La società Recon Polymers collabora da anni con Tetra Pak per aumentare la capacità di riciclo del polyAl
Alla luce dei risultati positivi, nel 2023 Tetra Pak ha deciso di portare questa tecnologia su scala più ampia e ha investito 1 milione di euro per rafforzare lo stabilimento di riciclaggio Recon Polymers a Roosendaal nei Paesi Bassi. L’ impianto, inaugurato nel novembre 2023, si è gradualmente avvicinato a una capacità di riciclo aggiornata di 8.000 tonnellate all’ anno, capacità che consente di riciclare circa il 30 % di tutto il polyAl dei cartoni per bevande raccolti per il riciclo in Francia, Belgio e Paesi Bassi. Le applicazioni in polyAl spaziano dalla produzione di pallet alla creazione di interni e di oggetti stampati in 3D di grande formato. Ed è proprio nella logistica che Recon Polymers ha avviato una collaborazione con il produttore di pallet in plastica AVK Plastics, nei Paesi Bassi, per l’ inserimento del polyAl riciclato nei loro pallet. Tetra Pak e Recon Polymers intendono aumentare ulteriormente la capacità dell’ impianto e potenzialmente influenzare altre regioni. La capacità aggiunta derivante dai recenti aggiornamenti, ad esempio, ha contribuito a raggiungere l’ obiettivo ufficiale di riciclo dei Paesi Bassi, per le fibre e anche per il polyAl. Questo obiettivo si stima passerà dal 34 % registrato nel 2023 al 55 % entro il 2030. Nel 2023, Tetra Pak ha investito anche in altri Paesi, dedicando quasi 40 milioni di euro a livello mondiale al riciclo di cartoni per bevande e a livello di Unione Europea per permettere di migliorare le capacità di riciclo di questi cartoni in materia prima seconda di qualità attraverso collaborazioni con i riciclatori. Questa serie di investimenti e collaborazioni sono al momento dirette alla Svezia che si occupa anche del riciclo dei cartoni di Norvegia e Danimarca, alla Spagna e appunto ai Paesi Bassi anche per Francia e Belgio.
I pellet di polyAl in una fase del processo di riciclo sviluppato da Recon Polymers
Tecnologia in crescita Il processo sviluppato da Recon Polymers è caratterizzato da un’ alta resa di riciclo, oltre il 99 %, sulla base del bilancio di massa netto. Questo a fronte di un consumo energetico basso e con un tasso di separazione intorno al 98 % della frazione degli strati LDPE / alluminio e della frazione dura, composta principalmente da chiusure e tappi in HDPE. Durante il processo, l’ unico scarto è il vapore acqueo; si tratta di umidità derivata dal processo di recupero delle fibre di carta realizzato presso le cartiere. L’ intero processo si basa su principi meccanici senza aggiunta di acqua, prodotti chimici o calore e ha una capacità minima di 6500 tonnellate all’ anno. Partendo da una base di contenuto umido medio del 22 %, si può arrivare a lavorare circa 8000 tonnellate di polyAl all’ anno.
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