Un comparto da 58 miliardi di euro, 164 mila occupati e una posizione di leadership in Europa. Ma anche un settore chiamato a riformarsi in fretta sotto la spinta di nuove normative, concorrenza globale e sfide energetiche. Lo studio strategico di Teha traccia la rotta per un futuro più competitivo e circolare della plastica made in Italy.
ECONOMIA [ MERCATO ]
Un comparto da 58 miliardi di euro, 164 mila occupati e una posizione di leadership in Europa. Ma anche un settore chiamato a riformarsi in fretta sotto la spinta di nuove normative, concorrenza globale e sfide energetiche. Lo studio strategico di Teha traccia la rotta per un futuro più competitivo e circolare della plastica made in Italy.
L’ Italia della plastica alla svolta
Con un fatturato di 58,4 miliardi di euro nel 2023( pari al 4,9 % del manifatturiero), un valore aggiunto di 15,3 miliardi e circa 164 mila occupati, l’ industria della plastica italiana si conferma uno dei pilastri dell’ economia nazionale. È il nono comparto industriale per dimensioni, con un peso maggiore dell’ automotive in termini di occupazione e valore generato. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto“ L’ industria della plastica in Italia” della The European House Ambrosetti( Teha), realizzato in collaborazione con alcune organizzazioni industriali e di filiera. A livello europeo, l’ Italia si posiziona al secondo posto dopo la Germania, ma con un divario in riduzione:-53% di fatturato rispetto a Berlino nel 2023, contro il-57% del 2014. In termini di crescita assoluta, l’ Italia è prima in Europa tra le grandi economie: tra il 2019 e il 2023 il fatturato del settore è cresciuto di 11,6 miliardi(+ 25 %), contro il + 9 % della Germania. La forza del settore si riflette anche nella sua articolazione: la filiera si sviluppa su quattro segmenti – produzione
22 RIVISTA DELLE MATERIE PLASTICHE 10 ~ 10 | 2025 ESTRUSIONE
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