Portfolio 2015 | Page 25

VITA & ARTI
ECO DI BIELLA LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2015
VITA & ARTI

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Libri: settimana tra le pagine di Fini, Vaglio e Benedetti

Settimana dedicata alla cultura, quella che va aprendosi oggi. Domani, martedì 24 novembre, alle ore 18 si terrà al Museo del Territorio di Biella la conferenza“ Le donne nell’ Ottocento tra pubblico e privato- La scuola di Eva Sella”, nella quale verrà presentato il volume scritto in merito da Piera Vaglio Giors. Sempre al Museo del Territorio il famoso giornalista polemico
Massimo Fini presenterà- giovedì 26 novembre, alle ore 21-“ Una vita. Un libro per tutti. O per nessuno”. A intervistarlo Paolo Bianchi di“ Li ber o”. Lo stesso giorno, giovedì 26 novembre, Luisa Benedetti discorrerà con lo scrittore Pierfrancesco Gasparetto e la restauratrice Mariella Lobefaro sul suo volume“ Il mistero del prescelto”. L’ appuntamento è fissato, in questo caso, al Circolo Sociale Biellese, in piazza Martiri, alle ore 21.

IL DECIMO CONVEGNO UCID / IL RAPPORTO CON L’ INDUSTRIA

« La cultura rilancia il territorio »

Da Candelo alla Burcina, da Castellengo a Pray storie di amore per la propria terra, passione, coraggio, capacità visionaria. Però...

C’ è un borgo medievale, abbandonato al degrado e alle erbacce, che rinasce e diventa uno dei borghi più belli d’ Italia. Ci sono vecchi vigneti che resuscitano e danno vini apprezzati e premiati nel mondo. C’ è il sogno visionario di un imprenditore ottocentesco, che dà vita ad un giardino botanico unico nel suo genere. E poi il mondo delle vecchie fabbriche, che si trasforma in storie, documentari, racconti, mostre, itinerari turistici. E uno spazio di grande creatività artistica che connette Biella al mondo. C’ è perfino un nuovo piccolo e audace museo, che nasce e decolla in mezzo al nulla. E, per guardare avanti, ci potrebbe essere un centro storico, oggi svuotato, che recupera il suo ruolo trasformandosi in attrattore commerciale e culturale. E di storie di successo ce ne sarebbero tante altre, a guardarsi intorno: storie che raccontano come un territorio e la sua cultura- la sua arte, la storia, i protagonisti, le tradizioni, i valori, i paesaggi, i fiumi e le montagne, i prodotti della terra e il cibo- possano diventare motore di un rilancio sociale ed economico. Ma riescono davvero ad esserlo, in un contesto come quello biellese, storicamente connotato in modo così marcato dalla‘ mono- cultura’ legata al manifatturiero tessile?
E’ stato questo il tema del convegno organizzato sabato scorso nella sala convegni di Biverbanca dall’ Ucid, Unione cristiana imprenditori dirigenti, dal titolo“ Dalla Cultura dell’ Industria alla Industria della Cultura”. Si tratta del decimo incontro annuale che la sezione di Biella dell’ Ucid organizza per offrire spunti di riflessione e analisi su questioni rilevanti per il Biellese, e quest’ anno l’ at- tenzione è stata rivolta- in collaborazione con il DocBi, Centro Studi Biellesi- proprio alle opportunità, anche economiche, offerte dai valori culturali locali. Dopo i saluti di Vittorio Donati, presidente Ucid Biella, di Riccardo Ghidella, presidente regionale Ucid, e di don Carlo Borrione, parroco di Coggiola- che ha portato i saluti del Vescovo e ha richiamato il poco rispettato dovere cristiano di custodire, coltivare e valorizzare i doni del creato- ha preso il via una nutrita carrellata di case histories, moderata dal giornalista Silvano Esposito.
Guido Piacenza ha ricordato la passione e la dedizione con cui quattro generazioni di industriali lanieri hanno creato quel gioiello paesaggistico e naturalistico che è la Burcina, diventata poi uno dei luoghi identitari del territorio, amato dai biellesi ma anche capace di attrarre turisti e appassionati botanici da tutto il mondo.
Mariella Biollino, sindaco di Candelo, ha ripercorso l’ i t e r, spesso faticoso, che ha portato il
Ricetto, abbandonato e misconosciuto, a diventare un attrattore turistico e una fucina di eventi capace di portare ogni anno nel Biellese decine di migliaia di visitatori: un volano attorno a cui il paese ha ricostruito la sua riqualificazione
IL SET“ LUISA SPAGNOLI”

Orazio Scanzio pilota da corsa per fiction

« Peccato non si sia trattato di una gara vera, altrimenti mi sarei divertito anche di più ». A parlare è Orazio Scanzio, ex presidente della Provincia
LA STORIA / IL BIELLESE NICHOLAS ZARAMELLA TRA I CANTANTI DEL TALENT SHOW

