Perchè la crisi | Page 144

The Trilateral Commission - Commissione Trilaterale - Gruppo Italiano Pagina 3 di 5 della ricerca, dei media e della politica. Una decisione storica per la struttura della Commissione Trilaterale fu presa a Tokyo, nel corso dell’assemblea plenaria del 10-12 Aprile 2000: dopo 27 anni dalla sua costituzione, la Trilateral Commission decise di allargare il gruppo nordamericano al Messico e di trasformare il Gruppo giapponese in un gruppo “Asia-Pacifico” per comprendere altri paesi di quello scacchiere: Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda con gruppi nazionali; e i cinque paesi ASEAN (Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Tailandia) con membri a titolo personale. Il Gruppo Europeo ha sempre continuato ad allargarsi sotto il profilo geografico, soprattutto dopo il 1989, perché ha sempre aperto le porte a cittadini dei nuovi paesi che man mano entravano a far parte prima della CEE e poi dell’UE. Attualmente è composto da persone di 25 paesi, di cui 24 membri dell’UE più la Norvegia. I tre gruppi, o sezioni, in cui è articolata la Commissione (Europa, Nord America e AsiaPacifico, con sedi rispettivamente a Parigi, Washington e Tokyo) sono dotati ciascuno di una propria presidenza, di un proprio ufficio e godono di una propria autonomia gestionale; solo i programmi delle Riunioni Plenarie e i Rapporti vengono gestiti su base unitaria. Allorché fu lanciato il primo triennio di attività (1974-76), in epoca del cosiddetto bipolarismo, cresceva la sensazione che gli Stati Uniti fossero alla ricerca di qualche forma di responsabilità partecipata con l’Europa Occidentale e il Giappone, per affrontare in modo più efficace le principali sfide internazionali. Con quest’ottica, la Commissione Trilaterale ha impostato fin dall’inizio la propria attività e ha potuto vedere realizzate nel frattempo non poche delle intuizioni emerse nel corso dei dibattiti e degli studi pubblicati. Fra i temi oggetto di studio, tutti in anticipo sulla loro realizzazione, possiamo ricordare: l’istituzionalizzazione dei Summit fra i paesi più industrializzati, la crescita del Giappone come potenza di responsabilità globale, il concetto di indivisibilità della sicurezza, la diffusione nel mondo della democrazia come forma di governo (vedi in America Latina negli anni ’70-80 e, dal 1989, nei paesi ex-comunisti), lo sviluppo della tecnologia info-telematica (ITC), l’amplificarsi del fenomeno della globalizzazione e la crescita delle economie asiatiche. http://www.trilaterale.it/index.asp?f=storia_e_organizzazione.html 23/04/2012