23
“Perché la crisi”
sottoscritti.
E)- Si dovrebbe studiare la convenienza di fare circolare negli Statimembri della CEE due monete: quella locale (oramai “ex”: da noi, ad esempio, la
Lira) e quella europea (l‟Euro, appunto): ciò, finché non ci sarà una effettiva
parità socio-economica tra gli Stati-membri medesimi. L‟euro potrebbe essere
usato oltre che per i pagamenti interni agli Stati, per le transazioni internazionali
(obbligo di non usare altra moneta); la moneta locale, comunque, per le
transazioni interne alla nazione per soddisfare le richieste o le necessità dello
Stato (= debito pubblico). Si dovrebbe facilitare, pure, la riduzione al minimo
delle transazioni tramite moneta contante, incentivando l‟uso della “moneta
elettronica” (37).
F)- Dal momento in cui non è più possibile crearne di nuova,
all‟occorrenza, approntare dei meccanismi che aumentino la velocità di
circolazione della moneta e indirizzare la spesa e gli investimenti verso i settori
giudicati prioritari dal Piano Di Sviluppo, secondo la Programmazione
Economica (es.: salvaguardando il risparmio delle famiglie, i depositi bancari al
di sopra di una certa cifra, tassati di più, se lasciati inoperosi per un determinato
lasso di tempo; l‟acquisto di determinati beni e servizi, favorito o con minore iva
o con interventi diretti; idem per l‟investimento in un dato settore; ecc….)…
G)- La Borsa dovrebbe essere riformata, apportando quelle modifiche
necessarie affinché sia impedito a soggetti esterni ed interni di fare fluttuare i
titoli in funzione di particolaristici interessi. Dovrebbe essere impedito alle grandi
aziende di utilizzare la Borsa quale canale per occultare, scaricare proprie
passività o quale mezzo per effettuare trasferimenti, se formalmente legali, di
certo, poco trasparenti. Così, ad esempio, ponendo sanzioni durissime,
dovrebbero essere proibiti legami, anche indiretti, tra società quotate in Borsa e
società con sedi nei così chiamati “paradisi fiscali”, in nazioni che in qualsiasi
modo garantiscono la segretezza sui reali proprietari, sugli atti e le azioni delle
medesime.
H)- A livello mondiale, ma, europeo, almeno, si dovrebbe proibire che
operazioni finanziarie vengano effettuate in perfetto anonimato: tutti i passaggi di
proprietà dovrebbero essere dichiarati ed annotati, trascrivendo oltre ai nomi
degli intermediari o consulenti, i nomi del soggetto venditore e di quello
acquirente, i nomi dei rispettivi amministratori e dei rispettivi soci delle società
coinvolte, rendendoli pubblici (in caso di azionariato diffuso, i nomi degli azionisti
di maggioranza); a livello mondiale, ma, europeo, almeno, si dovrebbe proibire
37
E se è vero che la riduzione consistente dell‟uso del danaro contante a favore della
moneta “elettronica” o contabilità bancaria (bonifici bancari via web, bonifici ordinari, normali,
carte di credito, bancomat, assegni, ecc.), consente una più efficace lotta all‟evasione fiscale, è
altrettanto vero che ciò comporta… il controllo di ogni azione di ciascun individuo o soggetto!...
La problematica è, dunque, assai delicata. In uno stato veramente democratico non c‟è niente
da temere, anzi! Ma…
Nino Marchese