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“Perché la crisi”
CONCLUSIONE
Significativo aver esentato dal pagamento dell‟IMU (tassa sulla casa) le
fondazioni bancarie che, dichiarano profitti miliardari, e, invece, avere obbligato
a pagare il povero disoccupato e il pensionato e il lavoratore che lottano
quotidianamente per la sopravvivenza!... e su questo, il Governo “tecnico” di
“professori” non ha fornito alcuna giustificazione “scientifica” (Ministri Della
Repubblica usano la democrazia come noi usiamo la carta igienica). E la dice
lunga il fatto che né il Parlamento e né il Capo dello Stato si siano opposti al
varo della legge e si siano rifiutati di accettare simile esenzione, dannosa per lo
Stato e immorale per la società!
Non sempre i professori universitari la dicono giusta, sia per mero errore o
sia per disonestà culturale (ove, quasi sempre, si nasconde un interesse
economico). E non bisogna essere professori universitari per capire certe cose.
Mi pare, anzi, che a livello collettivo sia stata intuita la verità o qualcosa che le
assomiglia. È l'esperienza. È la Storia.
Sembra, poi, diffusa la consapevolezza che il potere non abbia detto e
non dirà mai tutta la verità! E si sa: la mezza verità spesse volte equivale, di
fatto, alla bugia.
La gente sa già che verranno, come sono venuti, altri Presidenti del
Consiglio e altri Ministri del Tesoro e le proporranno altre “misure correttive” o
cosiddette “manovre”; economisti e politici si prodigheranno nello spiegarle il
perché di certe decisioni del potere e si adopereranno con mezzi e arti nel
cercare di convincerla, soprattutto tramite i lacchè dell‟informazione, ad
accettare sacrifici e privazioni. E nel popolo tutto aumenterà la sfiducia nelle
Istituzioni statali, politiche, pubbliche.
Questa è la negazione della democrazia!
Ancora non si è toccato il fondo, però; arriverà, in ogni caso, arriverà la
fine di questo sistema: e gli stessi suoi alfieri e cavalieri sembrano affrettarne il
tramonto!... Nemmeno crediamo, infatti, che il Governo nazionale varerà tutti gli
interventi di politica economica proposti; di sicuro, prenderà in giro ancora una
volta il popolo. Come le premesse fanno intuire.
Nell‟interesse generale, comunque, speriamo che i fatti diano torto alle
nostre previsioni.
Nino Marchese