PLAST Agosto/Settembre 2025 | Page 42

La confezione Tetra Pak in poliaccoppiato è un esempio di come si possa realizzare un’ economia circolare concreta, in cui non si tratta solo di riciclo, ma di upcycling e in cui tutto è riciclato e riutilizzato, anche per settori esigenti come automotive e logistica.

AMBIENTE [ E RICICLO ]

La confezione Tetra Pak in poliaccoppiato è un esempio di come si possa realizzare un’ economia circolare concreta, in cui non si tratta solo di riciclo, ma di upcycling e in cui tutto è riciclato e riutilizzato, anche per settori esigenti come automotive e logistica.
Riciclo del poliaccoppiato polietilene / alluminio del cartone per bevande Tetra Pak in materia prima seconda polyAl

Il polyAl conquista nuovi mercati industriali

di Valeria Mazzucato

Un gesto apparentemente banale e invece fondamentale per il riciclo e ora in generale per un’ economia circolare concreta: inserire nella raccolta della carta i cartoni Tetra Pak. Utilizzati per contenere prodotti alimentari deperibili come bevande, dai succhi al latte, questo cartone viene realizzato con un poliaccoppiato che assicura la conservazione del prodotto alimentare. Il cartone Tetra Pak è formato, dall’ interno verso l’ esterno, da due strati sottilissimi di polietilene, un foglio di alluminio, un altro strato di polietilene, lo strato più spesso in cartone e infine una pellicola esterna in polietilene. In media questi cartoni sono composti dal 70 % di cartone, dal 25 % di plastica con proprietà barriera all’ umidità e utile a tenere insieme i diversi materiali e dal 5 % di alluminio con funzione di protezione da luce e ossigeno. Tutti materiali riciclabili. Tuttavia polietilene e alluminio di questi cartoni non sono divisibili e vengono quindi riciclati sotto forma di polyAl, denominazione che indica un materiale misto polietilene e alluminio. La società Recon Polymers è pioniera nello sviluppo di una tecnologia all’ avanguardia per il riciclo del polyAl. Dal 2019 Tetra Pak e Recon Polymers collaborano per sviluppare ulteriormente la tecnologia di riciclaggio del polyAl. Il progetto ha portato nel 2021 all’ avvio di un impianto commerciale. La sfida principale è stata la messa a punto di un riciclaggio efficiente, tale da migliorare la riciclabilità complessiva delle confezioni e rendere fattibile il riciclo su larga scala con la produzione di prodotti finali di alta qualità in polyAl sostituendo le materie plastiche vergini.

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