicola . Ne è emerso mosaico sfaccettato di esperienze , scelte di vita , di passioni e , soprattutto , la voglia e il gusto di condividerle con il pubblico presente : che è poi il senso e lo scopo di un network come Wo m e n @ Wo r k . lSimona Perolo
FEDERMANAGER / INCONTRO ASSOCIATIVO SUL BIELLESE DOMANI CON UN CONFRONTO CON LA PRESIDENTE UIB MARILENA BOLLI
TRE “ A ” PER IL FUTURO : « APERTURA , ATTRAZIONE , ALLEANZE »
Introdotto dal presidente di Federmanager Biella , Renzo Penna , ha avuto luogo nei giorni scorsi uno dei consueti incontri del ciclo “ Aperitivi al Circolo ” che ha avuto come ospite la presidente dell ’ Unio - ne Industriale Biellese , Marilena Bolli . Con una formula inedita , la serata si è sviluppata sotto forma di “ Dialogo sul futuro ” tra Marilena Bolli e Arnaldo Cartotto , socio di Federmanager e con un passato professionale come direttore dell ’ Uib oltre che , per molti anni , come responsabile del Centro studi della stessa associazione . Cartotto ha esordito ricordando il convegno che proprio Federmanager Biella aveva organizzato nell ’ ottobre del 2012 e che aveva per titolo “ Classi dirigenti , sistemi di rappresentanza e futuro del territorio : il Biellese del 2030 ”. In quella occasione si era lanciata l ’ idea di costituire BiellaDomani , una libera associazione di persone che avevano a cuore il futuro del Biellese . Ma le scarse reazioni avute all ’ e poca hanno fatto dire a Cartotto « che si era trattato di una delle tante occasioni perse per fare strategie di sviluppo territoriale non calate dall ’ alto ». Dopo aver rammentato che
nel giugno di quest ' anno l ’ U- nione Industriale ha organizzato il convegno “ Biellese in transizione ” il discorso è quindi scivolato sui risultati di questo incontro e sugli obiettivi che Uib si è posti con questa i n i z i a t iva .
La presidente Bolli , partendo dall ’ assunto che da un momento difficile possano venire degli spunti interessanti per nuove iniziative , ha riferito « che in Uib si è deciso di provare ad attivare tutte le forze sociali per dare una scossa al motore imballato ed avviare il cambiamento da monocultura ad ecosistema ». Ha inoltre sostenuto « che non è più il tempo di fare politiche industriali nazionali bensì locali », mettendo in evidenza sia i difetti che le capacità su cui costruire il futuro del Biellese . « Tutto ciò - ha detto - può essere agevolato dalla mutata sensibilità dei nostri imprenditori , che si sono riappropriati del senso di appartenenza ad una componente fondamentale del mondo del lavoro e più in generale dell ’ economia del nostro paese ». Cartotto , apprezzando l ’ ot - timismo con cui la presidente Uib ha affrontato i vari punti del suo intervento , non ha
trascurato però di stuzzicare l ’ ospite ricordando « la scarsa propensione alla collaborazione da parte delle varie categorie economiche biellesi , che ha portato nel tempo ad avere una situazione insoddisfacente e penalizzante sotto vari aspetti : dalle strade alle ferrovie , dalla formazione professionale all ’ istruzione universitaria , allo scarso supporto alle imprese per la ricerca e l ’ innovazione - con le difficoltà incontrate nel tempo da Tessile e Salute , il Cnr di Biella , gli inizi di Pointex , solo per fare alcuni esempi ». Ha inoltre ribadito come , nel recente passato , iniziative non nate da una reale esigenza del territorio - nel campo della promozione e del credito , ad esempio - abbiano dato risultati scarsi quando non sono naufragate ancor prima di nas c e r e .
Non ha mancato di elencare , sotto forma di esempi non certo esaustivi , anche le cose positive avvenute in questi anni : dalle serate digitali di Banca Sella , con il coinvolgimento di tantissimi giovani , all ’ avvio di Sella Lab , alla partenza del nuovo ospedale , alla realizzazione a Città Studi del master “ Brand dei sistemi ter ritoriali ”, all ’ avvio recente dell ’ associazione 015 Biella , cui ha aderito anche Federm a n a ge r .
