Perchè la crisi | Page 22

19 “Perché la crisi” disagio e sofferenza. E di questa fragilità della massa il potere è maestro nell‟approfittarne, dopo averla deliberatamente e scientemente creata. - Ecc. ecc.. Coscienti che la ricchezza nazionale e mondiale è concentrata in poche mani, dobbiamo concretamente pensare, invece, a un ristretto, sempre più ristretto, numero di persone che, in base ai propri esclusivi interessi, decide e impone la propria volontà. Rendendo quasi impossibile ai popoli malcapitati di risollevarsi! Questo, sia a livello nazionale che internazionale. Ora, considerando i fatti che in Italia si sviluppano, è utile porsi delle domande: l‟attuale nostro Governo sarebbe espressione del descritto Potere dell‟Alta Finanza o Sistema Internazionale (31)? In altre parole: le “novità” strutturali e no del sistema produttivo, industriale e finanziario, sociale e politico, finanche, sarebbero, perciò, imposti da una “sovrastruttura” esterna al nostro Paese (32)? Quali interessi le grandi imprese nostrane avrebbero trovato e troverebbero in questo nuovo assetto (33)? Possibile che politici e istituzioni statali avrebbero venduta la propria “anima” (34)? Ancora: gl‟imprenditori stranieri non vengono ad investire in Italia perché qui non si può licenziare o piuttosto perché temono ben di più altri malanni? ad esempio, le turbative ad arte organizzate dai padroni dell‟Alta Finanza mondiale... esistono dei soggetti che hanno interesse a far diventare l‟Italia il tallone d‟Achille dell‟Europa?... I fatti lo diranno. Sul futuro della globalizzazione, non conoscendosi le variabili, ognuno può dire la sua, cosciente che il proprio ragionamento ha eguale valore a quello degli altri. Di certo, se non saranno affrontate alla radice le problematiche, a modesto parere di chi scrive, c‟è molto da dubitare. 31 Mentre la Grecia, indebitata oltremisura, cominciava ad avere affanno nel fare fronte agli impegni finanziari sottoscritti e la Goldman Sachs organizzava i noti imbrogli (indebitando ulteriormente la Grecia!), il nostro Presidente Monti era Commissario Europeo Per La Concorrenza (in parole semplici, un Ministro del Governo Europeo)…!... nel 2005, finito il detto mandato europeo (2004), diviene “international advisor” (consulente) della Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute (sì! proprio la banca U.S.A. che ha organizzato il malaffare)…!... - tanto per riflettere. 32 Fanno pensare le celebrazioni riservate al Presidente Monti a Wall Street!... è proprio vero che i grandi gruppi finanziari internazionali, principalmente quelli statunitensi, stanno piazzando propri uomini nei posti-chiave delle varie istituzioni europee? 33 In Appendice, notizie sulla Commissione Trilaterale e sui suoi soci. 34 In Appendice, notizie sul Gruppo Bilderberg. Nino Marchese