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“Perché la crisi”
Tanto per descrivere la gravità della situazione, formulo una domanda.
Quali saranno gli scenari futuri, se non verranno prese le adeguate misure per
debellare o arginare “la crisi” (81)?
Ne prospetto uno solo per indicare la complessità del fenomeno.
L‟ammasso finanziario localizzato nel “limbo” decide di scatenare una “crisi” per
contrastare “l‟accerchiamento” dei capitali cinesi… Chi ne farà le spese, alla fine,
saranno principalmente i paesi europei!... e in specie, proprio quelli che sono
economicamente più deboli!...
Alla faccia della Comunità Europea, pure (per com‟è strutturata, la
Comunità Europea assomiglia più a un club ove alcuni iscritti contano più di altri;
fenomeno articolato e intricato e macchinoso che bisognerebbe studiare a parte,
presentando disomogeneità fiscale e dissonanze di politica interna e
internazionale, diseguaglianze sociali tra i vari territori e disarmonie economiche,
siano esse finanziarie che industriali; un luogo ove il più forte e ricco fa da
padrone e dove i conflitti sociali s‟accentuano! - 82).
In tali condizioni, a ben poco serve la ricetta che prevede l‟emissione di
“Tax Backed Bond” (83) o “Mosler Bond” (84). Questa sarebbe, è vero, una
“boccata d‟ossigeno”: continuando l‟emorragia di ricchezza, però, la fine è
comunque certa. La “bombola d‟ossigeno”, prima o poi, si esaurisce; la
ricchezza, appunto perché tale, è limitata. E la logica del mio argomentare è
semplice e chiara: provate ad immaginare un capofamiglia che ricorre ai risparmi
faticosamente accumulati per far fronte alle spese ordinarie!...
Non vado oltre: non bisogna essere economisti per capire.
Tiro le conclusioni, dunque. “Privatizzare” i beni pubblici in un‟economia
globalizzata significa, relativamente al lungo e lunghissimo periodo, in specie,
impoverire lo Stato e, anche nel medio termine, lasciarlo senza difesa alcuna
agli attacchi speculativi della finanza internazionale; può arrivare a comportare la
distruzione del mercato interno, con conseguenze negative, pure, sulla stessa
81
NOTA - In questo scritto ne propongo alcune; nella prima parte, quelle ritenute due anni fa
più urgenti, efficaci e incisive.
82
NOTA - … e di tutto ciò noi italiani abbiamo esperienza. Si ricordi l‟Unità d‟Italia: il Regno
Delle Due Sicilie era ben più ricco di quello di Savoia e la quantità di ricchezza che portò nelle
casse del nuovo Stato è, giustamente, ricordata ancora oggi dai napoletani; ma,
l‟organizzazione politico-amministrativa voluta e imposta alla neonata nazione dalla monarchia
sabauda, risultò a beneficio esclusivo delle regioni del Nord, contribuendo ad aggravare la ben
nota “Questione Meridionale”. Non dimentichiamo, infatti,