SPORT & TEMPO LIBERO [ APPLICAZIONI ]
Casco da sci con strato interno in EPS che assorbe l’ energia degli urti e protegge la testa anche nelle cadute più violente
tiche come commozioni cerebrali e fratture. Le proprietà ammortizzanti dell’ EPS( dovute ancora una volta alla struttura a celle chiuse ricche di aria) permettono così di assorbire eventuali colpi e di attenuare, come un cuscino d’ aria, l’ impatto della testa contro le pareti esterne del casco. L’ EPS è inerte nei confronti dell’ acqua; ciò è importante in un’ applicazione come i caschi, che vengono utilizzati all’ a- perto e in tutte le condizioni metereologiche. L’ acqua non attraversa le pareti delle celle chiuse e non può quindi venire assorbita se non fra gli interstizi residui fra le perle espanse. Inoltre, i caschi devono essere sufficientemente leggeri da essere indossati agevolmente, anche per numerose ore, come avviene nei lunghi viaggi in moto o in alcune pratiche sportive. Anche sotto questo aspetto l’ EPS si rivela un materiale ottimale. Un altro aspetto da non trascurare è il costo. Il processo di produzione dell’ EPS è relativamente economico rispetto a materiali alternativi.
Riciclo Non ci sono, al momento, delle norme specifiche per quanto riguarda la circolarità dei caschi, anche se alcune aziende produttrici di caschi stanno facendo ricerche in tal senso. Per quanto riguarda l’ EPS in linea teorica potrebbe essere utilizzata una parte di materiale proveniente da riciclo nella realizzazione del rivestimento interno, ma per garantire le medesime performance protettive del materiale vergine bisognerebbe partire da materiale post-uso ripolimerizzato. I caschi sono prodotti durevoli che hanno la necessità di esse- re sostituiti solo in caso di un impatto significativo, anche se i danni non sono visibili esternamente, a causa della deformazione permanente a cui va incontro in casi come questi il rivestimento in EPS. La schiuma compressa dall’ urto, infatti, perde la sua capacità di assorbire ulteriori forze d’ urto, non garantendo più le corrette performance. Comunque, non ci sono obblighi normativi: la sostituzione del casco resta legata alla sensibilità del singolo.
Normative del settore Per essere venduti sul mercato europeo, i caschi devono essere omologati a standard di riferimento. Per quelli da moto il riferimento è lo standard ECE22-06; per i caschi per biciclette, tavole e pattini a rotelle il riferimento è la norma UNI EN 1078.( UNI EN 1080 per i prodotti destinati ai ragazzi under 12). Tutti questi standard fissano i requisiti del prodotto e i metodi di prova per verificarne il rispetto. Infatti, per ottenere l’ omologazione i caschi devono superare severi controlli che prevedono prove di impatto, di irraggiamento e anche di durabilità. La normativa è in costante evoluzione, soprattutto per quanto riguardi i prodotti per le moto: con il miglioramento delle tecnologie, che permettono di realizzare mezzi sempre più veloci e performanti, anche la necessità di protezione, per quanto possibile, deve evolvere. In passato esistevano tre standard( europeo, australiano e USA); attualmente l’ Australia ha adottato il riferimento europeo; una semplificazione delle procedure per i produttori che operano sui mercati internazionali.
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