PLAST Novembre 2025 | Page 69

cipali doti: la capacità di isolamento termico, la resistenza agli urti, la leggerezza.
Qualche numero di mercato Una analisi di Mordor Intelligence stima che il mercato dei caschi da motociclista a livello globale toccherà un valore di 0.97 miliardi di dollari USA nel 2025, con un ulteriore incremento a 1.35 miliardi entro il 2030. Verified Market Reports stima che le vendite di quelli da ciclismo raggiungeranno 2,5 miliardi di dollari entro il 2033. In termini di unità, in Italia, ANCMA( Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) stima che nel 2024 le aziende associate abbiano venduto oltre 1.300.000 caschi, di cui circa 315.000 in Italia e il resto all’ estero. Numeri confortanti; non va però dimenticato che la produzione è sempre più delocalizzata nel Far East, mentre in Italia e in generale in Europa si concentra soprattutto la realizzazione dei caschi di alta gamma. Si tratta, comunque di mercati ingenti, stimolati dagli obblighi normativi, dall’ incremento di vendite di cicli, ebike, motocicli e monopattini, ma anche da una maggiore consapevolezza sulla tematica della sicurezza nella pratica di attività sportive che richiedono la protezione della testa. Ci sono ancora ampi margini di crescita perché, soprattutto nel caso dei monopattini, l’ utilizzo dei caschi non è ancora pienamente diffuso, in assenza di norme che li rendano obbligatori.
La struttura del casco I caschi sono costituiti da una calotta esterna, ad alta resistenza meccanica, e da un rivestimento interno. La calotta esterna è realizzata, nel caso dei caschi da moto di alta gamma, in composito a base di fibra di carbonio o fibre composite; altrimenti in una resina termoplastica ad alta resistenza; per i caschi da bicicletta possono essere impiegati materiali meno nobili, come PVC o ABS, mantenendo, nei modelli più costosi, l’ opzione del composito in fibra di carbonio. La calotta internamente è rivestita in EPS, polistirene espanso sinterizzato. La quasi totalità dei caschi esistenti sul mercato prevede l’ impiego di questo materiale, perché le ricerche svolte su possibili altri materiali, non hanno individuato alternative valide che garantiscano le stesse performance in termini di protezione. Completano la struttura un’ imbottitura in materiale tessile a diretto contatto con il capo, un sistema di aggancio, che assicura il casco alla testa ed eventualmente una visiera. La calotta esterna ha il compito di disperdere la forza degli eventuali urti su una superficie il più ampia possibile e di resistere alla perforazione; il rivestimento in EPS ha lo scopo di assorbire l’ energia degli impatti. Questi due effetti combinati, consentono la protezione del capo.
La produzione Nel caso della produzione dei caschi, una volta raffreddate, le palline vengono saldate fra loro in uno stampo della forma del casco.( Processo noto come sinterizzazione). Per questa applicazione in genere si usa EPS ad una densità più elevata che nelle applicazioni standard( circa 60 kg / m3), in modo che possa resistere ad impatti anche molto elevati. Un passaggio critico della fabbricazione dei caschi è la saldatura di questo strato alla calotta esterna: se la saldatura è fatta a regola d’ arte, la durata della sezione in EPS è di diversi anni, salvo urti che, come anticipato, ne compromettono la funzionalità e rendono necessaria la sostituzione del casco. Per quanto l’ impiego dell’ EPS per la realizzazione di caschi sia sicuramente minoritario in termini di volumi rispetto ad altri settori – ogni casco utilizza da 100 a 200 grammi in EPS – si tratta di un’ applicazione di alto valore per la funzione esercitata dal materiale.
Il ruolo dell’ EPS Il ruolo – cruciale- dell’ EPS nel casco si basa sul principio della deformazione plastica, che si articola in tre fasi: assorbimento dell’ energia, dissipazione della forza, riduzione dell’ accelerazione. Vediamole una per una. Assorbimento dell’ energia: in caso di impatto, l’ EPS si comprime in modo permanente. Infatti, la compressione deforma le celle di cui è composta la schiuma, assorbendo l’ energia cinetica dell’ impatto. Dissipazione della forza: la schiuma distribuisce la forza dell’ urto su un’ area più ampia, riducendo drasticamente l’ intensità della forza che altrimenti verrebbe trasmessa direttamente dal punto d’ impatto al cranio e al cervello. Riduzione dell’ accelerazione: l’ EPS riduce il picco di energia che il cervello subisce, diminuendo il rischio di lesioni trauma-
Casco da bicicletta con struttura in EPS leggera e resistente che garantisce comfort e sicurezza durante la pedalata
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