Da Londra a“ Amici” a suon di looper

economica, sociale e culturale.
Roberto Bonati ha illustrato il progetto 015, che punta a fare del centro storico di Biella una vetrina delle eccellenze produttive locali, concentrandone l’ of- ferta negli spazi commerciali oggi sottoutilizzati.
di Biella e appassionato collezionista, che ha calcato il set della fiction Rai“ Luisa Spagnoli”, in questi giorni ospitata anche a Vigliano Biellese.
« Sai, Nick, mi ricordo di te ai provini. Quando hai raccontato che sei andato a Londra con tua sorella a cercare fortuna. E che, vedendo la band dei“ The Kolors”, volevi cantare in inglese ». Maria De Filippi fa una pausa. Il fascio di luce inquadra Nicholas Zaramella con il volto teso. « L’ opportu- nità c’ è ». È così che la celebre conduttrice ha annunciato al giovane cantautore biellese di essere uno dei nuovi allievi della scuola- talent show“ Amici”, programma di costante successo giunto alla sua 15esima edizione. Il cantautore, 20 anni di fresca uscita dall’ Iti“ Q. Sella”, non ha trattenuto le lacrime, mentre nella sua casa, a Valle San Nicolao, la famiglia- papà Roberto, mamma Manuela e le sorelle Giulia e Francesca- festeggiava con diversi amici radunati per l’ occasione, tutti a dita incrociate. L’ avven- tura per il cantautore biellese che suona il loop station, comincia adesso su Canale 5. lG. B.
E’ invece già diventato realtà il sogno di Alessandro Ciccioni, il progetto di Centovigne: nato per recuperare piccoli appezzamenti abbandonati attorno al castello di Castellengo, ha saputo catalizzare le energie di altri nuovi e vecchi viticoltori, la
Vittorio Donati con Ercolina Calcaterra e Marilena Bolli( Premio Zaccheo) e altri premiati( Foto Sartini)

Il Premio Zaccheo

Il convegno Ucid è stato anche l’ occasione per la consegna del“ Premio Zaccheo” a due donne molto diverse tra di loro: Ercolina Calcaterra, da sempre impegnata in attività sociali; e Marilena Bolli, presidente dell’ Unione Industriale Biellese. Si tratta di un riconoscimento che, dal 2006, ogni due anni viene assegnato a esponenti della vita economica e sociale che abbiano dato concreta testimonianza dei principi cristiani, distinguendosi per l’ impegno etico posto alla base del proprio lavoro. E’ ispi- rato alla figura di Zaccheo, citata nel vangelo di Luca: un ricco pubblicano che, per incontrare Gesù, sale su un sicomoro e, dopo averlo incontrato, si converte e dona metà dei suoi beni ai poveri.
Scanzio ha impersonato un pilota della“ Coppa della Perugina”, al Parco La Mandria di Torino, alla guida della sua Salmson, auto d’ epoca del 1927.
Nicholas Zaramella( al centro) tra i nuovi cantanti di Amici cui audacia è oggi premiata da riconoscimenti di critica e di pubblico, nonché dall’ attesa di una nuova Doc‘ Castellengo’, che sancirebbe la rinascita della antica e dimenticata cultura vinicola del Biellese orientale.
Del tutto inedita, almeno per il nostro territorio, è al contrario la sfida- raccontata da Fa b r i z i o L ava- di Falseum, Museo del Falso e dell’ Inganno, che ha aperto i battenti il settembre scorso nel restaurato castello di Verrone e che, nonostante l’ u- bicazione appartata, ha saputo finora attrarre 2.500 visitatori paganti.
Tra le tante storie di valorizzazione dei‘ giacimenti culturali’ del territorio che hanno visto protagonista il Docbi, Centro Studi Biellesi, Giovan- ni Vachino ne ha citate alcune- dalla Strada della Lana agli eventi di‘ Tr a n s u m a n d o’, dal restauro dei dipinti votivi al recupero dei vecchi castagni- particolarmente ricche di potenzialità per il territorio.
E poi l’ esperienza di Cittadellarte che sempre più- ha raccontato Armona Pistoletto- si propone come partner del territorio, sia nell’ esportar ne immagine e valori nel mondo, sia nell’ attrarre visitatori, facendo rete con le risorse locali.
E, dietro a molte di queste avventure, c’ è il ruolo storico di supporto della Fondazione Crb, la cui mission- ha sottolineato il presidente Franco Ferraris- vede oggi come priorità la difficile situazione sociale del territorio. Tutte esperienze, quelle portate dai relatori, che parlano di amore per la propria terra, passione, coraggio, capacità visionaria.
E allora perché, si è domandato provocatoriamente Alberto Savio, imprenditore e fondatore di Pallacanestro Biella, il Biellese non riesce ad uscire da una crisi forse più profonda che altrove? Per ragioni storiche- una storia costellata di rivalità e conflitti, senza una‘ nar razione’ e dunque una identità collettiva- secondo l’ architetto Mauro Vercellotti; o- secondo altri- per ragioni culturali: l’ individuali- smo, l’ incapacità di‘ fare rete’, la tendenza alla autoreferenzialità; o per ragioni strutturali: l’ isolamento, l’ eterno problema dei collegamenti, le scelte strategicamente sbagliate del pass a t o.
Un dibattito vivace, per un tema stimolante e controcorrente, in un contesto di crisi economica in cui si tende a considerare la cultura come un lusso inutile, una voce di bilancio da tagliare: al contrario, dal convegno è emersa la necessità di ripensare al futuro del Biellese in un’ ottica più ampia, che guardi alle risorse culturali del territorio come ad un asset da valorizzare anche in chiave economica. lSimona Perolo