Nell ’ ambito della ricca e variegata vetrina locale che verrà allestita da Coldiretti ad Expo il prossimo 29 maggio ( vedi box in alto ), un riflettore speciale andrà ad illuminare quella che oggi viene considerata una tra le eccellenze gastronomiche di maggior prestigio prodotte dal territorio b i e l l e s e . |
A sollevare il sipario sul miele locale , produzione che oggi conta qualcosa come oltre 300 produttori , 200 dei quali riuniti nell ’ Associazione apicoltori biellesi , sarà proprio il presidente del sodalizio nato allo scopo di « supportare gli associati dal punto di vista tecnico , fiscale , sanitario e burocratico ». Paolo Detoma avrà il compito di relazionare davanti al pubblico dell ’ esposizione universale in merito alla produzione nostrana , in vista di un appuntamento ancor più strutturato già in programma per il mese di settembre . La conferenza sarà anche l ’ occa - sione non solo per consentire al pubblico di degustare la bontà del miele biellese , per l ’ occasione offerto dal vicepresidente dell ’ Associa - zione Paolo Enrico Bena : sulla tavola |
, il miele prodotto nell ’ agrituri - smo di famiglia , Il Tiglio di San Sudario . Ma sarà anche il momento giusto per raccontare le ultime novità che stanno interessando l ’ a- picoltura locale : una tra tutte , la nuova marchiatura . « I nostri associati - spiega Detoma - ora avranno la possibilità di fregiarsi del nuovo sigillo con etichetta “ miele biellese ”( al centro , il logo realizzato dal giovane artista cossatese Lorenzo Gnata ) - , sottostando ovviamente a un rigido disciplinare che sarà per loro e per i consumatori garanzia di ancor più alta qualità ». Il processo di marchiatura è al via ( i sigilli sono giunti alla fase di stampa ), e il passaggio rappresenta oggi un nuovo motivo di pregio a favore della specialità . « Il settore si sta notevolmente sviluppando sul nostro territorio - conclude Detoma - : l ’ apicoltura è spesso considerata anche una forma alternativa di reazione alla crisi , e questo per noi rappresenta un valore aggiunto fondamentale . Il marchio , non a caso , lavora proprio nella direzione di chi , con il miele , desidera realizzare un reddito integrativo ».
lVeronica Balocco
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DIARIO DALL ’ EXPO
Lungo il canale , la natura “ vince ” RHO ( MI ) Chi si aspettava , da un evento dedicato all ’ alimentazione , un tripudio di cibi , prodotti , sapori , odori , colori , in questi primi giorni sarà forse rimasto deluso : Expo2015 è apparso finora come un mondo ipertecnologico , fatto di megaschermi , totem interattivi , ologrammi , invenzioni multimediali , effetti speciali . Più che nel grande orto globale sognato dai suoi ideatori , o nel souk interculturale che molti visitatori forse si aspettavano , ci si trova immersi in un caleidoscopico racconto virtuale , dove il cibo del mondo si può guardare , ascoltare , a volte perfino annusare senza mai essere concretamente presente , se non nei menu dei ristoranti . Ma ci vuole pazienza : giorno dopo giorno , spuntano fazzoletti verdi , aiole fiorite , piante aromatiche , giardini tropicali , oasi magrebine , orti didattici , angoli mediterranei , boschetti di conifere , campi di cereali , pareti verdi : tasselli di natura , ri-costruita e assemblata
in un poliedrico mosaico che racconta la biodiversità planetaria .
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E a poco a poco , superati i ritardi di viaggi , dogane , corrieri , consegne , controlli sanitari , i padiglioni iniziano a riempirsi di prodotti “ ve r i ” - fiori , frutti , spezie , piatti , ceramiche , strumenti musicali , quadri , gioielli , sculture |
… - e nell ’ aria si diffondono profumi e note esotici , intriganti o semplicemente sconosciuti . E poi , per ritrovare spazi e ritmi reali , basta addentrarsi negli angoli meno battuti , spingendosi all ’ esterno , lungo il canale che circonda il sito : 4 chilometri e mezzo di acqua , che arriva dal canale Villoresi e , dopo essere passata nelle vasche di fitodepurazione , finisce alla Darsena , nel cuore di Milano , irrigando le aree verdi circostanti e controllando il microclima dell ’ area . Qui , dove la folla non arriva , la natura sta riprendendo a poco a poco il sopravvento : sull ’ acqua si riflette un sole già estivo , e qualche anatra scivola via veloce , seguita da un codazzo di anatroccoli ; lungo gli argini , crescono i papaveri , e anche i fiordalisi , ormai talmente rari nei nostri campi ; e la sera , quando il caldo e i visitatori calano , si sente il gracidare insistente delle rane , e sembra perfino normale . lSimona Perolo |