Su quest ’ ultima iniziativa si è instaurato in particolare un fitto scambio di riflessioni fra i due interlocutori , entrambi convinti « che il territorio abbia bisogno innanzitutto di un cambiamento culturale , di nuove idee e proposte che coinvolgano operatori , enti , singoli cittadini nel disegnare il futuro del Biellese ». Sono emerse in particolare quelle che potremmo definire le tre A che sintetizzano bene le esigenze del nostro territorio : apertura , attrazione , all e a n z e .
« Apertura : che poi significa nuovi approcci a cose magari antiche , anche attraverso occasioni di dibattito , conferenze , visite , esperienze maturate altrove e replicabili nel nostro contesto ».
« Attrazione : di giovani , di talenti , di imprenditori , di capitali , di flussi turistici , per uscire dal nostro isolamento ed accettare la contaminazione con altre realtà ».
« Alleanze : tra imprese , tra enti pubblici e privati , nel campo della formazione , della sanità , dei servizi alla persona , per superare quella dimensione critica che caratterizza oggi un territorio popolato da sempre meno abitanti e con una popolazione sempre più anziana ». lR . E . B .
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UIB E CANAVESE
FORUM AMBNROSETTI IN TRASFERTA A IVREA
Il forum Ambrosetti di Cernobbio è un appuntamento ormai tradizionale e noto a livello internazionale . Capi di stato e di governo , massimi rappresentanti delle istituzioni internazionali , ministri , premi Nobel , imprenditori , manager ed esperti di tutto il mondo si riuniscono ogni anno , dal 1975 , per confrontarsi sui temi di maggiore impatto per l ’ economia globale e la società nel suo complesso . L ’ edizione 2015 , tenutasi dal 4 al 6 settembre , ha avuto come titolo “ Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive ”. Le Giunte delle territoriali di Confindustria del Canavese e Biella , con i rispettivi Comitati Piccola Industria e Gruppi Giovani Imprenditori , si sono incontrati lo scorso 28 settembre al castello di Pavone per un momento di incontro , condivisione e formazione ; nell ’ occasione Marco Grazioli , presidente e senior partner di The europeanhouse Ambrosetti , ha fatto una sintesi dei lavori dell ’ ultima edizione del forum di Cernobbio . Due ore di grande interesse , in cui il manager e docente universitario ha spaziato dai grandi temi globali di economia , geopolitica , scienza e tecnologia a quelli dell ’ Europa e della sua politica , ai migranti , alla finanza , agli scenari futuri , per concludere con uno sguardo all ’ Italia .
INCONTRI “ 015 BIELLA ”
DOMNANI FASHION E QUALITY RETAIL
Il prossimo appuntamento del ciclo “ 015Biella ” è fissato per domani , venerdì , alle ore 17 al Sella Lab in via Corradino Sella 10 : tema dell ’ incontro sarà il fashion e quality retail con personaggi di primo piano come il leader della sartoria Maurizio Marinella ed altri imprenditori come Paolo Camerano , il vicepresidente di Altagamma Armando Branchini e il presidente Crb Franco Ferraris oltre a Marco Leona direttore del dipartimento di ricerca scientifica Metropolitan Museum of Art di New York . L ’ orario è stato anticipato per consentire di assistere al Premio Maggia di architettura .
MADE IN ITALY
AMAZON CREA NUOVO REPARTO
Amazon inaugura “ Made in Italy ”, una nuova sezione dedicata esclusivamente ai prodotti di manifattura italiana provenienti da botteghe artigiane di alta qualità . Da lunedì , il nuovo reparto e-commerce è presente sia sul sito italiano sia in quello inglese , e a breve è previsto il debutto sulla piattaforma americana . Gli artigiani locali possono così proporre i loro prodotti agli oltre 250 milioni di clienti Amazon nel mondo dopo aver presentato la propria iscrizione al sito e ricevuta l ’ approvazione dal colosso americano che consulta associazioni artigianali locali prima dell ’ ok finale . Attualmente alla sezione Made in Italy hanno aderito 150 artigiani italiani ( 100 provenienti da Firenze ), mettendo sul mercato online 5mila prodotti tra cui scarpe , borse , abbigliamento , oreficeria e arredamento .