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“Perché la crisi”
problema principale non è solo di natura economica, quanto politica. La
democrazia è degenerata in partitocrazia.
Il sistema tributario, poi! Al di là delle roboanti parole di chi detiene i pubblici
poteri, esso è ben descritto, ad esempio, dal complesso di norme e istituti
approntati per la riscossione. Lo Stato crea insieme a privati un‟impresa
incaricata di riscuotere le imposte dovute, ma non versate. Privati (per
l‟esattezza, banche), anch‟essi soggetti alla tassazione (ci si domanda: chi
controlla il controllore?... ovverossia: il “controllato” controlla se stesso!...)!
Contemporaneamente, si permette a funzionari e dirigenti del Ministero del
Tesoro di poter sottoscrivere transazioni con i grandi evasori: ciò, quando si
tratta, appunto, di considerevoli somme, al fine di incassare, si dice, un minimo,
sicuro e subito. Il risultato?... Al di sopra di una certa cifra, per determinate
categorie di soggetti, ovviamente, non conviene più pagare tasse: si va in
contenzioso e qui… si sottoscrive un accordo, versando meno del dovuto!...
così, pare che facciano sistematicamente tante… banche! comprese quelle che
detengono una parte delle azioni della società (di cui sopra) incaricata di
riscuotere?…!!!... Una di queste, se la memoria non mi tradisce, qualche anno
addietro ha pagato con tale procedura solo 200.000.000,00 dei
2.500.000.000,00 di euro che la Guardia di Finanza le aveva contestato.
E che scrivere della lettera inviata da rappresentanti dei poteri dello Stato ai
vertici della citata società di riscossione, con la quale s‟invitava ad essere
“morbidi” e ad evitare azioni amministrative e giudiziarie contro specifici
soggetti?...
Tanto, senza l‟intervento censorio di nessuna autorità!... – e si parla di lotta
all‟evasione!...
Evidentemente, davanti al Fisco non siamo tutti uguali!...
Si ricordi l‟arcinota faccenda delle macchinette da gioco. Chi ha permesso
che per tanti anni le slot machine fossero scollegate? il disservizio è stato creato
apposta?... la somma contestata dalla Guardia di Finanza (68), quale risarcimento
del danno arrecato all‟Erario, ridotta sensibilmente dalla stessa Corte dei Conti
68
NOTA – Secondo il contratto di concessione, per ogni giorno di mancato collegamento
delle macchinette da gioco installate nei pubblici locali al sistema informatico dell‟Agenzia delle
Entrate, la società concessionaria avrebbe dovuto pagare una data penale; calcolo semplice: la
penale per il numero dei giorni di mancato collegamento, il risultato per il numero di
macchinette scollegate. Eppure… i concessionari hanno riversato la responsabilità allo stesso
Ministero del Tesoro!... Ma, parrebbe che “dietro” a tante società concessionarie ci sarebbero…
uomini politici, partiti e, perfino, a dire di certa stampa… uomini della delinquenza
organizzata!...
Nessuno dei responsabili del citato Dicastero, ad ogni modo, se è vera la tesi delle società
concessionarie, pare che sia stato inquisito o sospeso o allontanato dal servizio.
Scrivendo in generale, tutto ciò dimostra che coloro i quali detengono il potere non vogliono
fare funzionare la P.A. per poter, all‟occorrenza, realizzare i migliori imbrogli. Facile, fin troppo
facile, scaricare tutta la responsabilità su inermi impiegati, in verità, meri esecutori, se non
vittime anch‟essi.
Nino Marchese