Perchè la crisi | Page 34

31 “Perché la crisi”  Un‟abolizione totale del finanziamento diretto e indiretto all‟editoria: ai mezzi d‟informazione, in particolare (giornali, riviste, libri…).  Viceversa, la deduzione dalla dichiarazione dei redditi di tutte le spese sostenute dalla famiglia per studio, libri scolastici, abbonamenti radiotelevisivi o di servizi internet. Altri correttivi sarebbero salutari:  dirigenti e amministratori d‟imprese pubbliche o a partecipazione pubblica che percepiscono stipendi annuali lordi al di sopra di 450.000,00 €, non dovrebbero avere diritto ad alcuna forma di indennizzo per interruzione del contratto, per qualsiasi causa ciò avvenga, o di buonuscita per fine rapporto di lavoro o di premi, di qualsiasi natura ed entità, quando l‟azienda che amministrano o dirigono chiude due bilanci annuali consecutivi in perdita o, in deroga, quando nel breve periodo stabilito non vengano raggiunti gli obiettivi fissati al momento del conferimento dell‟incarico (in mancanza di un‟esplicita e dettagliata indicazione temporale, varrebbe la regola generale dei due anni) o, comunque, la società non realizzi un documentato aumento sia del fatturato che degli utili netti annuali.  Nelle società miste pubbliche/private, la quota-parte pubblica dovrebbe essere uguale alla somma di tutti i suoi apporti diretti e indiretti, ivi compresi apporti in natura e in concessioni e liberalizzazioni, valorizzati secondo le destinazioni o impieghi finali. Gli amministratori e i dirigenti, sia della parte pubblica che privata, dovrebbero essere corresponsabili di eventuali malfunzionamenti o atti scorretti. Qualsiasi associazione di cittadini può adire il giudizio.  Dovrebbero essere studiate e varate apposite norme per il reintegro o la restituzione o la ricostituzione o il recupero della ricchezza pubblica in vario modo, sia pure in forma legale, sperperata e depauperata (44).  Nessun ente o società o privato dovrebbe formare, detenere, o semplicemente modificare o aggiornare elenchi di dati e loro singole voci relativi a cittadini che hanno contratto rapporti creditizi con banche o finanziarie o altre imprese o soggetti: solo il giudice, medesimo, imponendo un “tetto” di spesa ad ogni singolo cittadino in base al proprio reddito (proposta: 3%ₒ!), significa non solo vanificare il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, ma effettuare ancora una volta un bel regalo alle compagnie d‟assicurazioni, cioè alle banche, pure!... 44 … esempio: finanziamenti alla SAT poco prima della sua privatizzazione; penale prevista in caso di rinuncia alla costruzione del ponte sullo Stretto; indennizzi e buonuscite a dirigenti di aziende pubbliche, poi vendute perché indebitate fortemente; ecc.... A riguardo, si vedano i vari servizi giornalistici di Report, la nota trasmissione della Rai-TV: http://www.report.rai.it. Nino Marchese