di materie prime, trasformazione, macchinari e recupero – e vede attive oltre 10 mila imprese, per il 64 % micro e per il 34 % piccole o medie. Nonostante la frammentazione, il comparto conta anche su grandi aziende e gruppi multinazionali.
Export, leadership nella trasformazione e rischio dipendenze L’ industria italiana della plastica ha una forte vocazione all’ export: 25 miliardi di euro nel 2024, pari al 4,2 % dell’ export manifatturiero totale. Oltre i due terzi delle esportazioni sono destinate al mercato europeo, mentre i Paesi extra-UE pesano per il 20,7 %. USA e Cina valgono complessivamente il 7,1 % dell’ export. Il segmento trainante è quello della trasformazione, che genera il 74,7 % del fatturato dell’ intera filiera, con performance in crescita su tutti gli indicatori: produttività(+ 9,3 % in 5 anni), redditività( Ebitda / Fatturato salito dal 9,8 % al 12,8 %) e valore aggiunto. Ma esistono anche vulnerabilità: l’ Italia è oggi importatore netto di materie prime plastiche, soprattutto
1. INDICATORI ECONOMICI GENERALI( ITALIA, 2023) |
Voce |
Valore |
Fatturato totale |
€ 58,4 miliardi |
Valore aggiunto |
€ 15,3 miliardi |
Occupazione diretta |
164.000 addetti |
Quota sul manifatturiero |
4,9 %( fatturato) / 4,8 %( VA) |
Quota export sul manifatturiero |
4,2 % |
Numero imprese attive |
Oltre 10.000 |
2. POSIZIONAMENTO EUROPEO( UE-27) |
indicatore |
Posizione |
dettaglio |
|
Italia |
|
Fatturato |
2 ª |
Dietro la Germania |
Crescita fatturato( 2019 – 2023) |
1 ª |
+€ 11,6 MLD, + 25 % |
Quota imprese su totale UE |
16 % |
Maggior numero di aziende in UE-27 |
Occupazione |
2 ª |
10,6 % del totale UE, dopo la Germania |
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