PLAST ottobre 2025 Estrusione | Page 24

ECONOMIA [ MERCATO ]

3. SEGMENTAZIONE DELLA FILIERA( ITALIA, 2023)
Segmento
Quota fatturato
Trend 2019 – 2023
Trasformazione 74,7 % + 12,4 % reali
Produzione materie plastiche
14,9 % + 1,9 % reali
Note
Segmento dominante, più redditizio In calo per produttività e redditività Macchinari 8,1 % – 7,7 % reali Calo di fatturato
Recupero 2,3 % + 28 % reali
4. EXPORT E MERCATI PRINCIPALI( 2024) Voce Export totale plastica
Valore
€ 25 miliardi Quota intra-UE Oltre 66 %
Principali Paesi destinazione
Quota USA + Cina export 7,1 % Importazioni materiali dagli USA
Marginale ma in crescita
Germania, Francia, Spagna, Polonia, USA
+ 286 % in 10 anni
dagli Stati Uniti, con un aumento delle importazioni del + 286 % nell’ ultimo decennio, contro un + 25 % delle esportazioni. Inoltre, la dipendenza dalla Cina è rilevante per macchinari( 16,8 % dell’ import) e componenti per la trasformazione( 12,6 %).
Nel 2024, l’ industria italiana della plastica ha confermato la sua vocazione internazionale, generando un export pari a 25 miliardi di euro, equivalente al 4,2 % dell’ intero export manifatturiero nazionale
Lo“ tsunami normativo” e il cambio di paradigma europeo Il quadro normativo europeo ha imposto al settore un cambiamento radicale. A partire dal 2020, la plastica è stata oggetto di numerosi provvedimenti legislativi: Reach, SUP( Single Use Plastics), ESPR( Ecodesign for Sustainable Products Regulation), Waste Framework Directive e il PPWR( Packaging and Packaging Waste Regulation). Queste normative hanno introdotto:
• restrizioni sulle plastiche monouso,
• obblighi di contenuto riciclato,
• requisiti di tracciabilità e sostenibilità ambientale,
• contributi finanziari al bilancio UE in base al peso dei rifiuti plastici non riciclati.
Le conseguenze? Un aumento dei costi di conformità, tempi più lunghi per gli investimenti e maggiore incertezza per le imprese. Tuttavia, la Commissione europea sta cercando di ribilanciare le priorità introducendo strumenti come:
• il Clean Industrial Deal, per coniugare decarbonizzazione e competitività;
• i pacchetti Omnibus, per semplificare la rendicontazione ESG e alleggerire i carichi normativi, soprattutto per PMI;
• il Chemicals Industry Package, focalizzato su riciclo chimico, materie bio-based e riduzione dei costi energetici.
Circolarità e nuove tecnologie: un potenziale ancora inespresso Lo studio Teha sottolinea che il potenziale di riciclo della plastica in Italia è ancora ampiamente sottoutilizzato. Nel 2022, su 3,94 milioni di tonnellate di rifiuti plastici prodotti, solo 1,19 milioni sono stati trasformati in materia prima seconda. Guardando al 2040, le proiezioni stimano una produzione di rifiuti pari a 6,84 milioni di tonnellate. Nello scenario migliore, l’ Italia potrebbe riciclarne fino a 4,5 milioni( 66 %), coprendo fino al 45 % della domanda interna di materia prima plastica. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario:
• sviluppare una filiera di riciclo chimico da almeno 930.000 tonnellate / anno;
• investire circa 2,6 miliardi di euro in nuovi impianti;
• favorire la complementarità tra riciclo meccanico, chimico e organico.
Ma il costo dell’ energia( oltre 110 €/ MWh) e il prezzo delle quote ETS( 64 €/ tCO 2
) pongono seri limiti alla sostenibilità
24 RIVISTA DELLE MATERIE PLASTICHE 10 ~ 10 | 2025 ESTRUSIONE
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