Perchè la crisi | Page 30

27 “Perché la crisi” dirigenti della Pubblica Amministrazione che per qualsiasi motivo non denunciano il non rispetto da parte delle imprese private di clausole contrattuali previste nell‟appalto di opere o concessioni varie e non dichiarano risolto il relativo accordo e non richiedono l‟addebito delle relative penalità nei tempi e modi stabiliti: dovrebbero essere ascritte a loro tutte le perdite subite dallo Stato o dall‟Ente Locale in conseguenza del comportamento omissivo o errato dei medesimi. La medesima sanzione si applicherebbe per quei dirigenti superiori che non intervengono. Possibilità per il sindacato, a conoscenza di singoli episodi, di agire giudiziariamente; potere al giudice d‟intervenire e decidere in merito anche senza esposto/denuncia di parte. P/3)- Dovrebbe essere proibito il sub-appalto di opere pubbliche. Q)- Obbligo per il Governo di spendere tutti i fondi che la CEE mette a disposizione dei singoli paesi-membri, rendendo i direttori dei dicasteri responsabili. Q/1)- La spesa militare, specie quella relativa alla fornitura di materiale proveniente dall‟estero, dovrebbe essere ridotta in maniera consistente. La spesa annuale nel settore della difesa, almeno, dovrebbe essere inferiore a quella destinata alla ricerca scientifica. R)- Se non si vuole proprio rispettare la volontà popolare espressa in apposito Referendum, non essendoci forza ed organo istituzionale in grado di far rispettare la Costituzione, si dovrebbe stabilire, almeno, che il danaro concesso dallo Stato a vario titolo ai partiti politici non può formare oggetto di alcun investimento: i soldi non spesi dovrebbero ritornare alla fine dell‟anno TUTTI allo Stato (39). Tutte le spese dovrebbero, comunque, essere documentate e contabilizzate da un apposito organo indipendente che pagherebbe direttamente i fornitori. I partiti non dovrebbero effettuare investimenti, né possedere beni oltre a quelli direttamente utilizzati per i fini istituzionali propri (nemmeno investire in titoli di Stato: altrimenti, si legalizza il suo essere di soggetto-economicocommerciale!). I vertici dei partiti, in prima battuta, e i partiti stessi, in seconda, dovrebbero essere responsabili in proprio e in solido di eventuali errori, imbrogli, anomalie. Un istituto indipendente o, meglio, un organo indipendente pubblico si dovrebbe occupare dei redditi di onorevoli, senatori, rappresentanti e alti burocrati del Governo e dello Stato e degli enti periferici. Idem per loro familiari. Vietati i doppi incarichi retribuiti: se giudicati necessari da un‟apposita commissione formata da giudici della Corte Dei Conti, che ne sarebbe responsabile (con forti sanzioni per omissioni, favoritismi o, in genere, malfunzionamenti), la loro retribuzione cumulativa non potrebbe superare l‟appannaggio massimo previsto per il Capo dello Stato. 39 I partiti politici e i dirigenti del Ministero Del Tesoro dovrebbero spiegare l‟esistenza di questo reale “surplus”, recitando la legge che si tratta di “rimborsi” e non di finanziamenti di attività… quindi, danaro già anticipato o ancora da dare a legittimo pretendente…!!!... perciò, o la legge non viene rispettata o c‟è una sistematica truffa ai danni dello Stato… Nino Marchese